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Ex giornalista pubblicista; Organizzatore di festival letterari; Presentatore; Speaker radiofonico;

29 maggio 2021

GABRIELE BARBATI HO IMMENSAMENTE VOLUTO

 Quante volte si cerca di piegare ad altro destino ciò che per sua natura è immutabile?

Sono i primi anni Duemila, quelli dell’affermazione mondiale della Cina, delle Olimpiadi di Pechino e dell’emersione della società civile. Zeng Jinyan frequenta l’università del Popolo e lavora come volontaria con gli orfani dell’HIV-AIDS. Nelle aree rurali, la malattia ha ucciso migliaia di persone che per poter campare hanno venduto il proprio sangue in ambulatori mobili gestiti dalle autorità. Quando incontra Hu Jia, un attivista per l’ambiente e i diritti civili, la lotta per la democrazia di lui diventa la lotta di lei per proteggere quanto ha di più caro. Hu Jia è sotto continuo controllo della polizia segreta cinese, scompare per giorni, viene maltrattato, picchiato brutalmente, sbattuto in carcere. Zeng Jinyan lo difende, lo cerca, lo aspetta. Anche dopo essere diventata madre di una bambina che conoscerà il padre solo attraverso un vetro divisorio. Una storia di lotta e di amore. Ma dove è il limite tra l’amore incondizionato e la propria libertà? Una narrazione che attraversa la repressione cinese che porta ai Giochi del 2008, le proteste degli anni successivi e le vicende di altri dissidenti: Gao Zhisheng, Chen Guangcheng e il premio Nobel per la pace, Liu Xiaobo. Tutte persone che desiderano cambiare il Paese in cui sono nati. La Cina invece cambierà loro. Il romanzo è tratto da una storia vera.



SIMONA LO IACONO LE STREGHE DI LENZAVACCHE

 Le streghe di Lenzavacche vennero chiamate nel 1600 in Sicilia un gruppo di mogli abbandonate, spose gravide, figlie reiette o semplicemente sfuggite a situazioni di emarginazione, che si riunirono in una casa ai margini dell'abitato e iniziarono a condividere una vera esperienza comunitaria e anche letteraria. Furono però fraintese, bollate come folli, viste come corruttrici e istigatrici del demonio. Secoli dopo, durante il fascismo, una strana famiglia composta dal piccolo Felice, sua madre Rosalba e la nonna Tilde, rivendica una misteriosa discendenza da quelle streghe perseguitate. Assieme al giovane maestro Mancuso si batteranno contro l’oscurantismo fascista per far valere i diritti di Felice, bambino sfortunato e vivacissimo. È il 1938. Ululano le sirene che inneggiano al fascio. A Lenzavacche, minuscolo paese della Sicilia, vivono Felice, un bimbo sfortunato ma vivacissimo, la madre Rosalba e la nonna Tilde. Una famiglia stranissima, di sole donne, frutto di una misteriosa discendenza da streghe perseguitate nel 1600. Felice – che è il frutto di un amore appassionato della madre con un arrotino di passaggio, il Santo –, grazie all’estro e all’originalità dei familiari, riesce a vivere in pienezza nonostante i disagi fisici e l’emarginazione, in un periodo come quello fascista in cui è sommamente esaltato il valore della perfezione fisica. Un bel giorno arriva a Lenzavacche un nuovo maestro elementare. Giovane e innamorato della cultura, fantasioso ma dominato da un dolore lontano, questo maestro, in aperto contrasto con il regime dell’epoca, non accetta i luoghi comuni sull’insegnamento e aiuta anche lui il piccolo Felice. In una Sicilia viziosa, ma pronta a giudicare, carnale e insofferente alla diversità, religiosa e pagana, Felice, sua madre e il maestro Mancuso, amanti della fantasia e dei libri, finiscono per diventare i simboli di una controtendenza dirompente, quella che decide di andare al di là delle apparenze e di scommettere sul valore della pietà umana. La loro parabola finisce allora per somigliare proprio a quella delle streghe, un gruppo di donne vissute a Lenzavacche nel 1600 che decise di vivere in castità e in obbedienza e di riunirsi per fronteggiare eventi difficili della vita, affratellandosi in un vincolo di solidarietà umana.



27 maggio 2021

GIAN LUCA CAMPAGNA MEDITERRANEO NERO

 Indolente e sognatore, Francesco Cuccovillo è fuggito da Bari per abbracciare la carriera di giornalista a Roma. A distanza di vent'anni, gli amici d'infanzia gli chiedono di consegnare una misteriosa lattina sigillata a un ingegnere lombardo, specializzato durante gli anni Ottanta e Novanta negli autoaffondamenti di navi stipate di rifiuti tossici lungo le coste italiane e somale. Francesco darà la caccia a questo fantomatico ingegnere inseguendo l'ultimo viaggio del cargo Quadrifoglio Rosso, lungo le rotte del Mediterraneo. La sua ricerca si incrocia con le vicende disperate della rivoluzionaria còrsa Marie e del clandestino tunisino Khaled. Stretto nel suo caban, con un Garibaldi tra le labbra, fischiettando Oblivion di Astor Piazzolla, tra magistrati corrotti, fidanzate petulanti, criminali pentiti, lap dancer romantiche, politici ambigui e ambientalisti disillusi, nel nome della giustizia e del perdono, Francesco scoprirà quanto è sottile il confine tra verità e menzogna.



22 maggio 2021

MAURIZIO VEGLIO LA MALAPENA

 Non è un carcere, ma per chi lo subisce è anche peggio. La detenzione amministrativa dello straniero nei centri dedicati dai nomi mutevoli (Cpt, Cie, Cpr) è una pratica di segregazione e privazione della libertà individuale; apartheid che avvalla la "mortificazione della dignità umana", come ha scritto la Corte Costituzionale (n. 105/2001). Anche dopo soggiorni ultradecennali e il compiuto radicamento in Italia, le persone trattenute sperimentano il fallimento del proprio progetto migratorio, mentre subiscono il potere statale nella sua forma più invasiva e feroce. Nel vuoto quotidiano del recluso deflagra una violenza a grappolo contro il diritto, che vede giudici "di pace" non professionisti convalidare la detenzione di persone che non hanno commesso alcun reato. È una violenza che si ripercuote contro i corpi, esposti alla tentazione dell'autolesionismo, e contro i luoghi stessi, bersaglio della rabbia dei segregati e di un continuo maquillage giuridico e materiale. A questo si aggiunge il paradosso dell'inefficienza: nonostante le ingenti voci di spesa, appena il 50% delle persone trattenute viene rimpatriato. Cosa attende gli stranieri dopo il trattenimento? Cosa può nascere dal rifiuto e dal risentimento? In quale pace può sperare una società che, in nome di un'astratta sicurezza, sacrifica la libertà e il diritto dei più vulnerabili? Attraverso le voci dei trattenuti nel Centro di permanenza per il rimpatrio di Torino, l'autore denuncia le contraddizioni di un'istituzione statale esclusiva degli stranieri, ferita della legalità e delle garanzie civili, obbrobrio giuridico del nuovo millennio. Prefazione di Emma Bonino.



MICHELE SERRA OSSO

Questa storia inizia con l'apparizione di un cane. Un cane sbucato da chissà dove, magro ed emaciato che a malapena riesce a reggersi sulle zampe. A notarlo è un vecchio che abita al limitare del bosco, anche se nemmeno lui ricorda da quanto tempo non vi si inoltri. L'uomo vorrebbe avvicinarlo ma l'animale, spaventato, sparisce rapidamente tra gli alberi. Non sa se l'animale tornerà ma sa che se riuscirà a farlo fermare con sé, potrà salvarsi. Comincia col dargli un nome: Osso. Poi si mette ad aspettare, con una ciotola di cibo appoggiata sul prato. E di lunghe attese sarà fatto l'avvicinarsi e il conoscersi del vecchio e del cane. A fargli compagnia è la piccola Lucilla, a cui il nonno racconta i propri sogni. Sogni che permettono ai due di tornare indietro di migliaia di anni, al primo incontro non cruento tra uomo e lupo, e di riscoprire di che cosa sia fatto il nostro stare sulla Terra come uomini.


13 maggio 2021

ANNALISA MARGARINO LO SCRIGNO DI IRENE

 Irene, dalla finestra del suo appartamento, osserva le vite che scorrono nel palazzo di fronte: si interroga, muove pensieri verso esistenze sconosciute, in attesa di comprendere la propria. È sposata con Riccardo e insieme a lui decide di prendersi cura di Shadon, un indiano che lava i vetri delle auto al semaforo e che si è rotto la tibia. Lavora come segretaria per Silenti, dietologo e psicologo. Nel contratto è prevista una singolare clausola: un'ora di seduta settimanale con il dottore. In quei momenti Irene ferma l'anima, confessa inquietudini e vuoti non ancora colmati. Fino al giorno in cui percepisce di avere una finestra in pancia: non è più tempo per cercare luoghi, ma finalmente per essere luogo.



12 maggio 2021

DOMENICO WANDERLINGH IL PASSATO NON SI CANCELLA

 In una calda giornata di giugno due morti scuotono la Milano-bene, fra palazzi liberty e grattacieli svettanti: quelle di Luigi Cortesi e Greta Kampf, apparentemente un omicidio-suicidio avvenuto in un appartamento nella splendida via Malpighi. La sera stessa, nella portineria di uno stabile vicino, viene rinvenuto il corpo della custode, un tragico incidente domestico. Anita Landi – ex atleta delle Fiamme Oro diventata ispettore di Polizia per risolvere un dramma che l'ha colpita da vicino – inizia a indagare, osteggiata dai colleghi per vecchi rancori mai risolti. Anita segue la sua pista, aiutata dall'amministratore dei palazzi teatro dei fatti, Giacomo Valli, uomo gentile e pacato, e dal suo coinquilino Francesco Gazzola, importante e stimato avvocato in forte crisi d'identità. Il terzetto dovrà districarsi in una complessa indagine in cui a è come appare e tutti sono sospettabili: broker ricchi e spietati, deliziose vecchiette, necrofili, il vicino della porta accanto, giornalisti sciacalli, informatori della Polizia e agenti dei servizi segreti. Pur con tanti bastoni fra le ruote e numerose false piste, Anita non demorde: sa che tra denaro e bon ton, nella Milano che conta, si nasconde un assassino pronto a colpire ancora.



05 maggio 2021

VALENTINA FURLANETTO NOI SCHIAVISTI

 Gli spaccapietre cinesi, i braccianti macedoni, le badanti ucraine, i rider africani, i bengalesi nei cantieri navali, gli allevatori sikh. Da una parte la necessità delle aziende di competere a livello globale sui mercati, dall'altra la rivoluzione digitale, da un'altra ancora la possibilità di usufruire di servizi e merci a prezzi bassi ci portano a nuove forme di schiavismo, più sottili, più opache, talvolta legalizzate. Attraverso le storie e le testimonianze di questi lavoratori emerge un paese che utilizza gli schiavi perché servono a tutti: ai padroni, ma anche ai consumatori che vogliono spendere meno, a chi si oppone agli sbarchi ? ma poi assume manovalanza in nero ?, a chi sostiene idee progressiste ? ma poi usufruisce di prodotti sottocosto grazie alla manodopera sottopagata. Nessuno può chiamarsi fuori: né la politica, né i grandi sindacati, né le istituzioni, né i cittadini consumatori, né le aziende. Neppure i migranti che spesso, una volta capito come funziona, diventano loro stessi sfruttatori dei propri connazionali. Siamo tutti ingranaggi di questo meccanismo che sembra stare bene a tutti, ma mette tutti in pericolo.



04 maggio 2021

FRANCESCO MAZZA IL VELENO NELLA CODA

 Un figlio decide di scrivere un libro per regolare i conti con il padre - un padre che è una specie di «Re Mida al contrario». Ma proprio nei giorni in cui finisce di scriverlo, il padre si suicida. E lascia un memoriale: con il quale fa, a sua volta, i conti con tutta la propria vita. E che cosa è la vita, per questo padre e questo figlio? È l'inseguimento del più potente, del più pericoloso, del più letale dei seduttori: il successo. In questo libro, cara lettrice, caro lettore, trovi tutto: il racconto del figlio e il racconto del padre. Entrambi sono pieni di avventure, di intelligenza, di sentimenti fortissimi, di odio e di amore, di ambizione e delusione. E ci troverai il doppio ritratto di un'Italia gaudente e disperata. Tu, vedrai, non saprai decidere: non saprai deciderti. La doppia immagine di questo padre, di questa Italia, di queste vite, ti resterà appiccicata addosso. Forse per sempre.



03 maggio 2021

ANDREA STAID LA CASA VIVENTE

 Abitare è una delle principali caratteristiche dell’essere umano e la casa è il luogo umano per eccellenza. Domandare a qualcuno «dove vivi?» vuol dire chiedere notizie sul posto in cui si svolge la sua attività quotidiana. Ma soprattutto su quello che dà senso alla sua vita.

Servendosi anche di un suggestivo giro del mondo tra le architetture vernacolari, il libro va in cerca del senso profondo dell’abitare. Dalle Ande peruviane alle montagne indiane, passando per il Vietnam e la Mongolia, Andrea Staid ci racconta che una palafitta sul lago Inle in Myanmar si regge su pali di bambù che vanno controllati e spesso cambiati, oppure che le travi del pavimento di una casa nelle montagne del Laos invecchiano, respirano e vanno revisionate. Ci racconta quindi che le case sono vive.

In questo libro non ci sono solo esperienze lontane, perché dai viaggi c’è sempre un ritorno e ovunque sta nascendo la consapevolezza di quanto sia importante vivere (dunque abitare) in un modo più sostenibile ed ecologico. Da questa necessità nascono le esperienze di autocostruzione che stanno crescendo in tutta Italia e la scelta dell’autore di abitare in un rapporto diretto con la natura, in una casa che di natura si nutre e che è stata costruita assecondandone i ritmi e gli spazi.

La casa vivente unisce antropologia ed esperienza personale, viaggio ed etnografia e ci invita a ripensare il nostro modo di immaginarci nello spazio.




02 maggio 2021

PAOLO ROVERSI IL PREGIUDIZIO DELLA SOPRAVVIVENZA

 I vecchi incubi di Enrico Radeschi tornano a perseguitarlo, e lo fanno colpendolo negli affetti più cari: qualche giorno prima di San Valentino la sua ragazza Andrea, a Salisburgo per una conferenza, scompare nel nulla, e lui è l'unico in grado di scoprire cosa le sia capitato. Ben presto si rende conto che quel rapimento è solo un tassello di un piano più grande che lo costringerà a una spasmodica e angosciosa corsa contro il tempo. Qualcuno nell'ombra sta tessendo abilmente i fili di una ragnatela in cui Radeschi rischia di rimanere invischiato, e la sua unica possibilità di salvezza consiste nel trasformarsi da preda in cacciatore. Per farcela avrà bisogno di tutto l'aiuto dei compagni di sempre: il vicequestore Sebastiani, brillante poliziotto col sigaro perennemente spento fra le labbra, e il Danese, delinquente dal cuore d'oro con un'iguana che vive sotto i suoi vestiti.



DOMENICO CACOPARDO IO AGRÒ E IL GENERALE

 Pancrazio Lotale, un generale dei paracadutisti in pensione che insieme ad alcuni ex commilitoni ha fondato una società di sicurezza, apprende che il maturo amante della figlia Dominique è deceduto dopo una lunga malattia. Purtroppo, quasi subito Dominique scompare mentre prendono consistenza i sospetti sul suo ruolo nella morte del compagno. Il mistero s'infittisce quando a Roma, in piazza della Pigna, viene ritrovato un cadavere orrendamente mutilato e privo della testa. L'appartamento nel quale è stata scoperta la vittima è di proprietà di Dominique Lotale. Nel frattempo, matura uno scontro tra la società di sicurezza di Lotale e una banca che sembra legata ad ambienti criminali. Siccome di Dominique continua a non esserci traccia, il generale e la consorte, da cui è diviso, si rivolgono all'ex procuratore della repubblica Italo Agrò, divenuto titolare di un importante studio legale di Roma insieme alla moglie Marta Aletei. Sarà lui a dover dipanare una matassa resa assai ingarbugliata – e pericolosa – dai forti interessi economici e criminali che sono in gioco.



MATTEO DI GIULIO LA STANZA DEI TRE CADAVERI

Milano, 1963. Durante i lavori di demolizione di un edificio in periferia, Mario De Luca, capocantiere napoletano emigrato da pochi mesi al Nord, rinviene in un vano murato le ossa di tre cadaveri.


Le prime indagini, svolte pigramente dalla polizia, non portano ad alcun risultato e il magistrato incaricato vorrebbe soltanto chiudere in fretta la pratica per potersi dedicare a casi più importanti ai fini della sua carriera. Spinto dal desiderio di fare giustizia, Mario decide di indagare per conto proprio, con l’aiuto di Grazia, la segretaria di un notaio che gli fornisce preziosi documenti d’archivio. Nel corso della sua ricerca, De Luca si trova ben presto a scontrarsi con i poteri forti della città, poco felici che qualcuno voglia riportare alla luce una storia scomoda che risale a vent’anni prima, ai tempi del Fascismo e della guerra. Quale verità oscura si nasconde dietro i tre cadaveri misteriosi?



PAOLO ROVERSI ALLA VECCHIA MANIERA

 Sono gli ultimi giorni dell’Expo, e Milano galleggia in un inedito silenzio quando in pieno centro viene ritrovato il cadavere di un avvoca...