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Sale, Alessandria, Italy
Ex giornalista pubblicista; Organizzatore di festival letterari; Presentatore; Speaker radiofonico;

12 gennaio 2021

PASQUALE RUJU IL CODICE DELLA VENDETTA

 Franco Zanna, paparazzo squattrinato e sempre in mezzo ai guai, tenta faticosamente di ricostruire il rapporto con Carla, la madre di sua figlia Valentina. Mentre l'accompagna all’aeroporto di Olbia intravede, però, una faccia tristemente conosciuta: quella di Alfio Di Girolamo. Il Catanese. Un killer al servizio del clan che lo costrinse ad abbandonare la donna della sua vita, il lavoro di reporter, perfino il suo vero nome, trasformando la sua esistenza in un inferno. Negli stessi giorni, durante un esclusivo concerto in Costa Smeralda, un furto milionario nella suite del famoso cantante scatena una serie di brutali omicidi. Il Catanese è responsabile di quei delitti? Zanna vuole scoprirlo. Ha un conto in sospeso con lui e intende saldarlo, ora che il destino li ha fatti incontrare. Ma ha poche possibilità di uscirne vivo. Solo un uomo può aiutare il nostro eroe a tenere testa a un simile assassino: l’ultimo dei banditi sardi. Il vecchio, temibile zio Gonario.



11 gennaio 2021

BRUNO ARPAIA LUIS SEPULVEDA il ribelle. Il sognatore

 Un ritratto preciso e appassionato del grande scrittore recentemente scomparso, che in queste pagine viene raccontato non dal punto di vista di un critico o di un biografo, ma da quello di un trentennale amico e collega.

Passando dalla sua vita ai suoi libri, dai suoi temi alle sue ossessioni, dai suoi luoghi ai suoi tanti amici, Bruno Arpaia svela allo stesso tempo il Luis Sepúlveda pubblico e quello intimo, nel tentativo di farlo conoscere meglio ai suoi tantissimi lettori e di restituire, ora che purtroppo non ci sarà più lui a raccontarla, un'immagine autentica e limpida di una vita di formidabili passioni.



08 gennaio 2021

CHIARA MARCHELLI REDENZIONE

 La pigra tranquillità di Volterra viene sconvolta dal ritrovamento di un cadavere, una donna strangolata e get­tata in un fosso. Del caso si occupa Maurizio Nardi, comandante dei carabinieri, uomo acuto e schivo, sempre in cerca di una solitudine dove far luce sulle indagini e su se stesso. Per Giorgia Volterra è vacanza e rifugio, il posto dove riprendere fiato e proteggersi. Per Malina rappresenta un approdo, il posto in cui confondersi tra gli alberi e le pietre millenarie. Le due donne diventano amiche e Giorgia confida a Malina un passato di anoressia e la fine di una storia d’amore. Malina le restituisce brevi lampi di sé e le racconta della madre, internata giovanissima nel manicomio della città. Mentre il comandante Nardi indaga per ricostruire le relazioni e i movimenti della vittima, anche Giorgia scompare misteriosamente.



SILVIA DE BERNARDIS BRIGATE ROSSE UN DIARIO POLITICO

In uscita a febbraio.

Il primo rendiconto critico e autocritico della storia delle Brigate rosse a opera di alcuni suoi autorevoli dirigenti e militanti. Questo eccezionale documento inedito corredato da un ampio apparato di note, ricostruisce, fase per fase – dal biennio 1968-69 alla metà degli anni Ottanta – i convulsi mutamenti del contesto storico-politico italiano, permettendo al tempo stesso di entrare all’interno di dinamiche ancora oggi sconosciute della complessa storia delle Brigate rosse. Soprattutto il lento dissidio tra la componente dei suoi fondatori storici imprigionati da anni e la direzione esterna. Dissidio insanabile che, dopo l’esito del sequestro Moro, sfocerà in una serie di scissioni, preludio dell’esaurirsi di un progetto politico rivoluzionario che ha segnato in modo indelebile la storia recente del nostro paese. 




06 gennaio 2021

PIERGIORGIO PULIXI UN COLPO AL CUORE

 "Occhio per occhio, dente per dente" è la regola del serial killer che ha deciso di riparare i torti del sistema giudiziario. Dove non arrivano le giurie, arriva lui, rapendo, torturando ed eliminando i criminali che l'hanno fatta franca. Indossa una maschera dai tratti demoniaci, e si fa annunciare ogni volta da un video intitolato La Legge sei tu in cui chiede alla gente di pronunciarsi in giudizio tramite votazioni anonime e irrintracciabili. A colpi di clic il richiamo alla giustizia sommaria diventa virale. Vendicatore spietato come il conte di Montecristo, villain incendiario al pari del Joker che sollevò Gotham City, il Giustiziere gioca la sua partita mortale. L'indagine sul caso che sta scuotendo l'Ita- lia è affidata al vicequestore Vito Strega, esperto di psicologia e filosofia, tormentato criminologo dall'intuito infallibile, avvezzo alla seduzione del Male. Lo affiancano le ispettrici Mara Rais ed Eva Croce. Diverse come il giorno e la notte, le due formano una coppia d'eccezione: i modi bruschi e l'impulsività di Mara sono compensati dall'acutezza e dal riserbo sfuggente di Eva. Tra la Sardegna e Milano, i tre poliziotti dovranno mettere in gioco tutto per affrontare un imprendibile nemico dai mille volti e misurarsi ciascuno con i fantasmi del proprio passato.




05 gennaio 2021

VITO FRANCHINI IL PREDATORE DI ANIME

 Giovane e determinata, Sabina, funzionario di Polizia a Roma, si trova a destreggiarsi tra la tormentata passione per un PM sposato e un caso di omicidio-suicidio tra coniugi che apparentemente non sembra rivelare troppe sorprese. Finché i sospetti non ricadono su un uomo con cui entrambe le vittime hanno avuto contatti telefonici il giorno della morte: il misterioso Nardo Baggio, che si presenta come un esperto di trattamenti Shiatsu. Profondamente colpita da questa figura ambigua e magnetica, Sabina scoprirà di lì a poco la sua reale attività: dare supporto alle donne vittime di stalking, soprattutto coloro che le istituzioni non riescono a tutelare. La poliziotta non si aspetta certo di dover ricorrere lei stessa al suo aiuto: nel frattempo qualcuno ha iniziato a perseguitarla, in maniera subdola e cruenta. Che si tratti del PM con cui ha chiuso bruscamente la relazione? O c’è dietro qualcosa di più inquietante? Rimossa ingiustamente dal suo incarico, Sabina diventa ben presto complice e amica di Nardo, arrivando ad affiancarlo nella sua attività. Così toccherà con mano la scaltrezza con cui l’uomo, basando la propria azione su studi antropologici, domina la mente di vittime e carnefici, con metodi tutt’altro che convenzionali in grado di assicurare un’efficacia che un poliziotto, imbrigliato nelle disfunzioni del sistema, non può nemmeno sognare. Ma Sabina può davvero fidarsi di questo predatore di anime? In un finale che lascia senza fiato, la poliziotta sarà obbligata a decidere definitivamente da che parte schierarsi.



03 gennaio 2021

ITALO SVEVO L'ASSASSINIO DI VIA BEL POGGIO

 Giorgio è un giovane facchino svogliato e fannullone. In un impeto di follia uccide un uomo che conosce appena, Antonio, per sottrargli una notevole quantità di denaro. Decide di scappare in Svizzera ma ci ripensa e torna a casa, cercando di non dare nell'occhio. Il giorno seguente la notizia del delitto si è già diffusa per tutta la città e Giorgio si sente sempre più oppresso e braccato, tenta di comportarsi nel modo più normale e naturale possibile, ma ogni suo tentativo risulta vano e goffo. I sospetti cominciano a ricadere su di lui: la notte del crimine, infatti, era stato visto allontanarsi dal luogo del delitto da una donna con la quale si era scontrato. Nel tentativo di cambiare il suo aspetto preso dal panico commette un errore dopo l'altro fino al drammatico epilogo finale.



GIUSE ALEMANNO COME BELVE FEROCI

  RECENSIONE

Con il primo libro della Saga dei Sarmenta Giuse Alemanno colpisce il lettore con un pugno al plesso solare che toglie il fiato per tutta la lettura.

Potremmo definirlo, anche se odio gli inglesismi, un perfetto Hard boiled pugliese. Un libro forte, duro, aspro che non fa sconti. Una lettura per stomaci forti, non per tutti. Il nostro autore ci sa fare e molto anche purtroppo perduto nel pelago di quel mondo che è la micro/medio editoria, universo accessibile solo ai veri lettori incalliti, non solo da vetrina delle novità. Il linguaggio, anche quello non è per tutti. Si deve avere convissuto a lungo e conosciuto i vari linguaggi, non dialetti badate bene, ma linguaggi. La lingua meridionale è cento volte più aulica e dignitosa di quella nordica che è come un piatto insipido, che non ha suono ed è impersonale. Lo stile di scrittura di Alemanno trasuda moltissimo dei suoi maestri che pur non sapendolo, sento leggendo richiami veristici e degli scrittori meridionali vissuti tra '800 e '900. Troviamo respirando tra le righe, l'odore salmastro del Salento Brindisino con l'atmosfera selvaggia dell'entroterra di Alvariana memoria, il Verismo Verghiano si affaccia nello stile quando meno ce lo aspettiamo contornando le pagine e le descrizioni con l'eleganza di un cammeo. Eleganza che fa da contraltare alle descrizioni di stupri che contengono in loro una ferocia ancestrale, che poco...o forse TUTTO ha di umano, una violenza non adusa nemmeno agli animali più feroci. Nonostante un realismo quasi splatter, l'autore sbatte in faccia al lettore quello che realmente accade nella realtà nelle molteplici faide criminali. È quello. I fatti e il lessico. Se sei debole, ipocrita e perbenista non è un libro che fa per te.

Peccato questo è un libro insieme anche al sequel Mattanza che avrebbe meritato l'empireo della VERA editoria



SUSANNA TRIPPA COME CAMBIA LO SGUARDO

 «Il corpo principale del libro "Come cambia lo sguardo" è la narrazione dei miei primi trent'anni di vita. E io chi sono? Una persona già nota al pubblico? Con una certa visibilità? No. Sono una persona qualsiasi, una donna in questo caso, che si è trovata a rievocare, con spontaneità e gioia della memoria, momenti della propria vita e intanto, nello scrivere, si accorgeva che questi coincidevano con passaggi epocali soggetti a forti cambiamenti di sguardo. Dai primi anni Cinquanta - quasi un dopoguerra - quand'ancora a Bologna, negli inverni freddi, sentivo odore di frittelle impastate con farina di castagne e cotte per strada, le "mistocchine", fino ad arrivare al marzo del '77 - Radio Alice e gli Anni di piombo come una nube scura... infine l'approdo a Bergamo e all'età adulta. In mezzo, riaprendo i cassettini della memoria, stanno l'ubriacatura del miracolo economico, il Sessantotto e quanto poi ne derivò. Un percorso di vita in quegli anni, da bambina a donna, in cui cambia lo sguardo».



PETR KROPOTKIN LA MORALE ANARCHICA

 "La morale anarchica" è un breve pamphlet diventato con il passare del tempo e delle stagioni politiche uno dei manifesti del moderno pensiero anarchico e libertario. Kropotkin, adottando il metodo scientifico e facendo leva sull'osservazione e lo studio del mondo animale, propone l'idea di una società libera, solidale ed egualitaria, teorizzando la sovversione contro ogni autorità politica e religiosa nel nome della sopravvivienza dell'individuo e del buon funzionamento della società. Il celebre motto "Fai agli altri ciò che vorresti gli altri facessero a te" è il cardine di una morale che deve basarsi sul rispetto della natura umana e che deve essere lasciata libera da imposizioni e restrizioni ispirate da religione e sistemi di potere tradizionali, nel nome dell'uguaglianza e della reciprocità tra ogni singolo uomo.



PAOLO ROVERSI ALLA VECCHIA MANIERA

 Sono gli ultimi giorni dell’Expo, e Milano galleggia in un inedito silenzio quando in pieno centro viene ritrovato il cadavere di un avvoca...