Informazioni personali

La mia foto
Sale, Alessandria, Italy
Ex giornalista pubblicista; Organizzatore di festival letterari; Presentatore; Speaker radiofonico;

30 ottobre 2022

LUCIANO BIANCIARDI IL CATTIVO PROFETA

 La rivoluzione, il gruppo di boiardi di provincia del Lavoro culturale, alla fine non la fanno mai; Marcello, nell’Integrazione, si ferma prima di scagliare il mattone contro la metropoli che lo asfissia con le sue torri metalliche; il narratore della Vita agra non attua il piano di far saltare in aria il torracchione della grande azienda che ha lasciato morire ammazzati quarantatré minatori. Ma quello che le opere di Luciano Bianciardi hanno rappresentato per l’Italia degli anni sessanta, così ingenuamente imbevuta dei miti del progresso e del miracolo economico, è stato qualcosa di simile a un intero plotone mitraglieri che apriva il fuoco contro il cielo di carta che la proteggeva. Intellettuale corsaro, cantore corrosivo delle contraddizioni della società del benessere, esistenzialista anarchico, Bianciardi è oggi un punto cardinale nel panorama letterario del secondo Novecento italiano. Il Saggiatore ne ripropone in un unico volume tutti i romanzi, i saggi, i racconti e i diari, le molte vite di un irregolare entrato nel ca¬none: dagli anni giovanili dell’impegno nella natia Grosseto – da cui nacquero il libro-inchiesta I minatori della Maremma e il primo romanzo Il lavoro culturale – al trasferimento a Milano; dal racconto del lato oscuro dell’industria editoriale nell’Integrazione al capolavoro La vita agra, in cui confluirono tutta l’alienazione e la «solenne incazzatura» del periodo trascorso nel capoluogo lombardo. Fino alla fine, con la riscoperta-rifugio dell’epopea risorgimentale in Aprire il fuoco, romanzo ucronico in cui sulle barricate delle Cinque giornate di Milano, al fianco di Carlo Cattaneo, sfilano Enzo Jannacci e Giorgio Bocca. Curato da Luciana Bianciardi e arricchito della nuova prefazione di Matteo Marchesini, Il cattivo profeta raccoglie tutte le sfumature di un autore che, facendo della sua esistenza appassionante letteratura, è riuscito a immortalare le illusioni, i tic e le miserie dell’infinito presente dell’età post-industriale.



ENZO PALLADINI CASAGRANDE: ALL'INFERNO E RITORNO

 L’importante è essere contro. Uno stile di vita mai rinnegato e mai abbandonato. La vita di Wálter Casagrande Júnior è tutta così: avversari da battere sul campo, nemici da affrontare per strada e nella vita. Fantasmi, anche. Quello di un padre violento e alcolista poi redento fuori tempo massimo, quello delle droghe più devastanti, quello di una dittatura politica e culturale dalla quale evadere con qualunque mezzo. E il fantasma di Socrates, amico scaricato e poi ritrovato.

La Democracia Corinthiana, la Seleção, il Porto, quattro stagioni ad Ascoli, una Coppa Italia con il Toro. Una storia di calcio che deborda quasi subito dalle righe bianche del campo, che spazia in quasi tutti i campi d’influenza del genere umano, che coinvolge come se fosse stata vissuta da un cugino o da un vicino di casa. È il viaggio di una rockstar all’inferno con biglietto di ritorno. Ripetuto varie volte come una tratta ordinaria.



29 ottobre 2022

LEONARDO ARMEZZANI LA PROMOZIONE

 Il commissario Flavio Bonelli è alle prese con un nuovo omicidio: il corpo senza vita di un uomo in tuta da ginnastica viene trovato sulle rive del Tevere. Quella che dai primi accertamenti sembra essere la classica rapina finita in tragedia, diventa presto un caso ben più spinoso e il nesso con alcuni eventi accaduti alle porte di Roma appare a occhi attenti ogni giorno più evidente. Per Bonelli inizia una vera e propria partita a scacchi contro un avversario misterioso e sfuggente. Riuscirà il commissario a fermare la sua avanzata prima che questi, sfruttando ogni pezzo presente sulla scacchiera, arrivi a ottenere la sua promozione? Il tempo corre e ancora una volta... nulla è mai come sembra.



FRANCESCO CICCONETTI SCHELETRO FEMMINA

Questo romanzo parla di transizione di genere. Ma non solo. Seguiamo la storia di Francesco fin dall'infanzia, con i legami che segneranno la sua vita e lo accompagneranno nel percorso di scoperta di sé. Un romanzo che sa essere molto crudo, ma anche pieno di tenerezza e di amore. Amore, come quello incondizionato della nonna Gioli, come quello potente per Sara e come quello, tutto da costruire, di Francesco nei confronti di se stesso. Quella che ci racconta Cicconetti, mescolando vita vera ed elementi di fiction, è una storia di trasformazione individuale che pur nella sua unicità è universale, perché metafora della lotta che tutte e tutti noi affrontiamo per scoprire chi siamo veramente, e per riuscire a esserlofino in fondo.



28 ottobre 2022

MASSIMO AMMANITI PASSO SCURO

 Il primo incarico di Massimo Ammaniti al Reparto dei minori irrecuperabili dell'Ospedale Psichiatrico Santa Maria della Pietà a Roma durò un giorno. L'orrore dei bambini che lì erano rinchiusi – confinati nelle sorveglianze, spesso seminudi, legati ai letti o ai termosifoni, abbandonati dalle famiglie – fu tale da essere insostenibile. Tornò sei anni dopo, nel 1972, per ridare a quei bambini, considerati irrecuperabili, una vita dignitosa. In due anni intensi e drammatici combatté giorno per giorno, con avveduta caparbietà, per cambiare abitudini, regole, comportamenti, spazi. Per rivestire i bambini, aiutarli a riscoprire il corpo, a riconoscere il loro nome. Per aprire i cancelli e far entrare il mondo. Fu una piccola grande rivoluzione, che si inseriva allora in un movimento più ampio di critica alle istituzioni manicomiali: sono gli anni dell'antipsichiatria, anni di grandi passioni che portarono Ammaniti vicino ai maestri Bollea e Basaglia, e poi su strade nuove e diverse, preferendo all'attivismo la ricerca e la cura. In queste pagine Ammaniti connette l'esperienza professionale alla sua vita personale e familiare, aprendosi al dolore di una ferita – una perdita – che è stata anche il movente dei suoi studi, della sua carriera, di una vita intera spesa ad aiutare i più piccoli.



27 ottobre 2022

JOAN DIDION PERCHÉ SCRIVO

 La stampa, la politica, l’arte, la sua California, le donne: Perché scrivo è una raccolta di dodici saggi scritti da Joan Didion tra il 1968 e il 2000 che contiene tutti quei temi che avrebbero fatto di lei l’icona della cultura americana contemporanea. Che racconti i suoi inizi a Vogue, una riunione dei Giocatori Anonimi, analizzi la stampa underground locale o si interroghi sull’incipit di Addio alle armi, ciò che conta per lei è sempre trovare quell’identità che le permetta di essere narratrice, quel punto di vista esatto da cui raccontare una storia. Non ci nasconde però che il suo luogo privilegiato è la periferia della scena. Invece di intervistare Nancy Reagan, rimane a una distanza deferente mentre una troupe televisiva dà ordini alla first lady su come riempire un vaso di rododendri e, nel saggio su Robert Mapplethorpe, ricorda quando il suo compito era recarsi negli studi e «guardare le donne che venivano fotografate» mentre cercavano di diventare ciò che il fotografo di turno chiedeva loro. Il comportamento di Didion è l’opposto di quello che lei considera «degli artisti», spaventati dall'idea che l’analisi del proprio lavoro sia deleteria e che quella fragilità che li ha portati alla fama vada in pezzi non appena provi a essere decostruita. Anche quando il rifiuto la riguarda in prima persona, come per la non ammissione a Stanford, è capace di mutare la sua esperienza in qualcosa di universale, da osservare a debita vicinanza.












26 ottobre 2022

GENNARO MARCO DUELLO UN MALE PURISSIMO

 Sullo sfondo di una Napoli che diventa protagonista a sua volta, la storia di tre uomini - Marzio, Antonio ed Enzo - e degli abissi di tenebra in cui l'anima precipita. Mentre i grattacieli specchiati del Centro Direzionale di Kenz? Tange governano la superficie - restituendo l'immagine di una cittadella produttiva, efficiente, votata all'etica della condivisione -, i parcheggi sotterranei realizzano un budello, una cavità matrigna in cui germinano le più oscure pulsioni umane. Il racconto della deriva che nasce dall'incapacità di accettare se stessi; una finestra schiusa sulla sagoma del Vesuvio quando si rovescia e cambia volto.



ANNE-LAURE BUFFET MADRI CHE FERISCONO

 Negligenti, narcisiste, svilenti, evitanti, distruttive, vanitose, violente. Talvolta, perfette, solo in apparenza, però! In una parola: tossiche, perché come le tossine infettano la vita dei loro figli. Sono madri che non sanno amare. In comune hanno il fatto che sono difficili da smascherare perché all'esterno possono anche sembrare brave mamme, ma in realtà esercitano le loro violenze, spesso sottili, giocando su un sentimento e un bisogno essenziale del bambino: sentirsi amato. È difficile ammettere che una madre possa essere inadeguata o violenta nei confronti di un figlio, perché una madre, per il senso comune, è necessariamente una buona madre. Eppure il trauma del maltrattamento materno, nelle sue varie declinazioni, segna non solo l'infanzia ma anche la vita adulta, soprattutto quando la sofferenza è taciuta. Questo libro dà voce alle vittime di queste madri che feriscono. Aiuta a capire cosa scatena il maltrattamento materno e quanto sia difficile guarirne anche da adulti, perché a volte s'instaura tra le due parti un legame drogato. Anne-Laure Buffet offre delle vie per recuperare autonomia e fiducia in se stessi, per elaborare il lutto della madre ideale, liberando, così, nuove forze e nuove risorse affettive.



25 ottobre 2022

FABRIZIO BORGIO IL PITTORE DI LANGA

 Giorgio Martinengo questa volta accetta un lavoro che sembra ben poco attinente alla sua attività: deve tenere d’occhio l’umorale e turbolenta Alice Aymone, esperta d’arte e influencer; oriunda piemontese d’Argentina nonché rampolla di una ricca e facoltosa famiglia. Il curatore degli interessi dei potenti Aymone, l’avvocato di Zurigo Gustavo Baer, è quanto meno scettico riguardo all’attività di Alice nel mondo dell’arte e quando lei, in cerca delle proprie radici e innamora ta delle opere di Pietro Pedro Ghiraudo, pittore di Langa, decide di trasferirsi nella villa dei nonni a Canelli, lo svizzero preferisce affiancarle un uomo di fiducia che sia del territorio. All’inizio sembra che Martinengo si debba limitare a farle da chauffeur nei suoi giri tra gallerie d’arte milanesi e interviste e impedire che il suo carattere litigioso e battagliero la metta nei guai ma le cose, come sempre, si complicano. L’investigatore si infilerà in una girandola di sentimenti e situazioni problematiche che lo porteranno a un’indagine in apparenza priva di una risoluzione ma che gli farà fare i conti, forse una volta per tutte, con le sue radici, i suoi sentimenti irrisolti e quindi con se stesso.



SANDRO VERONESI CAOS CALMO

 Pietro Paladini è un uomo apparentemente realizzato, con un ottimo lavoro, una donna che lo ama, una figlia di dieci anni. Ma un giorno, mentre salva la vita a una sconosciuta, accade l'imprevedibile, e tutto cambia. Pietro si rifugia nella sua auto, parcheggiata davanti alla scuola della figlia, e per lui comincia l'epoca del risveglio, tanto folle nella premessa quanto produttiva nei risultati. Osservando il mondo dal punto in cui s'è inchiodato, scopre a poco a poco il lato oscuro degli altri, di quei capi, di quei colleghi, di quei parenti e di tutti quegli sconosciuti che accorrono a lui e soccombono davanti alla sua incomprensibile calma. Così la sua storia si fa immensa, e li contiene tutti, li ispira fino a un finale inaudito eppure del tutto naturale.



SARA RATTARO UN USO QUALUNQUE DI TE

 Carlo è un marito presente e innamorato; Viola è un'anima inafferrabile e una moglie distratta da mille inquietudini e troppi rimpianti. Eppure la loro coppia resta in equilibrio, per quanto precario, sorretta da Luce, la figlia diciassettenne. Finché, al termine di una notte che non ha trascorso nel suo letto, Viola trova in segreteria un messaggio del marito che le dice di correre in ospedale. In quel momento di verità, sospeso tra la vita e la morte, nessuna bugia potrà più salvarla, ma solo un atto d'amore. Il più grande e il più coraggioso che abbia mai compiuto.



ALESSANDRO CURIONI LA PRIVACY VI SALVERÀ LA VITA

 "Stiamo morendo per eccesso di informazioni" è una frase di Federico Zeri che oggi appare profetica. Al cospetto di una Rete sconfinata che non dimentica nulla, continuiamo a riversare su web, chat on line e social media pezzi della nostra vita, con conseguenze imprevedibili e non di rado tragiche. Ricatti, vendette, umiliazioni pubbliche, furti di identità sono cronaca quotidiana sul web e spesso i colpevoli sono le stesse vittime, incapaci di trattenere il desiderio di trovare un posto al sole su Internet. Un atteggiamento favorito da un sistema in cui la vera merce sono proprio i dati e le informazioni che vengono venduti e scambiati più o meno legalmente. L'unica salvezza sembra essere la riscoperta del valore della propria privacy, che diventa il tema centrale di questo libro, in cui l'autore, attraverso racconti, a volte drammatici altre esilaranti, spiega come e perché tutelare la nostra vita privata non è un diritto, ma un dovere; come esistano leggi e regolamenti in materia e di quelle volte in cui mettiamo in pericolo anche gli altri.



ALESSANDRO CURIONI COME PESCI NELLA RETE

 I numeri dicono molto: in Italia si parla di 25 mila furti d'identità e 11 mila reati informatici denunciati ogni anno, oltre 100 mila vittime di virus informatici, mentre un milione di nuovi malware appaiono su Internet ogni giorno. Forse non dobbiamo chiederci se potrebbe capitarci, ma quando. Utilizzando un linguaggio che mette in soffitta il gergo tecnico e informatico, l'autore affronta il tema dei rischi connessi all'utilizzo delle nuove tecnologie. Alternando brevi racconti a consigli pratici, il libra conduce il lettore attraverso un viaggio nel lato oscuro del Paese delle Meraviglie e nella mente dei nuovi criminali del web. Storie che aiutano a evitare il peggio e ci preparano ad affrontarlo con il giusto autocontrollo. Un libro che rende comprensibile la sicurezza informatica ai non addetti ai lavori e potrebbe farvi sorridere degli altri e magari di voi stessi, cosa che accadrà di sicuro se per caso siete "del mestiere" e sapete perfettamente che potreste scoprire da un momento all'altro di essere diventati una vittima.



23 ottobre 2022

BERTOLINI GIORGIO LA MAPPA PERDUTA

 Sono qui presentati i risultati di una ricerca sul fenomeno armato di sinistra che ha attraversato l'Italia tra il 1969 e il 1989. Rispetto alla prima pubblicazione del 1994, questa edizione propone i frutti di una ricerca concernente le formazioni che tra il 1990 e il 2019 sono state ricondotte nel solco delle esperienze precedenti. Il testo si articola in sei sezioni. La prima espone la storia essenziale di 47 organizzazioni e la loro bibliografia. Per 24 di esse viene fornita una descrizione socio-statistica considerando età, livello degli studi, attività lavorativa e regione di provenienza degli inquisiti. La seconda si compone di capitoli nominali relativi all'evento in cui hanno incontrato la morte 71 militanti delle organizzazioni armate. La terza sezione presenta dati e riferimenti bibliografici sugli eventi in cui sono morte le 128 persone colpite dalle formazioni considerate. Una quarta parte è dedicata alla descrizione socio-statistica dell'esperienza armata nel suo complesso. La quinta sezione descrive il periodo 1990-2019. Infine, alcune correlazioni fra dati presentano uno sguardo sintetico sulla situazione attuale di 27 prigionieri politici.



18 ottobre 2022

GIANCARLO DE CATALDO DOLCE VITA DOLCE MORTE


1963. Luccicano le luci di Roma al tempo della Dolce Vita. Lampeggiano i flash delle macchine fotografiche tra le mani svelte e nervose dei paparazzi, gli scandali sono l'altro nome della mondanità. Nei caffè si tira tardi, il sogno più bello è quello che si sogna insieme. Sogna anche una ragazza tedesca: ha ventitré anni, si chiama Greta e vuole fare l'attrice. Finché, un giorno di maggio, viene trovata uccisa a coltellate in un palazzo nei dintorni di via Veneto. Sotto la superficie abbagliante della capitale, infatti, si nascondono gli abissi. Lo sa bene Marcello Montecchi, trent'anni, brillante firma di un prestigioso quotidiano romano. Il suo direttore gli ha chiesto di seguire il caso senza sapere che lui, Greta, l'ha conosciuta davvero, durante incontri fugaci al sapore di whisky e sigarette. E, ora, dovrà addentrarsi nel lato segreto e oscuro di quella inafferrabile ragazza.




17 ottobre 2022

FEDERICO PISTONE TUTTO GUCCINI

 Da Noi non ci saremo a Natale a Pàvana, oltre mezzo secolo di Francesco Guccini da raccontare e riascoltare, bra¬no per brano in ordine di apparizione, passando da classici come Auschwitz, Dio è morto, La locomotiva, Incontro, Eskimo, L'avvelenata ma anche da capolavori più intimi come Amerigo, Canzone delle situazioni differenti, Bisanzio, Scirocco, Samantha o Cyrano. Ci sono tutte, quelle 161 canzoni che il Maestrone ci ha regalato, e ogni scheda ne svela la genesi, il significato, i retroscena, le curiosità e una valutazione in stelline (da 1 a 5) per confrontarsi sulle emozioni e sull'incanto di quello che è molto più di un cantautore: quando un colosso dal cervello appenninico - contadino e montanaro, di sincera cultura, affilata ironia generata da un senso di rassegnazione esistenzialista, vorace curiosità, definitivo senso di appartenenza - irrompe nella musica leggera, la rende sublime e la cambia per sempre. Se poi muove tra le dita una penna magica che sa raccontare, se tiene una voce lucente e poderosa con una erre più persuasiva che moscia, ecco nascere canzoni bellissime, tante ma non abbastanza. Guccini, il sedicente burattinaio di parole, classe De André (1940) e quota De Gregori (1,92), ha consegnato una dignità narrativa alla definizione di cantautore, ha sperimentato, si è divertito, intristito, incazzato, ubriacato, si è innamorato, ha raccontato meraviglie di trame in bilico tra cronaca, ricordi, affabulazioni, citazioni, rime spericolate e miracolose, mai cavalcato comode ideologie, mai ricorso a retorica né allegorie, per questo compreso amato e riverito più o meno da tutti, senza confini sociali, politici e anagrafici. Questo non ha la pretesa di essere un libro su Guccini, ma sulle sue canzoni. E la differenza non è sottile.


16 ottobre 2022

PAOLO MAZZARELLO IL MULINO DI LEIBNIZ

 Il protagonista, il colpevole di questo giallo efferato e cupo, è indicibile. Non puoi dargli un nome e non puoi svelarlo. Ma quando uno storico della scienza come Paolo Mazzarello decide di scrivere un romanzo, e un romanzo di delitti e di misteri, ha una sola strada possibile: mettere nel libro tutto quello che un lettore non si aspetterebbe, ovvero filosofia e logica. Ma non solo, l'autore racconta una storia di omicidi, compiuti da qualcuno, che sembrano obbedire a una logica, a un disegno, come nella migliore tradizione giallistica, che seguono un filo, unico appiglio per degli investigatori sgomenti e turbati. Peccato che questo filo sia governato dal caos, dall'imponderabile, da una mente superiore che si ha persino paura di scoprire, perché il fatto stesso che possa esistere cambia il nostro modo di guardare il mondo, e mette in profonda crisi la nostra idea positiva della scienza e della tecnologia. È una terra di nessuno quella in cui si muovono i personaggi di questo libro, che comincia con un delitto in un mulino negli Stati Uniti e con un rapimento, e continua a crescere come fosse una foresta, un bosco narrativo che non ha disegnato nessuno, dove non ci sono sentieri. Mazzarello ci porta in un mondo diverso da quello frequentato dai giallisti tradizionali. Non si tratta soltanto di commissari e di pazzi maniaci che mandano mail misteriose, non si tratta di capire cosa accade ma soprattutto perché accade. E in quel perché c'è una vera e propria teologia, c'è il male e il caso, l'orrore e l'indifferenza.



MANLIO CANCOGNI GLI ANGELI NERI

 Una vera epopea quella dei libertari nostrani a cominciare dal precursore, Carlo Pisacane, che perde la vita tentando di sollevare le plebi del Mezzogiorno. Sarà poi la volta del russo Bakunin, l'anti Marx per antonomasia, che nella penisola fa il pieno di consensi fra la gioventù post unitaria. Un influsso potente che se diminuisce nel Novecento non scompare mai del tutto. Una folla di personaggi descritti con il garbo di uno scrittore di vaglia che mescola ritmo narrativo a un'accurata conoscenza di fatti e circostanze.



PINO CASAMASSIMA GLI ANARCHICI

 Carlo Pisacane e l'impresa disperata dei suoi «trecento giovani e forti». Felice Orsini e l'invenzione di una bomba, che porterà poi il suo nome, per attentare alla vita di Napoleone III. Luigi Lucheni che con una lima, perché non aveva soldi per un coltello, spezza la vita della principessa Elisabetta di Baviera, meglio conosciuta come Sissi. Umberto I che subisce due attentati da Giovanni Passannante e Pietro Acciarino - condannati a una morte lenta e crudele anziché «troppo rapida» - prima di essere ucciso da Gaetano Bresci, «l'anarchico venuto dall'America». Sacco e Vanzetti, la cui vicenda è così drammaticamente intrecciata con quella di Mario Buda e Andrea Salsedo. Questo libro non racconta solo le storie dei più noti anarchici italiani, ma anche quelle delle loro vittime e dei loro persecutori. Con una narrazione documentata che comprende anche i lineamenti dell'anarchismo e del suo sviluppo storico in contrasto con qualsiasi altra fede politica, Pino Casamassima ci racconta le vicende, figlie del proprio secolo, di chi votò l'esistenza al fuoco inestinguibile della ribellione e a un'idea sconfinata di libertà.



15 ottobre 2022

PINO CORRIAS FERMATE IL CAPITANO ULTIMO

 È la biografia in prima persona singolare di Ultimo, il colonnello Sergio De Caprio, l’uomo che ha arrestato Totò Riina.


“Ho un solo talento: organizzare la lotta e scegliere gli uomini. I miei sono stati il miglior gruppo investigativo.”


“Se arresti zingari e tossici va bene, di più no perché diventi un pericolo per le lobby e cominciano i guai.”

È il racconto collettivo dei suoi uomini – Vichingo, Arciere, Omar, Petalo, Pirata, Alchimista –, i suoi cento investigatori invisibili che hanno indagato su mafia, ’ndrangheta, camorra, corruzione a Milano, a Palermo, a Napoli, ma anche nei palazzi del potere, da Finmeccanica allo Ior, la banca vaticana, passando per la Lega. È l’avventura di un carabiniere condannato a morte da Provenzano e Bagarella, che ancora oggi vive clandestino. E che negli anni ha subito i sospetti e i teoremi confluiti nel processo Trattativa Stato-mafia. Un processo che Ultimo considera un clamoroso fraintendimento della verità, che finisce per attribuire – agli occhi della pubblica opinione – la responsabilità delle stragi allo Stato anziché “ai macellai della mafia”. È un giallo politico. Il racconto di un assedio e di una rappresaglia del potere che ha usato le inchieste Cpl Concordia e Consip per concentrare contro di lui il fuoco della disinformazione. Protagonisti: politici di destra e di sinistra, Matteo Renzi, uomini del Csm, i vertici della Difesa e dei carabinieri. Una trappola che è riuscita a imprigionarlo in un incarico senza ruolo e senza scopo, senza uomini e senza scorta, nell’ultimo ufficio in fondo a un corridoio della Forestale. Da dove è pronto a ricominciare.



09 ottobre 2022

MARCO MISSIROLI AVERE TUTTO

I gabbiani a Rimini non urlano mai. In nessuna stagione dell’anno, neanche quando Sandro torna a casa dopo aver vissuto a Milano, e trova suo padre con la testa sempre più dura. Neanche quando passano i mesi e si accorge di essere rimasto lì con lui per affrontare la loro partita più grande, facendo un vecchio gioco: dove vorresti essere con un milione di euro in più e parecchi anni in meno? Da giovane Nando Pagliarani aveva il torace da nuotatore e un destino interrotto. Ha lavorato sui bus turistici, fatto il ferroviere, posseduto il bar America, ma l’unica voce che dovrebbe esserci sul suo documento d’identità è: ballerino. Perché lui e sua moglie hanno ballato come diavoli, in tutte le competizioni della riviera romagnola. Ballavano per vincere. Anche a Sandro piace vincere, è una malattia di famiglia. Ma la sua danza è pericolosa. Le prime volte al tavolo da gioco era lui il tizio da spennare, poi è diventato lo sbarbato da tenere d’occhio. Quel che è certo è che prima aveva un lavoro stabile e programmava con Giulia un futuro. E adesso? Cos’è rimasto a Sandro, che voleva avere tutto? Cosa rimane a ciascuno di noi, ogni volta che sfidiamo la fortuna?



08 ottobre 2022

HAKIM BEY LE REPUBBLICHE DEI PIRATI

 Nel periodo tra il XVI e il XVII secolo, i pirati musulmani provenienti dal Nord Africa falcidiarono la navigazione europea, trasformando in schiavi migliaia di prigionieri. Durante questo stesso periodo migliaia di europei si convertirono all'Islam e si unirono alla "Guerra Santa". Erano costoro forse la feccia dei mari o abbandonarono e tradirono il cristianesimo per una forma di resistenza sociale? L'autore si concentra proprio sulla Repubblica corsara di Salé, la forma politica più evoluta tra le comunità di pirati del periodo. Corsari, sufi, pederasti, donne moresche, piratesse, schiavi, avventurieri, ribelli irlandesi, ebrei eretici, spie inglesi, eroi radicali della working-class, sono alcuni dei protagonisti. Tratta degli europei del XVII secolo che si convertirono all'Islam, non sempre pirati, il cui numero stima in migliaia. La sua analisi dei renegados, delle loro idee e della loro pratica politica propende per l'intrigante ipotesi che alcuni di loro possano aver avuto rapporti con i Rosacroce e l'Illuminismo, e che possano aver formato un'iniziale cultura di resistenza composta dei fuggiaschi di una civiltà di miseria e oppressione.



SILVIA BALLESTRA LA SIBILLA

 Lungo tutto il secolo breve, una donna bellissima e fortissima pensa, scrive, agisce, lotta. Viaggia prima per studio, poi attraversando fronti e frontiere dell'Europa occupata dai nazifascismi: Parigi, Lisbona, Londra, Marsiglia, Roma, il Sud dell'Italia dove sono arrivati gli Alleati. Documenti falsi, missioni segrete, diplomazia clandestina. Joyce, insieme al marito Emilio Lussu e ai compagni di Giustizia e Libertà, sostenuta nelle sue scelte dalla sua famiglia di origine, è in prima linea nella Resistenza. Poetessa, traduttrice, scrittrice, ha sempre coniugato pensiero (prefigurante, modernissimo) e azione. Azione che prosegue nel dopoguerra con la ricerca di poeti da tradurre per far conoscere le lotte di liberazione degli altri paesi, in particolare dell'Africa e del Curdistan. Nazim Hikmet, Agostinho Neto, i guerriglieri di Amilcar Cabral che compongono canti di lotta durante le marce, sono alcuni degli autori che Joyce 'scopre' e propone attraverso traduzioni rivoluzionarie. Rievocando le scelte, gli incontri, le occasioni, ripercorriamo l'esistenza di questa donna straordinaria (laica, cosmopolita, 'anglo-marchigiana') e il suo essere, da sempre, riferimento per molte donne e molti giovani.



ENRICO BELLAVIA L'OSTAGGIO

 Una vita contro la mafia, intrappolata nella ragnatela di una spy story molto italiana. Renato Cortese, il superpoliziotto che arrestò Bernardo Provenzano dopo 43 anni di latitanza, è finito suo malgrado al centro dell'intrigo internazionale che ruota intorno alla figura dell'oligarca kazako Mukhtar Ablyazov. Un ricercato da catturare, fuggito all'estero con una borsa piena di miliardi di euro o un sedicente oppositore che manovra per deporre il regime nell'ex Repubblica sovietica? O, come è più probabile, entrambe le cose. Nel gorgo di una bufera politica, nella tempesta di una campagna mediatica, in una giostra di paradossi diplomatico-giudiziari, la vicenda kafkiana che ha sconvolto la vita dell'investigatore più famoso d'Italia. Fermato da un'accusa infamante a un passo dal raccogliere i frutti di una carriera in prima linea.



04 ottobre 2022

VALENTINA USALA ACQUE PERPETUE

 Nel 1985, in Sardegna, la ventiquattrenne Demersa Divizia scompare senza lasciare traccia. Di lei non si avranno più notizie per quasi vent'anni, fino a che il vicecommissario irlandese Nevan Macintosh non vede la sua foto su un giornale e sente un brivido lungo la schiena: quella ragazza è uguale identica a sua sorella Clodagh, anch'essa scomparsa nello stesso anno, alla stessa età, anch'essa incinta. Senza pensarci due volte, Nevan si precipita in Sardegna per cercare di far luce sul caso irrisolto e lenire il senso di colpa che lo attanaglia per non essere riuscito a salvare Clodagh. Irlanda e Sardegna sono ora più vicine che mai, e a sovrapporsi non saranno solo i destini ma anche leggende antiche quanto l'acqua che bagna le due isole.



03 ottobre 2022

ALESSANDRO CURIONI CERTE MORTI NON FANNO RUMORE

 – E se ti dicessi che in realtà non ho un piano?

Dopo aver messo a soqquadro il Dark Web, debellando la più pericolosa rete di criminali informatici in circolazione, l’esperto di cybersecurity Leonardo Artico finisce di nuovo nel mirino. Dal suo passato riemerge un’amante, nel frattempo diventata la potentissima manager di una big tech, e con lei si materializza un’eminenza grigia a capo di un nucleo dei servizi segreti. Entrambi con un’offerta che non si può rifiutare. Artico - con i suoi compagni di avventura Roberto Gelmi, hacker geniale, e Teresa Aprili, brillante giornalista – si ritrova così coinvolto nel segretissimo Progetto Da Vinci, che attraverso l’uso dell’intelligenza artificiale punta a rivoluzionare il mondo della cybersecurity.

Ma con quali conseguenze? Leonardo giocherà la sua personalissima partita

con obiettivi molto diversi da quelli degli altri due giocatori. Il doppio e il triplo gioco saranno la regola, la manipolazione d’informazioni e persone la normalità. In un mondo oscuro sul quale aleggia l’ombra di un nemico sconfitto, ma non abbattuto, Leonardo, Teresa e Roberto scopriranno che scopriranno che per smascherarlo devono rischiare molto più della loro vita digitale.



CINZIA MAMMOLITI DONNE CHE SI AMANO POCO

 Perché ancora così tante donne, pur avendo capacità e competenze, sono del tutto prive di autostima? Come si forma l'immagine negativa che hanno di sé stesse? Perché diventano spesso dipendenti affettive e sono più predisposte di altre a farsi del male cadendo nella trappola delle relazioni tossiche? La guida «preventiva» per le donne che vogliono prendere in mano la propria vita: per sconfiggere il vittimismo e stimolare l'autostima e l'intraprendenza, i veri anticorpi da ogni relazione tossica. Perché ancora così tante donne, pur avendo capacità e competenze, sono del tutto prive di autostima? Come si forma l'immagine negativa che hanno di sé stesse? Perché diventano spesso dipendenti affettive e sono più predisposte di altre a farsi del male cadendo nella trappola delle relazioni tossiche? La guida «preventiva» per le donne che vogliono prendere in mano la propria vita: per sconfiggere il vittimismo e stimolare l'autostima e l'intraprendenza, i veri anticorpi da ogni relazione tossica. Con l'introduzione di Francesca Saccà, psicologa clinica e psicoterapeuta.



01 ottobre 2022

MARCELLO IORI-ANTONY PIEMONTESE I GIORNI BUI DELLA MILANO VIOLENTA

 Milano è un formicaio impazzito, una metropoli europea cosmopolita e affollata. Lucida e accogliente di giorno, nasconde un lato oscuro che nella quotidianità appare quasi impalpabile. In questo clima frenetico, appare Franz, un uomo di mezza età di origini tedesche, ricco e potente, mosso da motivazioni misteriose e malvagie. Vediamo Carmine, un ragazzo di trent'anni con un animo buono, sognatore, figlio unico. Abita con la madre in una casa popolare. Sogna di avere un appartamento di proprietà e non dover più litigare con lei perché non arrivano a fine mese. E poi c'è Michael, la gioventù assetata di potere, cresciuto con la malavita in casa. Deciso a riportare il nome di famiglia agli splendori di un tempo, cercherà contatti e amici per avere il monopolio della droga. Mentre Carmine incontra l'amore, Michael conoscerà Franz e in lui vedrà l'oscuro e affascinante lasciapassare per il suo sogno. Il sangue trasmesso diventa sangue versato e Michael non perdona, chi tradisce paga con la morte. Il turbine di orrore e morte che provoca, getta Milano nella paura, agitando le forze dell'ordine. Le stragi richiamano eventi accaduti e il Maresciallo Tanzi sarà costretto a riaprire il caso.



PAOLO ROVERSI ALLA VECCHIA MANIERA

 Sono gli ultimi giorni dell’Expo, e Milano galleggia in un inedito silenzio quando in pieno centro viene ritrovato il cadavere di un avvoca...