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Sale, Alessandria, Italy
Ex giornalista pubblicista; Organizzatore di festival letterari; Presentatore; Speaker radiofonico;

29 gennaio 2022

FRANCESCO STAFFA AKUABA

 Un’ombra dal passato oscura gli sguardi di Guido e Ada. Oggi, quel passato bussa alla porta, affiorando dal luogo dove trent’anni prima, in Nigeria, tutto è iniziato. È proprio dal paese africano che prende il via una vicenda in cui migrazioni, neocolonialismo, corruzione e manipolazione si intrecciano a un groviglio di passioni, desideri, ambizioni inseguite a qualsiasi costo. Dopotutto, chiunque è costretto, prima o poi, a perdere l’innocenza per cedere alle proprie ossessioni, per annullarsi, per perdere la propria anima.



INES CAGNATA GENIE LA MATTA

 Questo romanzo è la storia dell'amore, lancinante e assoluto, di una figlia, Marie, nata da uno stupro, per la madre, Eugénie detta Génie, che, ripudiata dalla famiglia e respinta dalla comunità dopo che ha generato una bastarda, si è murata nel silenzio e nella lontananza. Una madre che sa dirle soltanto: «Non starmi sempre tra i piedi», che raramente la abbraccia; una che tutti, in paese, bollano come matta e sfruttano facendola lavorare nei campi e nelle fattorie in cambio di un po' di frutta, di un pezzo di carne. Ma l'amore di Marie è impavido, indefettibile - va oltre il tempo.



26 gennaio 2022

SARA RATTARO I MIRACOLI ESISTONO

 Una mattina del 1987 Alice, dopo la scuola, va a trovare una vicina di casa. Brigitte, ebrea ungherese da molti anni in Italia, le aveva fatto da baby-sitter quando era bambina ed è sempre stata per lei un punto di riferimento. Le ha anche insegnato a preparare un dolce, il Challah alle mele, e a danzare... Ma non ama parlare del proprio passato. E, all'improvviso, deve partire per Budapest. Quale mistero nasconde? Brigitte aveva la stessa età di Alice quando, nel 1944, nella sua città occupata dalle Croci Frecciate, i filo-nazisti sostenuti dai tedeschi, lei e suo padre ebbero la fortuna di imbattersi in un uomo straordinario, che salvò loro la vita: Giorgio Perlasca. Il commerciante italiano, detto anche l'"impostore", si era finto ambasciatore spagnolo per accogliere nelle sue case protette cinquemila ebrei d'Ungheria e strapparli dalle camere a gas. Una scrittura appassionata ed empatica tesse i racconti della testimone Brigitte e di Alice, fra passato e presente, fra le ombre atroci della Shoah e i conflitti dell'adolescenza. Sul filo della memoria e, soprattutto, grazie all'esempio di coraggio ed eroismo di Giorgio Perlasca, Alice saprà finalmente chi diventare.



24 gennaio 2022

MARIA JATOSTI PER AMORE E PER ODIO

 Attraverso una scrittura torrenziale e nevrotica che mescola privato e pubblico, dialogo interiore e storia, passato e presente in un'onda di memoires, si dipana la vicenda esistenziale di Maria Jatosti, "la lunga lettera della sua vita", per dirla con Pino Corrias che firma la Premessa, una vita "fatta di molte stazioni in cui la partenza e l'arrivo coincidono con U sole di Roma. In mezzo ci sono l'impazienza, la rivolta, la politica, Le nebbie di vita agra milanese, l'amore che ha illuminato molte cose, altre le ha incenerite". Una vicenda che, a partire dalla avvilente realtà contemporanea, si intreccia ai fatti del secondo Novecento ed è dominata dalla passione, dai luoghi, dagli incontri, dai sogni, dalle speranze e dall'ostinatezza della gioventù, e poi dalla malinconia, dallo sdegno civile, dall'impotenza, dai malanni e dai fantasmi, mai conciliati, della vecchiaia e della morte. Una lunga vita, "una lunga lettera che comincia quando la protagonista era bionda e bella. Era giovane. Era settaria. Era comunista, militante di partito." Un romanzo atipico. "Una stratificazione di ricordi. E prosa concentrica. E divagazioni. Sempre con l'amore e la passione al centro. L'amore per quell'immane pasticcio che è la vita."



23 gennaio 2022

MARINA FORTI MALATERRA

 Per decenni gli scarti delle attività industriali sono finiti nella terra che abitiamo. Il fumo delle ciminiere ha impestato l'aria; gli scarichi hanno avvelenato l'acqua. Conviviamo, e conviveremo a lungo, con la diossina nei giardini pubblici, il piombo nei terreni, il Pcb e gli idrocarburi nelle falde idriche. Marina Forti ci porta in alcuni dei luoghi più inquinati d’Italia e ce ne racconta la storia, le bonifiche mancate, la mobilitazione dei cittadini, l’emergere di una coscienza ambientalista, lo scontro tra le ragioni del lavoro e quelle della salute.




22 gennaio 2022

TOBIA IMPERATO IO DI FRONTE ALLA LEGGE SONO ASOCIALE

 Luigi Assandri (1915-2008), il protagonista di questo libro, non è stato un teorico e nemmeno un dirigente politico, ma un semplice operaio anarchico torinese. Avvicinatosi all’anarchismo nei primi anni del secondo dopoguerra (dopo essersi congedato dalla PS) è per molti anni uno dei più attivi militanti libertari del capoluogo piemontese. Autodidatta, per mezzo della lettura si forma una vasta cultura sul pensiero e sulla storia dell’anarchismo, diventandone poi un grande divulgatore. Se è pur vero che tutta la produzione editoriale degli anarchici è sempre dovuta allo sforzo personale di alcuni individui (o di piccoli gruppi di persone) la vicenda di Assandri è di per sé singolare. Completamente da solo (avvalendosi al massimo dell’ausilio della sua compagna, Adele Gaviglio) stampa e distribuisce nel corso della sua esistenza un’enorme mole di materiali di propaganda: bollettini, opuscoli, libri e manifesti. E il tutto servendosi di mezzi poverissimi: ciclostile e fotocopiatrice. Questo ovviamente, pur essendo già di per sé materia di rilevanza storica, non esaurisce l’interesse riguardo la sua figura. Dopo aver attraversato negli anni della giovinezza i periodi più neri della storia dell’anarchismo, quelli della guerra fredda e dell’isolamento politico, si ritrova dopo il ’68 a stretto contatto con i giovani che allora, sempre più numerosi, si avvicinavano alle idee libertarie, lasciando un’eredità di insegnamenti di ricordi e di affetto che, per chi ha vissuto quella stagione, è doveroso ricordare. La storia, per gli anarchici, non è fatta né da condottieri né dalle masse amorfe, ma da individui coscienti e determinati, anche se semplici lavoratori. Come è il caso di Assandri.



15 gennaio 2022

PINO CASAMASSIMA IL SANGUE DEI ROSSI

 Forse in nessun'altra epoca i giovani sono stati protagonisti come in quella nata con la protesta nelle università americane nella prima metà degli anni Sessanta, sfociata poi nel mitico '68. Una contestazione destinata a contagiare tutto il pianeta, Europa compresa, come un virus euforizzante di cui non si conosce antidoto. Poi arrivano i Settanta, che nel mondo occidentale significano rotture esplosive, fermenti politici, lotte e grandi ideali collettivi, ma anche nuova musica, nuova letteratura, nuovo cinema, liberazione sessuale, pacifismo e femminismo, grandi scioperi e rivolte operaie, concerti rock di massa e turbolenze studentesche sempre in agguato. I Settanta che segnano un confine indelebile tra un prima e un dopo. I giovani sono ovunque: nelle strade e negli stadi, nelle accademie occupate e nelle piazze urlanti. Arrabbiati, determinati, spesso incoscienti, magari anche ingenui, talvolta velleitari, ma soprattutto felici di esserci, di esprimersi, di contare. Dall'America all'Europa quel decennio è finito da un pezzo, con il suo bilancio di vittorie e sconfitte, metabolizzato, diventato, com'è giusto, passato. Non in Italia, dove gli anni Settanta sono ancora una ferita pulsante, un eterno presente carico di troppi misteri, troppi morti. Morti giovanissimi. Per l'autore ricostruire la vicenda umana e politica di questi ragazzi, raccogliendo testimonianze in tutta Italia, ha significato ripercorrere un pezzo di storia ancora oscuro di questo Paese.



MANOLO MORLACCHI LA FUGA IN AVANTI

 La storia dei Morlacchi, una numerosa famiglia proletaria, racchiude in sé tutte le fasi del movimento operaio del '900 italiano. L'antifascismo, la resistenza, il dopoguerra e le prime spaccature con il Pci. Dagli anni sessanta i dieci fratelli Morlacchi furono protagonisti delle lotte politiche nel loro quartiere alla periferia di Milano, il Giambellino. Nel 1970, in quella stessa zona, Pierino Morlacchi partecipò alla fondazione delle Brigate Rosse organizzando il primo nucleo con Renato Curcio. Sempre nel 1970 nacque Manolo, figlio di Pierino e Heidi Peusch. È lui che in queste pagine racconta le vicissitudini umane, rivoluzionarie e giudiziarie della sua famiglia.



14 gennaio 2022

PASQUALE ABATANGELO CORREVO PENSANDO AD ANNA

 Correvo pensando ad Anna è il racconto di una vita vissuta interamente nei conflitti sociali generati dal sessantotto- sessantanove. È la storia di un giovane ribelle che, dopo la strada e il carcere, si incontra con i movimenti rivoluzionari di quegli anni, in una adesione totale e senza riserve. Le lotte dei prigionieri lo conducono alla militanza prima nei Nuclei Armati Proletari e poi nelle Brigate Rosse. La narrazione si addentra nei venti anni vissuti in prigione, descrivendo il mondo dei detenuti politici, delle lotte e dei dibattiti interni alle organizzazioni combattenti nel circuito delle carceri speciali, squarciando quel velo pesante che ancora grava sulla stagione in cui l’Italia dovette fare i conti con una “insurrezione armata”.



09 gennaio 2022

GIANLUCA FERRARIS PERDENTI

 L'omicidio di un poliziotto, gli agenti pronti a tutto pur di sbattere in galera il colpevole, e un indiziato che ha minacciato di morte la vittima poche ore prima del delitto e che, soprattutto, non ha un alibi.

Non c'è niente che l'avvocato milanese Lorenzo Ligas ami di più di un caso impossibile con un finale già scritto dagli inquirenti. Una sfida giocata sul filo del rasoio è tutto ciò che chiede in uno dei momenti peggiori della sua vita. Ligas è un eccellente professionista, ma ormai l'esistenza serena che gli pareva di avere di fronte si è irrimediabilmente ingarbugliata. Guardandosi indietro non sa dove siano andati a finire il marito innamorato, lo studente brillante divenuto socio di uno studio legale avviato, il padre presente. Forse in fondo all'ultimo bicchiere che si è scolato o nell'ennesimo incontro su Tinder che lo ha lasciato ancora più solo. Ora, però, ha la possibilità di riscattarsi: difendere Jack Zero, ex popstar e meteora della televisione italiana, cocainomane e colpevole ideale, è il modo per dimostrare alla ex moglie e ai suoi soci, ma soprattutto a se stesso, che vale ancora qualcosa. Una serie di false piste, di testimoni inattendibili e una Milano tutt'altro che ospitale lo porteranno a smontare i pregiudizi che la polizia ha costruito intorno al suo cliente e a scavare più a fondo. E, per una volta, quella fragilità che da anni mina la sua vita sarà la chiave per scoprire l'amara verità che si cela dietro al delitto. 



06 gennaio 2022

FRANCESCO "KENTO" CARLO BARRE

 Kento è un rapper che insegna come si scrivono strofe, ritornelli e punchline a giovani detenuti. Nei suoi laboratori stimola a incanalare nella creatività la rabbia, la frustrazione e la tentazione di fare del male agli altri e - più spesso - a se stessi. "Barre" racconta queste esperienze e insieme riflette sul classismo insito nel sistema della giustizia minorile italiana, in cui a finire dentro spesso non sono i più colpevoli ma semplicemente gli ultimi per condizione economica, culturale e sociale. Barre, come quelle di metallo alle finestre della cella. Barre, come vengono comunemente definiti i versi di una strofa rap. Barre, come i segni di penna sui nomi dei ragazzi che non frequentano più i laboratori. Perché sono usciti, finalmente liberi. Perché sono diventati grandi e devono trasferirsi nel carcere degli adulti. Perché non sono mai rientrati dai permessi premio, e chissà che fine hanno fatto. "Barre" è una storia vera, raccontata con gli strumenti della narrativa perché le norme di legge, il rispetto nei confronti dei minorenni coinvolti e gli accordi di riservatezza sottoscritti con varie strutture carcerarie impongono di non rivelare nulla che possa collegare le vicende narrate ai protagonisti reali. Sono stati cambiati sempre i nomi e i dettagli, mai le storie e il loro significato.



04 gennaio 2022

MICHELE ZUCCA DONNE DELINQUENTI

 Streghe, eretiche, delinquenti: dove sono andate a finire le antiche femmine ribelli delle Alpi e delle foreste d'Europa? Bruciate sui roghi, naturalmente; fatte a pezzi sui patiboli, in mezzo alla gente di città curiosa ed eccitata; ridicolizzate dagli intellettuali; e dimenticate, soprattutto. La foresta, liberata dal suo incantesimo, poté essere sfruttata secondo la tecnologia moderna: la solcarono le strade, e i rettifili disboscati penetrarono fin nel più fitto degli alberi. La distruzione dell'ambiente ebbe inizio, e il "popolo dei boschi" perse l'unica risorsa di cui disponeva: il rifugio in cui ritirarsi dall'influenza dei "civili". E perse Dio. O, meglio, la Dea. Attraverso l'esame di miti e leggende, di racconti e modi di dire, dell'iconografia sacra e profana, questo libro ricostruisce la storia delle matriarche, delle streghe e delle donne "contro", - eretiche, bandite, ribelli, - verificando quali tracce hanno lasciato nella memoria. Perché il loro ricordo è ancora vivo nella cultura popolare, e ha creato le basi dell'immaginario collettivo che, represso dal potere, ritorna nel desiderio.



02 gennaio 2022

HAKIM BEY T.A.Z.

 Il concetto di T.A.Z., ovvero le aree di società temporaneamente liberate dal capitalismo globalista, ha influito sia sulla riflessione dei centri sociaIi sia sulla scena della telematica alternativa. Prendendo spunto dalla storia delle comunità di pirati di Captain Mission, questo testo celebra l'elogio del nomadismo psichico; una delle categorie centrali di questo fine millennio, elaborato attraverso le teorie filosofiche del sufismo, della critica radicale, dell'anarchismo, del situazionismo e del pensiero di Deleuze e Guattari. Utilizzando uno stile provocatorio, Hakim Bey costruisce un'analisi della storia e dell'arte delle controculture degli anni Ottanta e Novanta.



01 gennaio 2022

LEONARDO LIGUSTRI QUEL CHE RESTA

In un futuro non lontano un uomo vaga assorto nei suoi pensieri sullo sfondo di una città fantasma, in uno scenario devastato da cataclismi naturali, alla ricerca di un ultimo brandello del mondo che conosceva. Solo e tormentato dai rimorsi del suo passato viaggia fra scheletri di palazzi abbandonati e nuvole di polvere, armato di un solido cinismo che gli fa da scudo contro gli orrori del presente. È preparato a tutto, tranne all’incontro che cambierà il corso del suo viaggio e lo costringerà a fare i conti con tutto ciò che il mondo ha perduto per sempre.



ROB BROTHERTON MENTI SOSPETTOSE

 Loro cercano di controllarci. Ci fanno credere che viviamo in società libere e democratiche e che siamo i padroni del nostro destino, ma non è così, lo sappiamo bene. Ci nascondono la verità. Basta grattare sotto la superficie: l’omicidio di Kennedy, i vaccini, l’11 settembre, gli UFO, le scie chimiche, l’uomo sulla Luna, Bin Laden, i massoni, Lady D, gli Illuminati, Elvis Presley, il Nuovo Ordine Mondiale, i Protocolli dei Savi Anziani di Sion, i rettiliani... Ovunque si guardi è evidente che c’è un piano colossale per manipolarci. Cosa si nasconde dietro le più articolate teorie del complotto e, soprattutto, chi sono i complottisti e come è possibile che così tante persone possano credere anche alle più ardite e immaginarie speculazioni?Rob Brotherton, che da anni studia come funziona la «mentalità complottista», analizza in questo libro, accattivante, ironico, e anche un po’ inquietante, i motivi per cui le nostre menti ci inducono tanto spesso a credere a cose implausibili, non provate e, soprattutto, in nessun modo provabili. Il fatto è che queste storie si adeguano perfettamente a certi  circuiti mentali che – volenti o nolenti – tutti noi ci portiamo dentro, confortando le nostre paure più profonde, i nostri desideri più nascosti e il nostro stesso modo di interpretare il mondo. La psicologia del complotto è affascinante e svela molto su noi stessi e su come sono costruite le nostre menti. I complottismi non sono aberrazioni psichiche di pericolosi sociopatici, sono il prodotto del funzionamento del nostro cervello e la radice stessa del verbo «credere». Magari saranno in pochi a credere che il presidente degli Stati Uniti sia un mutaforma rettiliano (ma certamente sono più di quanti vorremmo che fossero!), ma sono ancora milioni (e continuano a crescere) coloro che credono alla correlazione tra autismo e vaccini (è dimostrato chiaramente che non ci sia, tanto per essere chiari). Dopo aver letto Menti sospettose saremo sorpresi nel riconoscere come sia facile cedere alla narrazione complottista ma avremo ben chiaro come sia possibile sfuggirvi. È vero che i complotti nel mondo talvolta esistono, più spesso però è meglio essere prudenti e fare attenzione a cosa scegliamo di credere perché, alla fine, potremmo scoprire che i complottisti siamo noi.



PAOLO ROVERSI ALLA VECCHIA MANIERA

 Sono gli ultimi giorni dell’Expo, e Milano galleggia in un inedito silenzio quando in pieno centro viene ritrovato il cadavere di un avvoca...