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Sale, Alessandria, Italy
Ex giornalista pubblicista; Organizzatore di festival letterari; Presentatore; Speaker radiofonico;

31 gennaio 2023

DAVIDE STECCANELLA GLI ANNI DELLA LOTTA ARMATA

 Il conflitto che ha insanguinato l'Italia tra gli anni Sessanta e Ottanta dello scorso secolo è senza precedenti. Sulle tragiche vicende che segnarono l'intero Paese hanno scritto in tanti, tantissimi. Rossana Rossanda ha parlato di un conto che non riguarda solo una generazione ma che è il Paese intero a dover chiudere definitivamente con se stesso, affrontando i fantasmi di un passato ancora troppo recente. "Qualcuno in cella o in esilio sconta il Novecento anche per me", ha commentato Erri de Luca. Questo volume ricostruisce il contesto storico, sociale e politico della lotta armata in Italia, ripercorrendo i drammatici avvenimenti che costellarono la seconda metà del Novecento. Dagli attentati agli scontri di piazza, dai processi alle esecuzioni in carcere, fino allo stragismo armato - una ricognizione alla scoperta del volto notturno di uno tra i secoli più controversi della storia italiana, non solo per ricostruirne storicamente le tappe, ma anche per comprendere meglio il perché, in quegli anni, molti decisero di armarsi.






30 gennaio 2023

KATIA MANFREDI PETROLIO BOLLENTE

 Gabriella, giovane e brillante ingegnere, lavora presso il dipartimento di ricerca di una multinazionale petrolifera. Caruso è il suo capo, un siciliano aggressivo e autoritario, molto potente. È lui che decide quando e dove Gabriella deve recarsi per risolvere le questioni tecniche più disparate. L'ambiente di lavoro è maschilista e spregiudicatamente rivolto al profitto; Gabriella è costretta a interagire in contesti operativi e decisionali che la mettono a dura prova. Come primo importante incarico, viene mandata a Pointe Noire, in Congo, per risolvere alcune criticità operative che rischiano di bloccare l'attività di un impianto. Forse per la giovane età o per il fatto di essere donna, nonostante individui e denunci seri malfunzionamenti viene sistematicamente ignorata, sia dalla dirigenza italiana sia dai tecnici africani. Fino a quando accade l'irreparabile: divampa un incendio e qualcuno rimane gravemente ferito. Gabriella sarà chiamata a rispondere del suo operato, alla ricerca di un capro espiatorio per salvare il buon nome dell'azienda. 



28 gennaio 2023

MAURIZIO DALL'OMO OMICIDI SINCRONI

 Bologna, giorni nostri. Da quando, vent’anni prima, Giacomo si è improvvisato detective e ha conosciuto il giovane poliziotto Gianluca De Santis, i due non hanno più smesso di collaborare. Ogni volta che si presenta un caso complicato, malgrado i suoi problemi di schizofrenia, Giacomo viene chiamato a indagare dietro le quinte. Nel frattempo, in seguito agli studi e a una spintarella è diventato docente di Fisica. Oltre ad insegnare, è mosso dalla voglia di divulgare al mondo le sue teorie – non convenzionali – sull’entanglement: “tutto è uno, su un piano non visibile”. Questa volta il suo impegno è richiesto su tre omicidi che non hanno nulla a che fare gli uni con gli altri se non il fatto che sono avvenuti tutti in paesini in provincia di Bologna nel giro di un mese. Tutto molto complicato, tanto più che, per Giacomo, l’inizio delle indagini coincide con la visione costante di una donna bionda e sorridente…






ELENA GIRARDIN DALLA PARTE SBAGLIATA DEL MONDO

 Quando giunge in Italia con la madre, Omar ha quattordici anni. Il lungo viaggio che dal Senegal lo porta nella provincia di Vicenza per ricongiungersi con il padre, segna l'inizio di un'esperienza che presto mostrerà al ragazzo il lato duro dell'accoglienza. Nonostante infatti il mondo nel quale egli approda gli offra inaspettate opportunità e nuove speranze, Omar scopre a sue spese i più duri e laceranti aspetti legati a un'integrazione difficile e piena di insidie. Il ragazzo dovrà affrontare scelte complesse per farsi accettare dai suoi compagni di scuola e dai coetanei e riuscirà a trovare solo nell'aerosol art la sua autentica forma di evasione. Nel frattempo i suoi genitori, travolti da una profonda crisi relazionale porta tutta la famiglia sull'orlo del baratro.






25 gennaio 2023

MARIO DI MARZIO GENTE DE STRADA

 Gente de strada è una storia romanzata che si svolge in un’affascinante e splendida Roma degli anni '80 con al centro la forte amicizia tra ragazzi in un susseguirsi di emozioni, esperienze e avventure. Con un narrato fluido e privo di orpelli, con il sapiente ausilio del romanesco all’occorrenza, l’autore tratteggia un ritratto di grande impatto empatico restituendo in tutta la loro genuinità i bassifondi della Città Eterna animati dalla quotidianità della gente di strada. Col trascorrere del tempo, i protagonisti cambieranno, valorizzando se stessi e selezionando quel che c’è di veramente importante nella vita.






ENRICO FOVANNA LUNEDI MI INNAMORO

 In una luminosa mattina di dicembre Giorgio, giornalista milanese dall’indole solitaria, riceve su Facebook una richiesta di contatto che lo lascia interdetto. Arriva da Febo, l’amico inseparabile della sua giovinezza, morto da quasi trent’anni in circostanze che nessuno ha mai chiarito fino in fondo. Confuso e turbato, Giorgio accetta l’invito e inizia a chattare con lo sconosciuto nel tentativo di smascherarlo. Gli rivolge domande cui solo Febo potrebbe rispondere e non ci sono dubbi: di chiunque si tratti, sembra molto ben informato. È uno scherzo di cattivo gusto? Una trappola legata al suo lavoro? Oppure, ma è un’ipotesi del tutto folle, Febo non è mai morto? Per sciogliere l’enigma Giorgio si butta anima e corpo in un’indagine che lo conduce a ripercorrere la loro indelebile amicizia, fin dagli albori. Siamo a Pavia, nei primi anni Ottanta, fra i corridoi del collegio Fraccaro. Febo è brillante, carismatico, colto, tormentato. Ascolta la musica giusta, è uno spietato seduttore. Giorgio invece è un rustico e introverso figlio delle montagne, maldestro con le ragazze, legato alle sue radici ma in perenne fuga da sé stesso. Condivideranno i giorni migliori della loro vita: le notti che sembrano eterne e gli amori che durano un attimo, le canzoni che non si scordano e le disquisizioni su Dio, la libertà conquistata e subito persa nell’eroina. Si scopriranno così diversi da essere identici: nei sogni, nell’idea che tutto può ricominciare, nel nascondere al mondo le fragilità del proprio cuore. Nell’avere amato la stessa donna, senza esserselo mai detti. Una storia di fratellanza che si legge d’un fiato, una struggente ode al tempo che scorre ma sa custodire i beni più preziosi. E un mistero che si dipana fino a un colpo di scena sorprendente.






24 gennaio 2023

LICIA GIAQUINTO LA IANARA

 Adelina ha un destino segnato: quello di diventare ianara, come sua madre, come sua nonna. Al pari di loro, sarà in grado di attraversare ogni porta, anche quella che separa la vita dalla morte. E sarà dannata. Vivrà sui monti dell'Irpinia - una terra apparentemente remota dal resto dell'Italia - come una bestia selvatica; gli uomini e le donne verranno a supplicarla di aiutarli quando avranno bisogno di curarsi, di vendicarsi, o di liberarsi di un figlio non voluto - e la schiveranno come la peste se oserà avvicinarsi alle loro case. Per sfuggire al suo destino Adelina attraverserà "paesi, boschi e campagne", finché non giungerà in vista di un grande e magnifico palazzo: vi entrerà come l'ultima delle sguattere e - sorta di funebre, allucinata Jane Eyre, schiava amorevole e possessiva fino al delitto - servirà e accudirà con assoluta, cieca fedeltà il signore di quel luogo. Gli rimarrà accanto anche quando il palazzo sarà ridotto a una splendida rovina, quando più nessuno ci metterà piede per paura della maledizione che aleggia su di esso dopo gli eventi funesti (omicidi, apparizioni misteriose, un suicidio) che vi si sono succeduti - e lei, Adelina, sarà rimasta la sola ad aggirarsi silenziosa nelle immense sale vuote. 






IVAN BRENTARI NEL FUOCO SI FANNO GLI UOMINI

 Quando Alessandro Valtorta era Serpente, braccio armato di Gerlando Piscopo, il boss di spaccio e racket nel quartiere Corvetto di Milano, solo i più coraggiosi osavano salutarlo. Tutti in Corvetto sapevano che aveva la testa ma era capace di fare cose terribili. E tutti lo rispettavano, perché avrebbe potuto portar via il posto al capo, se solo avesse voluto. Tranne suo padre. Operaio da sempre, fedele al sindacato e al partito, si era spezzato la schiena per far studiare il figlio che lo ripagava sguazzando in quel covo di tossici. Poi era morto Giorgio, fratello di Alessandro, trovato con la siringa ancora infilata nel braccio. Per suo padre era Serpente il colpevole, e forse lui stesso lo credeva. C'era voluto l'ispettore De Pin, uno sbirro diverso dagli altri, coltissimo e lontano dai giochetti di carriera, per fargli cambiare vita. Lo aveva fatto entrare in polizia, prima alle Volanti, poi all'Antidroga.

Oggi Serpente è diventato il commissario Valtorta. Ha passato dieci anni a chiudere un caso dopo l'altro e a cercare di spegnere le voci dei fantasmi del suo passato. Tutto pare diverso, ora. Ma quando viene rinvenuto il cadavere di Oksana Golubeva, una prostituta, in un appartamento pieno di cocaina e soldi, Valtorta si trova davanti le ombre che pensava di essersi lasciato alle spalle. L'indagine lo coinvolge sempre più a fondo, anche quando il questore vorrebbe che si dedicasse alla sparizione di un sindacalista che sta scaldando la città e rischia di rovinare il Salone del Mobile.

Valtorta deve combattere contro ciò che è stato e ciò che è diventato. Per cercare la verità attraversa come una furia una Milano scossa da manifestazioni e insinuazioni giornalistiche. Dai bassifondi ai quartieri scintillanti. È pronto a perdere tutto, anche la parte migliore di sé.






23 gennaio 2023

GINO CAROSINI - MARCO MASTROIANNI IL SERPENTE

 Il commissario Rembado viene trasferito nel febbraio del 1972 da Roma in un piccolo commissariato del centro storico di Genova, a seguito di avvenimenti spiacevoli in cui è rimasto coinvolto, e subito precipita in un incubo che non sembra aver fine. Un maniaco massacra prostitute con metodi atroci: tra i caruggi si aggira una creatura che semina il terrore con la sua scia di torture e depravazione; la polizia brancola nel buio che viene rischiarato dall’apparizione di Alice, la giovane nipote dell’anatomopatologo con la quale il commissario inizia una complicata relazione. Ognuno cela ombre oscure del proprio passato, ombre destinate a riaffiorare minando la loro serenità… intanto il mostro continua a colpire. 






MATTIA GRIGOLO LA RAGGIA

 Vivendo in una baracca vicino a un bosco, in cui il silenzio è troppo profondo per sfuggire all'eco dei tuoi pensieri e della tua rabbia, cerchi un modo per esprimere quello che senti, anche se non conosci le parole per farlo, anche se tuo padre ti ha insegnato il silenzio a schiaffi. Allora compri dei quaderni e scrivi come puoi quel che ti accade, nella vita e nella testa, cancellando gli errori e strappando le pagine. Ma ecco di nuovo quella strana volpe tra gli alberi, e con lei crollano gli argini ai ricordi più dolorosi e ai pensieri più cupi. I tuoi quaderni li nascondi nel terreno perché sarebbe un guaio se finissero nelle mani di tuo padre o dei tuoi amici, per non parlare dei poliziotti che sospettano tu abbia ucciso Nina. Era la tua ragazza e l'hanno trovata morta nel fiume. Tu ne sai qualcosa, e la volpe conosce i tuoi segreti. "La raggia" è un percorso di scoperta delle radici dei traumi partendo dalle loro ramificazioni, attraverso una lettura a ritroso di diari sepolti, scritti con un linguaggio semplicissimo ma acceso da intuizioni inaspettate e lampi di poesia.






VALERIO EVANGELISTI LE STRADE DI ALPHAVILLE

 "Poiché produco narrativa di genere, tanti interlocutori che non mi hanno mai letto (giornalisti, intellettuali, scrittori di "rango", operatori dei media, dirigenti editoriali eccetera) sono a priori convinti che io sia un mezzo scemo [...] da coinvolgere nelle esperienze più bislacche". Così Evangelisti introduce i suoi scritti in difesa della "paraletteratura", da sempre considerata "minore", tracciandone storia e storie: dai classici più o meno contemporanei (Lovecraft, Dick) ai libri di Lupin, Fantômas e Sandokan. Spesso considerata marginale e trascurabile, la letteratura di genere rappresenta in realtà un'intrigante chiave di lettura dei tempi in cui è scritta, uno specchio esplicito, fantasioso, creativo, a volte sgarrupato e caotico del sentire sociale visto dal basso, raccontato con ferocia, immediatezza, proiezioni nel futuro o immaginarie riletture del passato. Non un semplice excursus sulla letteratura di genere, bensì una riflessione intelligente e acuta sul valore della paraletteratura come critica sociale e come strumento di lotta politica, nel conflitto per il controllo dell'immaginario, vero e proprio campo di battaglia per Evangelisti. Alphaville, città raccontata da Jean-Luc Godard in un suo film di fantascienza distopica, è il nome usato da Evangelisti per i tre volumi originari in cui erano raccolte le sue riflessioni; una selezione di questi "saggetti", come amava definirli il suo autore, accompagna nuovamente il lettore lungo le strade di Alphaville per scoprire la ricchezza dell'immaginario.






22 gennaio 2023

MARIA CRISTINA GRELLA NEL NOME DELLA MADRE

 È una fredda domenica di dicembre quando il corpo di una giovane donna viene ritrovato seminudo sulla spiaggia di Vietri sul mare. Si chiama Elena Schiano, è stata strangolata e il suo cadavere, avvolto in un vecchio plaid, è ricoperto solo da un dolcevita nero. Il commissario della polizia di Salerno Irene Bruno e la sua squadra iniziano a indagare e non tardano a individuare i collegamenti con altri omicidi irrisolti. Le vittime erano tutte future madri. Prostitute. Elena Schiano aveva un passato difficile e aspettava un figlio. In una città illuminata dallo spettacolo delle "Luci d'artista" e in preda alla frenesia degli acquisti di Natale, la caccia al killer negli ambienti degradati della zona diventa un'ossessione per Irene. Da quando è rimasta vedova, pochi mesi prima, il lavoro è diventato l'unico anestetico per affrontare i fantasmi di una vita: l'ombra del rapporto con la madre, i figli non avuti, i troppi silenzi sulla morte del marito. Un'indagine serrata per il commissario Irene Bruno, aiutata dal vice Andrea Tittarelli - trapiantato da Perugia in un Sud che non conosce e non capisce - e l'ispettrice Amina Najib. Un caso intricato che li costringe a rischiare la vita e a confrontarsi con gli istinti più atavici e oscuri dell'animo umano.






21 gennaio 2023

ANITA ORSO IL FILO ROSSO

 Il profondo legame tra Isacco e Maddalena è quasi fisicamente palpabile, così come il loro disperato bisogno di amore e accoglienza. Figli di una madre giovane e sbandata, incapace di un qualsiasi gesto d'amore nei loro confronti, e di due padri diversi mai conosciuti. Vittime predestinate del compagno della donna, violento e collerico. Spetterà a Isacco, fin da quando è poco più che un bambino, occuparsi della sorella minore, introversa e timida. Maddy, come affettuosamente la chiama il fratello, nasconde un terribile segreto che non riesce a condividere neppure con lui. L'evolversi degli eventi, li condurrà a una separazione cui Isacco però non sa rassegnarsi. Il suo è un passato che non si lascia dimenticare, ma che non gli impedisce di guardare avanti, nel tentativo di costruire per sé e per Maddy quella vita che ragazzini spaventati, serrati in camera, sognavano ascoltando i deliri alcolici della madre e le urla del suo compagno. Una narrazione commovente, coraggiosa e nonostante tutto piena di speranza.






FRANCESCO ZANOLLA DEPOSIZIONI ACCESSORIE SUL CASO SAMSA

 In rare occasioni, come negli ultimi due anni, si è reso chiaro che ci sono momenti (evi interi) in cui i confini delle nostre esistenze non bastano. È in quei momenti che le finzioni, i racconti, le storie, le rappresentazioni ci vengono in soccorso. In tempi particolarmente ostici può capitare addirittura che nemmeno le storie bastino più, e allora possiamo appellarci alla tradizione millenaria che ci porta a ripren-derle in mano e, partendo da quelle, a uscire dal seminato. Che, in al-tre parole, ci porta a creare ancora, stratificando su quanto già è stato edificato da chi è venuto prima di noi. In questa raccolta di racconti Francesco Zanolla ci invita, con rispet-to ma senza timori reverenziali, a giocare agli universi paralleli. Nelle pagine di Deposizioni accessorie sul caso Samsa troveremo gli Spinoff, i Sequel e i Crossover che non abbiamo mai osato chiedere. Trame che sono binari deragliati da grandi classici, da pilastri della fantascienza, ma anche da suggestioni fumettistiche e cinematografiche. Zanolla si destreggia tra i generi con mestiere e precisione, portandoci nei più disparati angoli del tempo e dello spazio. Divertendo e commuovendo ci dimostra, infine, che è possibile toccare l’intoccabile, ovvero plasmare nuove narrazioni a partire da mostri sacri come Kafka e Vonnegut; così come è possibile che il pop assurga a classico, passando per lo sguardo spaventato e malinconico di un Batman ottuagenario.






18 gennaio 2023

ANNA MONOSI PRIMA VIENE IL NERO

 Gottofaro è un villaggio come tanti, piccolo e refrattario ai cambiamenti. La sua esistenza scorre placidamente come l’acqua del piccolo fiume che attraversa il bosco appena fuori dal paese. L’intera vita dei suoi abitanti ruota intorno alla festa del santo patrono, Corbiniano, e ai preparativi che ne anticipano la celebrazione. La quiete della cittadina viene rotta quando il Comune decide di istituire una biblioteca pubblica. La notizia che il posto da bibliotecario sarà occupato da una ragazza, una forestiera per giunta, genererà diffidenza e paura in buona parte della popolazione. L’unico a cercare di instaurare un legame con la nuova arrivata sarà l’adolescente Fernando. La sua sensibilità vivace lo porterà a intuire cose che il resto del paese si rifiuta di vedere, a scorgere la malvagità dietro il pretesto della rettitudine. Rimarrà, suo malgrado, coinvolto in un dramma antico come il mondo, di cui forse non riuscirà mai a liberarsi.






BRUNO MORCHIO LA FINE IGNOTA

 Mariolino Migliaccio ha poco più di trent’anni e neanche un soldo. Grande amante del cinema americano, fa l’investigatore privato e, senza licenza né ufficio, riceve i clienti in un bar dei carruggi. Da quando sua madre – che faceva la prostituta – è stata uccisa da un cliente, Mariolino ha perso tutto, tranne l’infallibile fiuto. Conosce ogni angolo di Genova e sa rovistare nei posti giusti per svelare i segreti della città. Non è un caso che Luigi il Vecchio, boss che gestisce una casa di tolleranza travestita da centro benessere, lo abbia assoldato per cercare Liveta, una delle “sue ragazze” sparita chissà dove. Quando Mariolino si renderà conto che non è stato ingaggiato per cercarla ma per risolvere una grana ben più grossa dell’organizzazione criminale, sarà troppo tardi per tirarsi indietro.






17 gennaio 2023

NICCOLÒ AMMANITI LA VITA INTIMA

 Maria Cristina Palma ha una vita all’apparenza perfetta, è bella, ricca, famosa, il mondo gira intorno a lei. Poi, un giorno, riceve sul cellulare un video che cambia tutto. Nel suo passato c’è un segreto con cui non ha fatto i conti. Come un moderno alienista Niccolò Ammaniti disseziona la mente di una donna, ne esplora le paure, le ossessioni, i desideri inconfessabili in un romanzo che unisce spericolata fantasia, realismo psicologico, senso del tragico e incanto del paradosso.






16 gennaio 2023

COSIMA BUCCOLIERO E SERENA UCCELLO SENZA SBARRE

 Cosima Buccoliero descrive un modello virtuoso di carcere: un carcere diverso, dove si trova un'umanità che non ti aspetti. La pena detentiva deve mirare al reinserimento, non ridursi alla sola punizione.



Cosima Buccoliero è stata a lungo vicedirettrice e poi direttrice del carcere di Milano Bollate. Il suo può sembrare un lavoro duro, in cui freddezza e rigore sono i presupposti per avere tutto sotto controllo. Eppure il suo approccio è un altro. Quando ha dichiarato che gli ergastolani nel suo carcere hanno diritto a una camera singola, Buccoliero ha suscitato stupore in chi crede che oltre le sbarre non ci debba essere piú speranza. Ma questa è la chiave del suo lavoro: accoglienza e umanità. Per lei il carcere è un microcosmo brulicante di vitalità. Ci sono i carcerati, il personale di sorveglianza e medico, i tanti volontari. E le loro famiglie. L'Ambrogino d'oro che ha ricevuto nel 2020 l'ha ottenuto grazie a questo modello virtuoso di prigione: per lei la pena detentiva deve mirare a un reinserimento e non ridursi alla sola punizione. La detenzione non deve perdere la sua funzione rieducativa, altrimenti diventa solo afflizione. Questo libro ci spiega perché.






PAOLA CEREDA LE TRE NOTTI DELL'ABBONDANZA

 Fosco è un paese arroccato su uno scoglio a picco sul mare. Per arrivare alla spiaggia, bisogna avventurarsi lungo una scala di legno e pietra che nessuno si è mai preso la briga di aggiustare. Perché il mare è maledetto e gli abitanti non lo possono avvicinare. La Calabria di Fosco è una terra aspra dove il tempo scorre lento, dove tutti corrispondono ai propri ruoli e ai propri cognomi e, fin dalla nascita, hanno il loro posto nel mondo. Le regole, dettate dalla malavita locale, sono legge per coloro che lì nascono. Per tutti, ma non per Irene. Irene ha quindici anni e un quaderno arancione sul quale disegna il quotidiano, così come se lo immagina. La notte, sui tetti di Fosco, si incontra con Rocco, il figlio di uno sparato, in uno spazio di complicità e tenerezza che permette di fantasticare un altro mondo possibile. Durante l’annuale pellegrinaggio alla Madonna delicata, Irene e Rocco ascoltano una conversazione tra masculi che cambia per sempre il corso delle loro vite. Le successive tre notti dell’abbondanza segnano un prima e un poi senza ritorno. E se è vero che le donne di Fosco nutrono il sistema e spingono i figli a vendicare, c’è chi prova a cambiare, nella convinzione che la vita si accetta ma non si subisce. Irene farà la sua scelta. La vita, per lei, è una pennellata di colore su un muro bianco.






PAOLA CEREDA LA FIGLIA DEL FERRO

 Iole vive all'Elba, isola di miniere e di ferro. Il bombardamento del 1943 la costringe ad affrontare da sola l'occupazione tedesca e i lunghi mesi che precedono lo sbarco alleato. Figlia di un anarchico, abita a Portoferraio e si mantiene come lavandaia. Mario, un giovane vicino di casa, si accorge di lei, dell'ostinazione del suo sorriso e della determinazione nelle scelte di ogni giorno. Il 1944 è l'anno dello sbarco delle truppe alleate. Tra i soldati in arrivo all'Elba c'è anche Ibrah, un fuciliere senegalese dell'esercito coloniale francese. Ci sono corpi, nel romanzo: il corpo di Iole e quello di Ibrah, i corpi delle donne e quelli dei soldati. Ci sono parole rubate, impossibili da pronunciare perché portano con loro lo smarrimento davanti alle ingiustizie. Se le storie non raccontate non esistono anche quando sono vere, le parole ritrovate portano alla luce una vicenda realmente accaduta e scavano nella domanda: chi è l'altro? Da lì ripartono per raccontare Ibrah e i suoi fantasmi, Iole e il suo coraggio.






15 gennaio 2023

ROMANO GRECO LA VITTIMA

 Un giovane è disteso supino sul muricciolo che delimita il lungomare dall’arenile. È composto come in una bara ma, per una qualche incomprensibile trascuratezza, mentre ha una mano regolarmente appoggiata sul petto, l’altra penzola di là dal muro e non è visibile. Questa, in una notte piovigginosa di novembre, la fotografia scattata da un reporter disperato in cerca di uno scoop che lo salvi dal licenziamento. Per gli inquirenti è lui l’assassino: si trovava sulla scena del crimine, aveva l’opportunità di uccidere e, soprattutto, è fuggito al sopraggiungere delle forze dell’ordine. Per Sirio, il giovane criminologo chiamato a indagare in sua difesa, c’è invece qualcosa che stride. Una persona pugnalata a morte non si adagia supina, ma cade in posizione scomposta; inoltre, manca qualcosa. La fotografia non mostra tracce di sangue ed è strano, molto strano, dal momento che la vittima è deceduta per dissanguamento! Se per gli inquirenti il caso può considerarsi chiuso, per Sirio l’indagine è appena all’inizio.



14 gennaio 2023

ANNA PAGANI CIVICO 22

 «Civico 22 è un romanzo corale in cui trovano spazio varie generazioni. Pur nella difficoltà potranno germogliare relazioni profonde: nell'amicizia e nei sogni, nella malattia e nel sostegno reciproco, nella sofferenza e nella speranza. Il romanzo offre inoltre un affresco sociale contemporaneo. Tramite le vicende dei personaggi compaiono in filigrana diversi temi d'attualità: la violenza sulle donne, l'impatto di tale violenza sui minori, l'individalismo e l'insoddisfazione degli adulti, le difficoltà genitoriali, i dubbi esistenziali dei giovani, la solitudine degli anziani. Ma su tutto dominano la speranza e la voglia di riscatto: la vita dei protagonisti non è già stata scritta, non coincide con il Civico 22. Loro sono più di un indirizzo».






SERGIO BUCCHI LA FILOSOFIA DI UN NON FILOSOFO

 Il titolo del saggio di Sergio Bucchi si rifà a un prezioso suggerimento di Norberto Bobbio: la «non filosofia», esibita da Salvemini in polemica col neoidealismo dominante, fu in realtà una filosofia saldamente radicata nella tradizione empiristica o, meglio, secondo la sua stessa definizione una forma di empirismo «disincagliata dai semplicismi e dalle spavalderie degli "illuministi" e dei "positivisti"». È lo stile di pensiero che si realizzò concretamente in un'interrogazione, mai interrotta, sulla storia e sulla democrazia. Alla metodologia della storia Salvemini dedicò il suo esordio nella carriera accademica, facendone poi il banco di prova delle sue più importanti imprese storiografiche, dal libro sulla Rivoluzione francese alla ricostruzione del difficile cammino della democrazia italiana, tema che l'avvento del fascismo rese ancora più urgente. Ancora una volta fu la storia a preparare il terreno alla riflessione teorica. Via via che si faceva più stretto l'assedio dei totalitarismi, la difesa della libertà e delle istituzioni democratiche diventava il compito principale cui erano chiamati gli intellettuali; un compito di cui Salvemini seppe farsi pienamente carico negli anni dell'esilio americano, sviluppando una serie di riflessioni che costituiscono uno dei contributi più originali alla definizione del concetto di democrazia Più che come la biografia esaustiva di Salvemini - che attende ancora di essere scritta - "La filosofia di un non filosofo" è piuttosto il tentativo, appieno riuscito, di fornire il senso complessivo dell'esperienza culturale e politica di uno dei più originali intellettuali italiani del Novecento.






SARA GAMBAZZA CI SONO MANI CHE ODORANO DI BUONO

 Un pomeriggio d'inverno, freddo da spezzare le ossa, Bina si ritrova sola. Ha ottantatré anni e aspetta suo nipote al parco del Cinghio, un quartiere da cui è meglio tenersi alla larga ai margini di una cittadina perbene. Marta, che di anni ne ha venticinque, e che al Cinghio è cresciuta imparando che il mondo è storto e non lo si può aggiustare, la osserva dalla finestra: la vede farsi rigida su una panchina sfondata, il naso gocciolante, un berretto rosa calato sugli occhi spauriti. Decide di offrirle un tetto per la notte. Poi per la notte dopo e per quella dopo ancora. Marta finisce così per prendersi cura di Bina, e intorno a lei, a proteggere quaranta chili di ossa e grinze, si stringono gli abitanti dell'intera palazzina. Poche strade più in là, Fabio viene preso a pugni: ha sgarrato con la persona sbagliata ed è nei guai, grossi guai. Fabio è il nipote di Bina e, mentre Marta prepara il letto per la nonna, lui bussa alla porta di Genny, un'ex prostituta in grado di raccogliere i cocci altrui senza fare domande. Bina e Fabio vivono giorni sospesi, in un luogo duro e sconosciuto, nell'attesa che qualcosa accada. Qualcosa accadrà. E il destino rimescolerà il mazzo, distribuendo ai giocatori nuove carte. Quei giorni freddi si faranno via via più caldi dentro le palazzine di appartamenti rattoppati: tra coperte rimboccate, il rumore del caffè che sale nella moka, il profumo del sugo e una carezza sulla fronte, Marta, Bina, Fabio e Genny scopriranno che dietro ogni abbandono, nascosti sotto ogni solitudine, sopravvivono sempre la forza di amare e il bisogno di prendersi cura l'uno dell'altro.






ALESSANDRO ZANNONI TESSA PER CASO

 Tessa Bernardi lavora nella divisione risk management di un'importante agenzia assicurativa bolognese. È quella che si dice una donna forte, sia al lavoro sia nella vita privata. Per aiutare la sua amica Manuela che, dopo la morte del fratello, vuole vendere la tenuta di famiglia, si ritrova a studiare a fondo il settore dell'agricoltura biologica, a cui è sempre stata attenta per via delle allergie alimentari di cui soffre suo figlio. Scoprirà così che la morte dell'uomo non è stata affatto un incidente e che forse la causa va cercata nei pericolosi segreti che condivideva con la sorella. Spaventata ma testarda, Tessa inizia una rincorsa per scoprire la verità, una personale indagine che la porterà dentro un mondo rischioso e dalle frequentazioni ambigue.







LAURA P. CAVALLO TROPPO CALDO PER MORIRE

 In una calda notte di agosto la piccola Anna scompare dalla sua abitazione. Negli stessi giorni Cesare, un giovane studente universitario, muore cadendo da una finestra di Palazzo Nuovo: omicidio o suicidio? Per un apparente caso del destino Alessandra Rizzo si trova ad assumere la difesa sia della mamma della piccola Anna sia dei genitori di Cesare, e quindi a investigare su entrambi i casi. Ma è proprio un caso che queste famiglie si siano rivolte a lei? C'è qualcosa che le lega tra di loro? In una Torino estiva avvolta da una cappa di calore si snodano le vicende che porteranno la riapertura di vecchie ferite e l'apparire di nuove al punto da far emergere un senso di rassegnazione ma l'indomito avvocato reagisce perché è troppo caldo per morire.






PAOLO ROVERSI ALLA VECCHIA MANIERA

 Sono gli ultimi giorni dell’Expo, e Milano galleggia in un inedito silenzio quando in pieno centro viene ritrovato il cadavere di un avvoca...