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Sale, Alessandria, Italy
Ex giornalista pubblicista; Organizzatore di festival letterari; Presentatore; Speaker radiofonico;

31 maggio 2022

MARIA TERESA CASELLA L'ORDINE INFRANTO

 Cosa succede a una ragazza che ha sempre creduto che i suoi genitori fossero quelli naturali e che a un certo momento, per caso, a 23 anni, già studentessa di medicina, scopre essere adottivi? A Marta Torrese capita di sentirsi ingannata e tradita, tanto da prendere la decisione di lasciare la famiglia e andare a vivere da sola. Ma, infranto quell'ordine, un po' alla volta la sua vita prende a scivolare verso una deriva pericolosa, fatta di espedienti, droga, alcool. Fino alla conoscenza, in circostanze drammatiche, di una zingara, una ragazza di nome Zaclina, della quale diventa amica, tanto da seguirla nel suo campo rom. Marta rimane per sette mesi nel campo con il suo clan, offrendo in cambio di protezione la sua esperienza di studentessa in medicina al quarto anno. È una rinascita: lei cura gli zingari, gli zingari curano lei. Il divario socio-culturale resta però incolmabile. Marta confligge con il capo clan e lo deruba per comprare medicine. Viene scoperta e percossa a sangue. La salva Adrian, un rom del campo, un uomo speciale per lei, che la riporta a casa. Marta non resta a lungo in famiglia. Trova lavoro e affitta un monolocale dove riprende a studiare per la laurea. Il pensiero di Zaclina non la lascia mai. Dopo due mesi, sapendo che il campo rom sta per essere sgomberato, va in cerca dell'amica.



GIULIANO PAVONE GLI SCORPIONI

 Di chi è la voce che si rivolge a una giovane scrittrice durante il suo viaggio al Sud? 

Il dubbio ci accompagna lungo un seducente percorso di scoperta, ambientato in un’estate mediterranea piena di luce ma attraversata da una sottile inquietudine.   

Il carattere complesso della ragazza e i misteri di una terra senza tempo, che sembra abitata solo da animali e uomini silenziosi, sono gli ingredienti di uno speciale rapporto a due che è, soprattutto, un atto d’amore verso la scrittura, i libri, il racconto.



30 maggio 2022

FLAVIO LUCIBELLO IL SUO NOME ERA VLADIMIRO

 La storia è ambientata nei primi anni '90. Un giovane ricercatore, Giulio, biologo, precario, appassionato del suo lavoro, viene incaricato di fare uno studio sulla possibile reintroduzione della lince nell'Appennino. Durante uno dei suoi sopralluoghi nelle aree oggetto dello studio, entra in contatto con un personaggio molto particolare, Vladimiro, che vive da solo in una frazione abbandonata di un paesino della montagna abruzzese. Dopo il primo incontro è evidente che, dietro l'aspetto un po' rozzo, si cela una persona colta che non vuole far trasparire la sua vera identità. Fatti drammatici fanno avvicinare questi due personaggi fino a far nascere tra loro una solida amicizia. Pian piano che aumenta la loro confidenza Vladimiro fa conoscere a Giulio gli episodi del passato che hanno causato il suo esilio volontario. Si scopre la grande somiglianza tra i due personaggi sia come interessi che come percorso umano. Il finale lascia aperte tante interpretazioni e non pretende di disegnare un unico futuro. Sullo sfondo del racconto la natura incontaminata della montagna, gli animali che la popolano, lupi, aquile, cervi, visti con gli occhi di un etologo, Giulio, che, attraverso le sue riflessioni sul difficile mestiere del vivere e dell'amare e sul difficile rapporto con l'altro, percorre le emozioni che la vita ci regala quotidianamente, mostrando la verità che a volte non è sempre così chiara e limpida. Lo star bene con gli altri e con se stessi valorizzando le diversità. Nella penombra il "lupo Cerviero", fantasma dei boschi, osserva, indifferente alle vicende umane.






GENNARO SPINELLI ROM E SINTI

 Ci sono diverse visioni, quasi sempre stereotipate, della cultura romaní. Da un lato, la visione romantica del viaggiatore libero e senza regole, di colui che vive alla giornata e senza schemi; dall'altro, l'immigrato, nomade e criminale, che ruba e invade le periferie della società. Ma qual è la verità? Chi sono Rom e Sinti? Come vivono davvero e in cosa si rispecchiano culturalmente, socialmente e storicamente? Questo libro nasce dalla volontà di diffondere alcune conoscenze di base sulla cultura, la storia e la società romaní, partendo proprio dai comuni stereotipi per arrivare alle domande più diffuse e le tante curiosità su questo popolo unito ma anche molto diversificato. Un intero bagaglio culturale in poche pagine, facili, veloci, per tutte e tutti. Una guida alla cultura Rom scritta da una persona Rom.



MARCO CONEDDA TANCA ARIMUTA

 Matteo vive a Pitroni, nell'entroterra sardo. È un paese meraviglioso, ma contaminato da vecchi e nuovi rancori, pettegolezzi e totale sfiducia nelle istituzioni. Matteo fa il pastore e ogni giorno porta le pecore a Tanca Arimuta, un appezzamento di proprietà che confina da una parte con quello di un'altra famiglia e dall'altra con un torrente. Puntualmente, però, qualche ovino scompare nel nulla. Inizialmente Matteo attribuisce il furto ai vicini di tanca, con cui da sempre c'è una certa ostilità, ma qualcosa continua a non tornargli. Così cerca di scoprire le storie del paese e dei suoi abitanti e, soprattutto, che cosa c'è oltre il torrente.



28 maggio 2022

FRANCO LEGNI DUE DI BRISCOLA

 Dalla moquette rossa di un salotto anni Settanta al grigio pavimento di una cella puzzolente, il passo può essere breve. Basta avere le amicizie giuste e Nichi Moretti, pessimo avvocato con la passione per le cattive compagnie, ne vanta delle migliori... Arrestato nel suo studio in circostanze imbarazzanti, diviene un detenuto modello, cocco del direttore della prigione e felice compagno di cella di un carcerato obeso e alquanto omosessuale… fino a che si presenta l'occasione di evadere. E quale nascondiglio migliore di Barcellona e del covo di un clan di spacciatori africani completamente fuori di testa? Al fianco di Nichi un cast mirabolante di personaggi, che comprende (in ordine casuale): un mago livornese, una spogliarellista nana, un barbiere pachistano, qualche onorabile prostituta, un gigante nero e Gigliola, la madre dell'avvocato: la più petulante, fastidiosa e adorabile fiancheggiatrice della storia della letteratura. Dalle carceri italiane ai bordelli di Praga passando per il Barrio Chino di Barcellona e la periferia toscana, l'esilarante avventura di un antieroe per eccellenza. Perché i perdenti, i diseredati, i "due di briscola" valgono poco, ma a volte con una sola carta vincono la partita e conquistano il piatto...



IL GIALLO DEL NANO DELLA STAZIONE

 


Roma, 1990. Il cadavere carbonizzato di un bambino viene ritrovato in una discarica. Marco Corvino, cronista di nera di «Repubblica», comincia a seguire il caso, che ben presto si rivela più intricato di quanto sembri. A un certo punto, anche l’età della vittima viene messa in dubbio: e se non fosse affatto un bambino?

1986. Tutti conoscono Daniele Mastrostefano, detto Lele. Un metro e trenta di statura, ricco proprietario di un laboratorio di tassidermia e sedicente produttore cinematografico, bazzica spesso i dintorni della stazione Termini, ritrovo di spaccio e prostituzione. Un uomo volubile e senza legami, almeno finché non incontra il giovane Alessio, suo aspirante assistente. Tra i due si crea un torbido rapporto fatto di sesso e droga, una relazione che assume via via contorni sempre più oscuri…

Ispirandosi alla vera storia di Domenico Semeraro, Massimo Lugli costruisce un giallo crudo e realistico che si muove costantemente tra passato e presente, avvolgendo il lettore nelle spire di una storia dalle tinte forti e sconvolgenti.



25 maggio 2022

PIPPO GURRIERI L'ANARCHIA SPIEGATA A MIA FIGLIA

 Attraverso un'esposizione lineare, esempi concreti e concetti elementari, utilizzando la forma dialogica dell'incontro tra un padre militante di vecchia data e la giovane figlia che si affaccia alla curiosità della vita, vengono qui linearmente esposti i cardini etici e politici alla base del pensiero anarchico. Nel corso di un'ipotetica giornata, incalzato dalle domande della figlia, il padre affronta con sincerità intellettuale e innegabile passione politica i temi che da sempre animano il dibattito e l'azione degli anarchici: i presupposti di libertà e uguaglianza contrapposti a quelli di autorità e dominio (dello Stato, della Chiesa, del Capitale...), il principio di delega, la coerenza tra mezzi e fini, la lotta all'oppressione e allo sfruttamento, il problema della violenza, la tensione alla giustizia sociale, all'autogestione e al mutuo appoggio. Nel solco della tradizione del pamphlet politico, un piccolo testo "educazionista" utile ai neofiti - giovani o meno giovani - e dedicato a tutti coloro i quali non si sono ancora rassegnati all'idea che l'utopia è qualcosa di irrealizzato, non di irrealizzabile.



21 maggio 2022

ENZO CICONTE CLASSI PERICOLOSE

 Le disuguaglianze economiche sono antiche quanto l'umanità e i poveri, purtroppo, sono sempre esistiti. Quello che è cambiato storicamente è il modo in cui gli ultimi sono stati considerati e trattati. Questo libro tesse le fila di una secolare vicenda che parte dagli albori dell'età moderna, quando per la prima volta il povero perde la concezione sacrale che aveva avuto nel Medioevo e diventa agli occhi dei gruppi dominanti colpevole del proprio stato. S'avvia un processo di criminalizzazione per cui accattoni, vagabondi, stranieri iniziano a essere percepiti come una minaccia. La società via via si trasforma sotto l'impulso di una borghesia che trionfa sulle altre classi sociali imponendo una nuova cultura e un diverso stile di vita, pretendendo il decoro delle città e dei comportamenti delle persone che le abitano, difendendo con ogni mezzo la proprietà e la sicurezza. L'idea che i poveri, e più di recente i contadini e gli operai, siano un pericolo sociale diventa pratica di governo, si trasforma in leggi, seleziona i soggetti che devono essere sorvegliati e, nel caso, messi al bando o rinchiusi lontano dal consesso civile. È una storia che dal Cinquecento arriva all'oggi, evidenziando linee di sconcertante continuità.




STEFANIA RUSSO NON È MAI TROPPO TARDI

 "Mi chiamo Annarita, ho ottantaquattro anni e vivo nel Mostro di cemento, un anonimo complesso residenziale nella periferia di Milano, su una stramaledetta sedia a rotelle. Non si può certo dire che io sia autosufficiente, ma per fortuna posso contare sull'aiuto di Olga, una donnona rumena premurosa e gentile. Ho anche una figlia, Katia, che vive proprio nella palazzina qui accanto, ma non ha più tempo ormai da dedicare alla sua vecchia. C'è una cosa, però, per cui le sarò per sempre grata: sua figlia Stella, la mia affettuosa nipotina sedicenne, la mia felicità quotidiana. Trascorro le mie giornate tra un caffè con i vicini e i romanzi che Olga mi legge, trascinandomi, di tanto in tanto, nel cortile del Mostro, dove ho conosciuto questo strambo vicinato con cui mi sono trovata a vivere: le vecchiette con cui vado a messa, Alessio - il fidanzatino di Stella - e gli altri ragazzotti con i pantaloni strappati, il giovane e instancabile Totò e don Antonio, su cui tutti possiamo sempre contare. Non ho mai visto il Mostro così animato come nelle ultime settimane, tanti vicini disposti a donare il loro tempo e altrettanti a pagare per imparare a impastare il pane o a usare il computer. Si chiama Banca del Tempo. L'idea è venuta a Stella: chi vuole può rendersi disponibile offrendo dei corsi, e il denaro raccolto dai partecipanti servirà ad aiutare la sorella di Olga, gravemente malata. Speriamo solo che non sia troppo tardi...".



ROBERTO PERRONE UN ODORE DI TOSCANO

 Attilio Toscano è grosso, fuma il sigaro, ama le battute, le moto, il buon cibo, il mare. E fa il poliziotto. Abita a Scilla, a 23 chilometri da Reggio Calabria. È capace di attirare due cose: i guai e le donne, non necessariamente in quest’ordine. Quando conosce Silvia Fantolin, la donna più bella che abbia mai incontrato, arrivano entrambi, insieme. Perché con lei comincia una relazione passionale. Prima di sapere che è sposata. Prima di sapere che suo marito è Antonio Andreasso, l’eroe per eccellenza, la star dell’antimafia. E prima di capire che ci sono dei sicari pronti a ucciderli entrambi, lui e Silvia, per colpire il marito, nel cuore e nella reputazione. E questo è solo l’inizio dei suoi problemi. E della sua storia.



20 maggio 2022

SILVIA DE BERNARDINIS BRIGATE ROSSE:UN DIARIO POLITICO

 Il documento, corredato da un ampio apparato di note che ne favorisce la comprensione, ricostruisce, fase per fase - dal biennio 1968-69 alla metà degli anni Ottanta - i convulsi mutamenti del contesto storico-politico del nostro paese, permettendo al tempo stesso di entrare all'interno di dinamiche ancora oggi sconosciute della complessa storia delle Brigate rosse. Soprattutto il lento ma inesorabile dissidio tra la componente dei suoi fondatori storici imprigionati da anni e la direzione esterna. Dissidio insanabile che, dopo il tragico esito del sequestro Moro, sfocerà in una serie di scissioni e poi nella dissociazione e nel «pentimento» da parte di molti dei suoi militanti, preludio all'esaurirsi di quel progetto politico rivoluzionario.



CHRISTIAN FRASCELLA OMICIDIO PER PRINCIPIANTI

 Una bambina di sei anni sparisce da scuola. L'intero quartiere è in fibrillazione. Polizia e carabinieri non riescono a trovarla, e i telegiornali si preparano a raccontare una storia che potrebbe non avere un lieto fine. Ma c'è qualcuno che non ha nessuna intenzione di stare a guardare. È Contrera, l'investigatore privato più impertinente e malridotto del noir italiano. Ex poliziotto che l'ha combinata grossa, sa come muoversi in quel luogo «multietnico, multiforme, multipericoloso» che è il quartiere torinese di Barriera di Milano. Proprio a lui toccherà salvare l'innocenza in un mondo che forse l'ha persa una volta per tutte. Alzi la mano chi non conosce Contrera. È comparso in tutti i tg dopo aver risolto un complicato caso di duplice omicidio. Anche se non ha un ufficio e riceve i suoi clienti in una lavanderia a gettoni, è il più apprezzato investigatore privato di Barriera di Milano. Riesce ad arrivare dove polizia e carabinieri neanche si sognano. E li fa parecchio arrabbiare. Che poi la sua vita sia un disastro, è un altro discorso. L'elenco delle persone che lo detestano è sempre più lungo: da Valentina, la figlia adolescente che non gli perdona di aver abbandonato lei e la madre, al cognato Ermanno, che gli impone l'ennesimo ultimatum per lasciare l'abitazione dove da anni vive a scrocco; dalla pm Ornella Capocuore, che non vede l'ora di revocargli la licenza da detective, fino a Erica, la donna che lo amava e che adesso non vuole più avere a che fare con lui. E come se non bastasse Anna, la sua ex moglie, aspetta un altro figlio. Da lui. Non è sfortuna, quella di Contrera, ma un vero e proprio talento per l'autodistruzione, quasi pari al suo fascino e alla sua abilità investigativa. Ed ecco infatti che si presenta un nuovo caso, che può permettergli di riscattarsi e dare il meglio di sé. Perché se da una scuola elementare sparisce una bambina di sei anni, Contrera non può starsene con le mani in mano. Quando si mette alla sua ricerca, non sa ancora che l'indagine gli farà fare i conti con la sua giovinezza trascorsa per le strade di Barriera e con un amico perduto. Ma soprattutto lo metterà faccia a faccia con l'anima più oscura e sordida della sua città, e alla fine sarà proprio Contrera il primo a dire di non conoscere più se stesso.



18 maggio 2022

GIANCARLO NARCISO I GIARDIANI DI WIRIKUTA

 Autore dalla cifra internazionale, nata da un'esistenza vissuta in giro per il mondo, Giancarlo Narciso ci porta con questo suo primo romanzo, uscito nel 1994 per i tipi della mitica casa editrice Granata Press fondata dal compianto Luigi Bernardi, in Messico alla caccia di un tesoro. Protagonista, l'avventuriero italiano Antonio Balestrieri, che dovrà vedersela con nemici non meno pericolosi di lui. Un romanzo avvincente, ricco di azione e suspense, secondo la migliore tradizione di scrittori come B.Traven e Desmond Bagley.



LUCIANO BIANCIARDI NON LEGGETE I LIBRI FATEVELI RACCONTARE

 «Sembra ormai chiaro che a questo mondo tutto si può imparare: l’allevamento del pollame e l’arte del governo, la scienza delle finanze e il gioco della canasta, l’astronomia e l’interpretazione dei sogni, a scopi psicoanalitici ma anche per vincere al lotto. Infatti esistono grammatiche e manuali che spiegano per filo e per segno come si fa. Fra i tanti, non uno dedicato ai giovani che intendano vivere, e addirittura prosperare, in quel campo di attività umane, non essenziali peraltro alla vita dell’uomo, che vanno sotto il nome complessivo e vago di “cultura”».

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el 1966 Luciano Bianciardi si era già trasferito a Milano, era stato assunto e licenziato da Feltrinelli, aveva scritto la tetralogia del dissenso, rifiutato una collaborazione fissa con il Corriere della Sera, quando pubblicò su ABC, il settimanale in bianco e nero sostenitore delle grandi battaglie civili dell’epoca, sei lezioni a puntate, pensate per i giovani – ma non tutti i giovani, solo quelli particolarmente privi di talento. Norme chiare, precise, efficaci, a uso di coloro che avessero deciso di diventare intellettuali. Si va dai consigli su come vestirsi, dove andare in vacanza o con chi accasarsi, alle frasi-cerotto – che sembrano dire, ma non dicono assolutamente niente – «per salvare i giovani mediocri (ma anche agli altri, i cervelloni, i geniali e i genialoidi) da un’esistenza mediocre, avviarli alla scalata dell’Elicona».

Non leggete i libri, fateveli raccontare è un piccolo, provocatorio e irriverente capolavoro: a cinquant’anni di distanza, in un’epoca in cui la superficialità sembra ormai l’unica via sicura per il successo, riscoprire Bianciardi è un modo per ridere con intelligenza di quello che in fondo siamo sempre stati, ben prima dei social network.

15 maggio 2022

ITALO BONERA ROSSO NOIR

Una movimentata vicenda di vendetta, macchinazioni nere, sesso e morte, che affonda le radici nel dramma dell’ultima guerra e trova il proprio acme agli inizi degli anni Settanta, calderone di creatività, entusiasmi, impegno, ma anche di complotti, tradimenti, delusioni. Francesca, giovane di buona famiglia; Alessia, prostituta di lusso; Valeria, componente del collettivo armato Azione Rossa; e poi Sergio, Luciano: ciascuno dei protagonisti di Rosso Noir si muove come una pallottola in viaggio verso il proprio destino, mosso da aspirazioni di lotta e da una rischiosa affermazione di libertà. Perché è impossibile avere meno di trent’anni nel 1972 senza essere incoscienti. Anche se sai che la vita è provvisoria come la pallina di un flipper, e quando finisce nella buca è sempre troppo presto. Sullo sfondo, le cronache deformate ma riconoscibili di un passato recente che oggi sembra appartenere a un altro universo, a una dimensione irripetibile.



14 maggio 2022

VITO FRANCHINI IL NOVE CHE UCCIDE

 Sono passati anni dallo scandalo che ha segnato la carriera di Sabina Mondello, dirigente di polizia, a Roma. Finalmente un nuovo incarico operativo, premiante, la porta a Verona, a capo della Squadra Mobile. Appena giunta in città Sabina si ritrova a gestire il decesso di uno studente universitario, il cui corpo viene rinvenuto all'interno della Facoltà di medicina. Sul momento tutto lascia pensare a un suicidio, gesto disperato di un ragazzo troppo giovane: semplice routine per gli inquirenti. Tuttavia, una serie di coincidenze inquietanti con altre morti sospette ed enigmatiche frasi d'addio fanno emergere un dubbio dapprima latente, poi sempre più concreto: dietro ai 9 suicidi individuati da Sabina ci potrebbe essere la mano di un burattinaio, un sadico trascinatore, un Caronte che accompagna anime smarrite nell'aldilà. Solo una mente altrettanto diabolica può trovare il bandolo di tale matassa intrisa di sangue: quella di Nardo Baggio, che dal nulla ricompare a Verona, alterando ogni equilibrio. Nardo è "Il predatore di anime", colui che ha sconvolto la vita di Sabina anni fa, e che la metterà di nuovo a soqquadro, senza chiedere il permesso, senza sconti. I suoi approcci, i suoi metodi, sono discutibili, sempre al limite, ma nessun altro appare davvero in grado di dare una spiegazione all'unico indizio ricorrente, onnipresente, infestante: il numero 9, che porterà i protagonisti di questo vortice investigativo indietro nel tempo, tra i figli dei fiori, le melodie immortali dei Beatles e una setta demoniaca che seminò morte e terrore a Los Angeles, nell'indimenticabile estate del 1969...



12 maggio 2022

GIULIANA SGRENA DONNE INGANNATE

 Ci sono donne che non sanno cosa significa sentire il vento tra i capelli. E sono costrette a coprire il volto con un doppio velo: uno fatto di tessuto e imposto da una tradizione religiosa fondamentalista; l'altro, metaforico, che racconta l'ipocrisia - culturale e ideologica - con cui le loro battaglie vengono frenate. Il vento che ti scompiglia entrando dal finestrino, la sorpresa nello scoprirsi diverse dopo un nuovo taglio, sono per loro sensazioni sconosciute. È partendo dalla riflessione sul tema del velo, tra scelta e imposizione, che Giuliana Sgrena affronta uno dei nodi cruciali del contemporaneo: il rapporto tra libertà e religione. Lo fa attraverso la voce delle donne che ha incontrato durante i suoi reportage in Medio Oriente: ragazze e donne meno giovani, guerrigliere e prigioniere politiche, che raccontano qui la storia delle loro lotte, delle loro detenzioni e, in alcuni casi, delle violenze che hanno subito a causa dei loro desideri e della loro voglia di indipendenza. Sgrena ci conduce nell'Afghanistan dei talebani, nell'Iran di Khamenei, nel Maghreb delle rivoluzioni fallite, rivelando il volto più reazionario di una società che impedisce alle donne di esprimersi, con diktat che vanno dal vestiario al rapporto con gli altri, dal sesso fino all'amore. La sua critica si spinge però molto oltre, puntando il dito contro chi in Occidente afferma di fatto, in nome del relativismo culturale, la legittimità dell'oppressione femminile nelle scuole e per le strade; e questo, nonostante i tanti femminicidi perpetrati ai danni di donne musulmane di seconda generazione. "Donne ingannate" è un pamphlet lucido e sferzante, che ci rivela quanto ancora oggi sia complesso opporsi alle richieste dei padri, dello Stato, della Chiesa o dell'imam. Quello di Giuliana Sgrena è un accalorato invito ad aprire gli occhi, a rifiutare l'inganno e a squarciare il velo.



11 maggio 2022

GIUSE ALEMANNO NERO FINALE

 Nella terra in cui comanda la 'ndrangheta arrivano i Sarmenta, portandosi appresso la loro riconosciuta e devastante determinazione criminale. Uno - Santo - è un medico; l'altro - Massimo - è un sanguinario fuorilegge. Santo è stato mandato dal dottor Barrese (capo della 'ndrangheta e referente nazionale della sanità privata su cui la criminalità organizzata calabrese ha investito) a sanare una clinica a Sant'Agata sullo Jonio. Massimo, invece, vuole portare a termine la vendetta che lo ossessiona. Ma il dottor Barrese ha altri progetti per i due Sarmenta, progetti che rivoluzioneranno l'essenza stessa della 'ndrangheta, pronta a rinnovarsi pur restando legata ai suoi riti arcaici. La realizzazione di tali progetti costerà però fiumi di sangue, decine di morti ammazzati e qualche lampo di gelida ironia, così come Alemanno ha abituato i suoi lettori.



10 maggio 2022

EMANUELA VALENTINI LE LACRIME DELLE SIRENE

 Una sirena. È ciò che vede galleggiare sul pelo dell'acqua un pescatore accorso nella notte a controllare la sua barca dopo una terribile tempesta a Punta Ligea, dove la costa calabrese si protende verso lo Stretto. Assomiglia alla polena di una nave, tanto è perfetta. Ma quando la sirena lo guarda, appena prima di inabissarsi, lui capisce di essere di fronte al mito che ogni marinaio conosce, quello delle regine dei mari. Sul posto viene chiamata Stella, una sommozzatrice che con l'acqua ha un legame particolare da quando il mare si è preso sua sorella. La sirena è in realtà un'adolescente bellissima, mutilata, i piedi a formare una pinna e un ciondolo adagiato sul petto. L'ispettore incaricato delle indagini vorrebbe coinvolgerla, ma Stella è irremovibile, ha promesso a sé stessa e a sua figlia che avrebbe chiuso per sempre con quella vita. Intendono partire per Roma per ricostruire un'esistenza lontana dai ricordi e dagli incubi del presente. Quando è sul punto di salutare tutti, però, Stella scopre che c'è un legame di sangue tra la sua famiglia e quell'incomprensibile morte. La sirena riguarda in qualche modo il suo passato. E Stella capisce che spetta a lei fare luce sulla vicenda, anche se questo significa rischiare di affogare nel mare dei ricordi. Come ne Le segnatrici , Emanuela Valentini esplora il mondo delle credenze popolari e dei miti ancestrali ancora vivi nel nostro Paese. E va in profondità in questa dimensione oscura e occulta portandoci con il fiato sospeso fino all'ultima, imprevedibile, pagina.



BARBARA BARALDI CAMBIARE LE OSSA

 Per Aurora Scalviati, il ritorno a Torino non somiglia certo a una rimpatriata. Chiamata come consulente, si ritrova a indagare su un caso che presenta un inquietante legame col mostro che trent'anni prima aveva terrorizzato la città. Ora che l'unico sopravvissuto a quei delitti, al tempo un bambino, è stato ucciso con un barbaro rituale, Aurora è costretta a confrontarsi con l'ingombrante eredità del padre, che all'epoca aveva condotto le indagini. Braccata dai traumi del passato e da una figura nell'ombra che conosce ogni sua debolezza, Aurora deve superare la diffidenza dei vecchi colleghi, ma soprattutto decifrare l'enigma che si cela nei corpi delle vittime del serial killer, ognuna delle quali presenta i medesimi segni incisi nelle ossa, impossibili da eseguire chirurgicamente. Simboli ricorrenti, dall'oscuro significato mistico.





PIERGIORGIO PULIXI LA SETTIMA LUNA

 La notizia è di quelle che richiedono un brindisi speciale. Su una terrazza incastonata nel Supramonte, in uno degli hotel più incantevoli della Sardegna, il vicequestore Vito Strega sta festeggiando la nascita della nuova unità investigativa sui crimini seriali. Con lui ci sono le inseparabili ispettrici Eva Croce e Mara Rais. Finalmente tutto sembra andare per il verso giusto. Ma una telefonata li riporta alla realtà e i tre devono salutare il cielo terso e il sole dell’isola.Nelle terre paludose del Parco del Ticino è stato ritrovato il corpo di una ragazza. Quando l’ispettrice Clara Pontecorvo arriva sul posto, stenta a credere ai propri occhi: la vittima ha le mani legate dietro la schiena e indossa una maschera bovina. Mancava solo questo per Clara, che ha già un grosso problema: è alta 1,98, non trova mai dei vestiti adatti a lei. Tantomeno un uomo. L’istinto le dice che quella scena del crimine potrebbe essere la riproduzione di un altro delitto avvenuto anni prima in Sardegna. E nessuno, meglio di Strega, Rais e Croce, conosce quel caso, che aleggia ancora nelle loro vite come un’ossessione. Ora a piede libero c’è un emulatore, che vuole i riflettori puntati su di sé… I poliziotti dovranno essere più uniti che mai, e Vito Strega, per la prima volta così vulnerabile, si troverà a fare i conti con il proprio passato.Piergiorgio Pulixi, in un romanzo dal passo ritmato di danza, si addentra nei meandri oscuri dell’umano e interroga l’essenza più intima di una terra impenetrabile. Dall’inizio alla fine, una domanda, come un tarlo, accompagna Strega e noi lettori: sono i poliziotti a dare la caccia al killer o è lui a dare la caccia a loro?



MARCO DE FRANCHI LA CONDANNA DEI VIVENTI

Il bambino ritrovato nella notte sta nascondendo qualcosa. Fosco sostiene che è stato rapito ma è riuscito a scappare, correndo per le campagne toscane. Nessuno gli crede, o forse nessuno ha provato ad ascoltarlo davvero. Io sì. E so che dentro il suo racconto si cela qualcosa di terribile. Qualcosa di più grande di lui e, forse, anche di me. Ma cosa può essere? Soltanto quando un altro bambino scompare, inizio a intravedere uno spiraglio per portare avanti la mia indagine. Fosco e Andrea vivono lontani, non si conoscono, non hanno nulla in comune. Tranne l'aspetto: sono identici, potrebbero essere gemelli. Andrea, però, non ricompare: sta a me trovarlo, stanare chi ha ucciso suo padre e l'ha portato via da sua madre. Sta a me salvargli la vita. Ma da sola non ce la posso fare, ho bisogno di aiuto. L'unico a credere in me è Fabio Costa, un poliziotto reietto e dal passato oscuro, spedito al confino in un piccolo commissariato di provincia. Mentre il numero delle vittime aumenta, e gli enigmi si fanno sempre più indecifrabili, capisco che l'artefice di questi delitti risponde a un disegno superiore. La sua è un'ossessione morbosa, feroce, inarrestabile: trasformare le proprie follie visionarie in violente realtà. In deliranti opere d'arte. Mi chiamo Valentina Medici, sono il più giovane commissario del Servizio Centrale Operativo, e questa è la mia prima, vera indagine. E rischia di essere anche l'ultima della mia vita. Perché nessuno può precipitare in un pozzo così nero, così profondo, e sperare di riemergerne indenne.



ERICA AROSIO-GIORGIO MAIMONE MACERIE

 Milano, dicembre 1950. Viene uccisa una lucciola. È la quinta, ma la Polizia non se ne interessa. Le prostitute non valgono niente: non possono andare in chiesa, non pagano le tasse, non hanno diritti, non votano, non meritano indagini. Ancora di più se si tratta di ex operaie, che hanno scelto il mestiere per fame. Chi c'è dietro questi omicidi? Spetterà a Greta e a Marlon scoprirlo, spezzando la rete di omertà che il potere stringe attorno al caso. Intanto alla Scala fervono i preparativi per il debutto dell'Otello. Tutto intorno, le macerie della guerra deturpano ancora Milano: le case crollate, i villaggi per gli sfollati, la migrazione dal Sud, la miseria delle periferie e, per converso, in centro, una città che ha fretta, che vuole crescere, che si libera del vecchio per costruire il nuovo, dove gli abitanti dei quartieri alti non si mischiano ai proletari. A meno che questo non avvenga nei bordelli.



PIERGIORGIO PULIXI L'ISOLA DELLE ANIME

 Quando vengono confinate nel limbo della sezione Delitti insoluti della questura di Cagliari, le ispettrici Mara Rais ed Eva Croce non sanno ancora quanto può essere feroce l'ossessione per i cold case, i casi senza soluzione. Entrambe, però, hanno imparato quanto può essere dura la vita: Mara non dimentica l'ingiustizia subita del trasferimento punitivo; Eva, invece, vuole solo dimenticare la tragedia che l'ha spinta a lasciare Milano e sbarcare in Sardegna con un biglietto di sola andata. L'irruenza e l'istinto della prima e l'acume e il dolore della seconda formano una miscela esplosiva che le porterà a indagare su una serie di omicidi di giovani donne accaduti parecchi anni prima, il giorno dei morti, in alcuni siti nuragici dell'isola. Ma quando il killer torna a colpire, da fredda, la pista diventa all'improvviso rovente. Così Eva e Mara dovranno misurarsi con i rituali di un culto antico e selvaggio, e ingaggiare un duello mortale con i propri demoni. Interrogando il silenzio inscalfibile che avvolge la sua Sardegna, Piergiorgio Pulixi spinge il noir oltre se stesso, guidando il lettore nel mistero cupo di un'isola mai così sconosciuta.



09 maggio 2022

GIAMPAOLO SIMI SENZA DIRE ADDIO

 Dario Corbo è stato per vent’anni un cronista di nera. Da questo passato ha ereditato i modi spicci e la capacità di sentire odore di bruciato quando si presenta. Diventato da un paio d’anni il braccio destro di Nora Beckford, figlia di un grande artista che è stata l’imputata di un omicidio reso celebre anche dagli articoli dello stesso Corbo, riceve una notizia lancinante. La ex moglie Giulia è morta, travolta da un pirata della strada. Un colpo inaspettato che lo trova proprio nel giorno in cui il figlio Luca affronta la prima udienza di un brutto processo.

Di fronte alla rabbia del figlio che non si dà pace e minaccia di vendicarsi sul compagno della madre che ritiene colpevole, decide di far luce su alcuni punti oscuri della faccenda. Lo incoraggia ad andare avanti l’indiscrezione del maresciallo che dirige le indagini, sua vecchia conoscenza: al comando non hanno nessuna intenzione di approfondire.

Invece Dario scorge troppe ombre: tra l’altro, come mai è sparito il cellulare di Giulia con tutte le tracce elettroniche? Ma soprattutto: che ci faceva Giulia nel buio della campagna toscana più sperduta?

A ogni tentativo di risposta altre domande man mano crescono di mistero: sui rapporti tra l’ex moglie e i suoi recenti datori di lavoro, la gallerista rampante Maddalena Currè e il suo compagno, broker di borsa, Cosimo Roi; sulle dubitabili expertise del noto professore di antichità archeologiche Bruno Weber; sui quadri di anonimi artisti venduti a peso d’oro. Ma il sospetto di una realtà delittuosa diventa certezza da una via traversa: lì accanto al luogo dell’incidente mortale, un cascinale abbandonato era stato anni prima il teatro della strage di una famiglia innocente; ai tempi era sembrato un caso risolto, ma adesso l’esperto cronista di nera ricorda e può collegare fatti vecchi e nuove risultanze.



VALERIO AIOLLI NERO ANANAS

 Tutto comincia un secondo dopo il botto. Il botto che ha cambiato l'Italia, che ha chiuso l'età dell'innocenza e aperto la strategia della tensione. Il botto del 2 dicembre 1969, Piazza Fontana. Gli estremisti di destra, invisibili, si incontrano, commentano, ricordano, tramano, pianificano. Un anarchico si trascina di città in città, di nazione in nazione, di sconfitta in sconfitta, in attesa del momento del riscatto. Un politico, così devoto da essere soprannominato il Pio, comincia la sua lenta ma inesorabile scalata al potere. E poi ci sono i servizi segreti, italiani e americani, che provano a capire, sapere, influenzare. C'è un ragazzino, in una famiglia come tante, in una Firenze non da cartolina, che quel giorno ha visto sparire sua sorella e farà di tutto per riuscire a ritrovarla. Quattro anni di destini intrecciati, di fughe, ritorni, di amore e di odio. Quattro anni incandescenti della storia d'Italia, dal 1969 al 1973, raccontati con precisione e sorprendente capacità evocativa.



MAURIZIO DIANESE-GIANFRANCO BETTIN LA STRAGE DEGLI INNOCENTI

 Alla fine degli anni sessanta, nel triangolo fra Padova, Treviso e Venezia abitano alcuni degli uomini più feroci del terrorismo italiano. Hanno un disegno: spargere terrore per instaurare un regime militare autoritario, proprio come era accaduto in Grecia con il golpe dei colonnelli.

Alle 16.37 del 12 dicembre 1969, a Milano, sotto il grande tavolo al centro della sala aperta al pubblico della Banca nazionale dell’agricoltura esplode una bomba. Diciassette persone muoiono. Centinaia rimangono ferite. Da allora sono passati anni di inchieste e decine di sentenze. Di questa strage sappiamo molto, anche se un colpevole manca.

Maurizio Dianese e Gianfranco Bettin hanno lavorato sulle carte delle indagini e dei processi, hanno intervistato protagonisti e testimoni e sono andati nei luoghi di questa lunga storia, per gettare un po’ di luce sullo spazio in cui hanno agito e si sono a lungo nascosti alcuni dei suoi personaggi principali. Chi sono gli ideologi e gli esecutori della stagione feroce in cui il rischio di perdere la nostra “democrazia difficile”, come la definì Aldo Moro, è stato altissimo?

Questo è un viaggio nel capitolo più buio e violento della storia italiana, nel quale la violenza dell’estrema destra di Ordine nuovo, l’Ufficio Affari riservati del ministero dell’Interno, i servizi segreti militari, le stragi, gli omicidi e la strategia della tensione sono i tasselli che ancora oggi la giustizia non è riuscita a comporre nel quadro definitivo della verità processuale.


08 maggio 2022

FAUSTO VITALIANO SCRITTO SULLA SABBIA

 Nelle storie di Topolino nessuno invecchia, a ogni nuova puntata si ricomincia da zero: ma la vita vera non è così e Gori Misticò lo sa bene. Ex infiltrato in operazioni di antiterrorismo al Nord, poi ritiratosi in Calabria vicino alla mezzaluna di sabbia della sua giovinezza, Gori si trova a fronteggiare il nemico più crudele: le cure non hanno funzionato, la malattia avanza e lui non intende concederle l’ultima parola. Ma come al solito qualcuno ha bisogno di lui. Il brigadiere Costantino, per esempio, è alle prese con il caso di una donna trovata morta… per la seconda volta, visto che all’anagrafe risulta deceduta da anni. Due bambini sono stati rapiti, forse dalla strega con gli occhi verdi che si dice abiti nel bosco della Papalùta. Una ragazza misteriosa lo invita a provare la linea di volo tesa tra le montagne e il mare. E, infine, da un cassetto spunta la foto del latitante che ha inseguito per tutta la vita: suo padre. Trent’anni prima, lui e il suo più grande amico erano dove la cassetta postale arrugginita è l’ultimo segnale di presenza umana, al limitare del bosco, senza trovare il coraggio di entrarci. Ora non ci sono più scuse per tornare indietro.



ANTANI&MASCETTI LE EREDITÀ DEL MALE

 Un efferato omicidio scuote la patina sonnolenta della città. Un notabile della prima repubblica viene brutalmente assassinato e la Polizia si accontenta della prima soluzione comoda che riesce a trovare. Solo Marco Pavan, un investigatore privato alla deriva, si mette a cercare la verità, spinto dal bisogno di recuperare il rapporto con la problematica figlia adolescente. Altre morti misteriose si succederanno, collegate a un male antico che sembra provenire dal controverso passato del manicomio cittadino. Per trovare il colpevole, il nostro eroe dovrà scavare dentro segreti inconfessabili e fare i conti con i nodi irrisolti del proprio passato.



07 maggio 2022

GIOVANNI SPINOSA-MICHELE MENGOLI LA FALANGE ARMATA

 Una rete eversivo-terroristica di "menti raffinatissime" composta da poche decine di persone – agenti segreti, forze dell'ordine, malviventi, torbidi affaristi – a partire dal 1985 tesse le trame più nere per quasi un decennio. Inizia a seminare terrore dal 1987. Prende il nome di Falange Armata nel 1990. Quindi, con omicidi, attentati e stragi, comprese quelle del 1992 e 1993, mina le basi della Prima Repubblica e tenta di imporre una direzione autoritaria alle istituzioni, stringendo anche un'alleanza con le cosche mafiose. Perché il progetto di questo consorzio criminale non è stato contrastato dallo Stato? Mentre un'alluvione di depistaggi depotenziava gli eventi e offuscava la visione del loro concatenamento, le indagini si indirizzavano su singoli fatti delittuosi in una superata e inefficace distinzione fra criminalità, mafia ed eversione. Alla fine di una stagione di sangue – una lunga e anomala coda della strategia della tensione – la Falange può inabissarsi nelle nebbie della sua presunta evanescenza e mantenere l'anonimato dei suoi adepti, dei quali neppure uno è stato portato in giudizio. Come sarebbe stato per gli iscritti alla P2, se la loro lista non fosse stata casualmente scoperta. Questo libro, imponente nella meticolosa puntualità della ricostruzione storica e avvincente nello stile, è uno strumento unico per comprendere una vicenda quasi sconosciuta e mistificata che ha contribuito a edificare l'Italia di oggi.



LUCA DE BIASE HOMO PLURALIS

 Mercati finanziari automatizzati; relazioni umane mediate dai like su facebook; un flusso d'informazioni incessante e invadente; protesi digitali che arricchiscono l'esperienza. Le macchine sembrano conquistare funzioni sempre più autonome dall'intervento dell'uomo, e le piattaforme online sulle quali ci informiamo e coordiniamo impongono i loro algoritmi, mentre raccolgono e analizzano enormi quantità di dati imparando dagli utenti. È una dinamica evolutiva digitale che richiede un drastico adattamento culturale. Con "Homo pluralis" Luca de Biase propone un approccio all'infosfera che supera la contrapposizione tra ottimismo tecnofilo e allarmismo neoluddista, e riconosce la necessità per l'uomo di diventare cittadino consapevole di questo nuovo ambiente digitale, imponendo la propria creatività, intelligenza 1 e senso etico, e conquistando cosi una dimensione più autentica.



MAURO VALENTINI CESARE

 Cesare vive da anni in una sorta di isolamento volontario. Ha un buco dentro a cui non sa dare una spiegazione. E allora inizia a cercare il motivo di questo suo malessere ripercorrendo i momenti più importanti della sua vita. Gli amori perduti, un figlio che non lo vuole come padre e un brutto infortunio che ha spezzato i suoi sogni di promessa del calcio. Ma in questo percorso di riflessione rabbiosa troverà presto qualcuno contro cui riversare le colpe del suo fallimento. E deciderà di vendicarsi, mettendo in moto un piano violento e salvifico, che scatenerà una serie di azioni e reazioni che lascerà il letto letteralmente senza fiato.



06 maggio 2022

MAURIZIO BLINI LA CHIUSURA DEL CERCHIO

 Nel corso di lavori all'interno di un'area gioco bimbi nel quartiere di Lucento, periferia nord di Torino, vengono rinvenute delle ossa umane. Di chi sono, ma soprattutto, da quanto sono sotterrate, è il primo interrogativo che si pone la sezione omicidi della Questura. Di contro, la DIGOS torinese, sembra finalmente essere sulle tracce di un terrorista che pare averla fatta franca per decenni. Il passato torna a bussare in due indagini particolari, per certi versi speculari, incredibili, paradossali, che sapranno incontrarsi, intersecarsi, intrecciarsi fatalmente in un assurdo gioco del destino. Sullo sfondo la vita di Mario, pensionato, e i suoi conflitti familiari che lo indurranno a scelte drastiche e inaspettate. Peccato che anche lui abbia qualcosa da nascondere. Un terribile segreto prigioniero anch'esso del passato. Come in una partita a scacchi, l'attesa e la strategia incolleranno il lettore fino all'ultima pagina attraverso emozioni forti, empatia e commozione. Storie malate, che arrivano da molto lontano.



LORENZO BECCATI UNO DI MENO

 Era il più abile dei sicari, addestrato fin da ragazzo per annientare i nemici del Doge. Viveva da decenni nell'ombra di un'altra identità ma, fedele a un giuramento, Grifo è costretto di nuovo a impugnare i suoi coltelli letali. Cosa si nasconde dietro la morte del Doge Gerolamo Chiavari? Chi ricatta il Reggente? Quante persone dovrà uccidere per scoprirlo? Tra la fine del Cinquecento e l'avvio del Seicento, nello sfarzo dei palazzi e nell'ombra dei carrugi, in una Genova scossa da congiure e intrighi di potere, Lorenzo Beccati ambienta un affascinante thriller storico capace di far respirare l'aria del passato e di provocare forti emozioni, catapultando il lettore in un mondo fatto di misteri, amori, tradimenti e disonore.




04 maggio 2022

SABRINA DE BASTIANI-DANIELE CAMBIASO GENOVA SCELTE DI SANGUE

Autunno 2008, alta Valpolcevera. Durante i lavori per il potenziamento di un metanodotto, viene ritrovato il cadavere di un uomo, privo della testa e i cui polpastrelli sono stati abrasi. Si tratta di un delitto legato al traffico di droga e alla malavita organizzata? Oppure c'entrano qualcosa i macabri rituali di cui si trovano tracce nella zona? Chi sono i misteriosi satanisti che si muovono come spettri nei luoghi più impervi e desolati? Sono davvero professionisti affermati e insospettabili, come dice qualcuno? Il tenente Pietro Farnè del Nucleo Operativo dei Carabinieri di Genova viene incaricato delle indagini e il caso fin da subito appare complicato. Nell'inchiesta viene coinvolta anche Mistral Garlet, che ha intrapreso da poco la carriera nell'Arma. È proprio lei a notare un dettaglio che potrebbe portare a una svolta decisiva, ma Mistral esita, perché quello stesso dettaglio si collega a una pagina oscura del proprio passato. Un passato che lei vorrebbe dimenticare, ma che ora torna a esigere il suo tributo di sangue. E Pietro sembra accorgersi di qualcosa... La verità mostra molte facce e gioca a nascondino nei vicoli della Genova multietnica, nei quartieri della periferia postindustriale e nell'entroterra ancora rurale al confine con il Basso Piemonte. È un gioco molto pericoloso, in cui si impara a diffidare di tutti e a fare i conti con i propri lati oscuri, mentre le vittime aumentano ed esigono giustizia. Per Mistral e Pietro giunge il tempo di decidere di chi fidarsi per affrontare un nemico potente e senza volto. È il tempo delle scelte. Di sangue.



SARA SCARANNA IO SONO IL MARE

 L'erede di una facoltosa famiglia di Ravenna muore in un incidente stradale, ma fra le increspature di una banale disgrazia, Rebecca Rubini, rinomata detective privata che mal tollera gli uomini così come le menzogne, vede trasparire il marcio di crimini ben più gravi. Che fine ha fatto Isabella Della Corte? E chi c'è sepolto al suo posto? Rebecca è irriverente, caparbia. Tacchi a spillo e brillante intuito sono le armi con cui prende a calci la meschinità e le apparenze per scovare la verità. Quasi per caso si trova coinvolta nella nuova indagine e, suo malgrado, deve collaborare con il commissario Salesi, una vecchia conoscenza. In comune fra loro solo l'antipatia reciproca e il peso di un inconfessabile passato che ritorna; implacabile e non fa sconti. Anche se Rebecca cerca di relegarlo in un angolo della memoria, lui è lì, pronto a emergere con tutti i suoi scheletri e le brutture. I sensi di colpa diventano soffocanti, schiacciano e non fanno respirare. Un'indagine che si snoda tra Ravenna e Bologna, tra prostituzione e sfruttamento. Riuscirà la nostra eroina e uscirne indenne?



FABIO SALAMIDA L'ULTIMO TRAM

 Possono succedere cose strane, in una notte romana. Può succedere, per esempio, che un vecchio tram fuori servizio da molti anni torni a circolare per un’ultima corsa fuori programma. E può succedere che, attraversando i quartieri della capitale, quel vecchio tram raccolga, uno dopo l’altro, alcuni curiosi personaggi. Come Maria Elena Bianchi, la bella scrittrice che sognava di raggiungere la gloria con le sue poesie, e invece si è trovata, come in un brutto sogno, a scalare le classifiche con un libro satirico dal titolo #RenziFaiSchifo.O come l’onorevole Sartini, che da tempo prova a combattere quella che per lui è una battaglia di civiltà: una legge che abolisca, finalmente e per sempre, il Molise. O, ancora, come la giovane Flaminia, che sospinta dal ‘vento del cambiamento’ è diventata sindaca di un piccolo Comune, combinando ogni genere di disastro – compreso dimenticarsi, nudo e ammanettato in cantina, il capo dei vigili urbani. C’è posto per tutti, sul misterioso tram notturno: sovranisti, populisti, complottisti, feticisti, ma anche persone che lottano per continuare a sognare, per potersi innamorare, per difendere i loro diritti. Dirigendo un coro di voci pirotecniche, Fabio Salamida racconta, senza vincoli con la cronaca, l’inverosimile tempo in cui viviamo, le nostre ossessioni – dalla politica al sesso, dal cibo ai social network –e, insieme, i desideri che nessuno di noi confesserebbe mai.



MARIACHIARA FARINA POTREBBE PIOVERE

 Cosa hanno in comune una gatta che osserva dai tetti gli eventi del Salone del Mobile, una dirigente di mezza età che cerca l'amore e un aspirante manager in trasferta in Croazia? Forse nulla. O forse molto di più. "Potrebbe piovere" è una carrellata di antieroi che attraverso tredici racconti esplora le contraddizioni della vita - lavorativa e non - in una grande città, perché in fondo la domanda è sempre la stessa: potrebbe essere peggio?



02 maggio 2022

MAURIZIO MAGGI IL CASO KARMAL

 Base Snow, Afghanistan. Nel più isolato e vulnerabile degli avamposti italiani in Afghanistan viene ritrovato il corpo di Nadia Karmàl, giovane addetta al lavoro nelle cucine. Incaricato dell'indagine è Alì Zayd, poliziotto e mediocre portaborse di un politico locale. Coinvolto in una rete di piccola corruzione e costretto a ubbidire a superiori ai quali non interessa trovare l'assassino della donna, ma sfruttare l'occasione per costruire una spregiudicata operazione politica, Alì segue i pochi indizi di cui dispone, nella Kabul dei quartieri degradati e dei locali alla moda della nuova borghesia, nei bar eleganti di Herat e nelle tante basi della Coalizione, nei villaggi desertici del Sud o fra le montagne del Wakhan. Dapprima procede controvoglia, poi con curiosità, infine con passione, perché scopre che Nadia era una donna piena di risorse e perché l'inchiesta porta alla luce un Afghanistan democratico che la sua generazione ha rimosso ma non rinnegato. A un passo dalla verità, dovrà fare una scelta: certe indagini non finiscono se non hai capito chi era la vittima. Costruito attorno a due protagonisti – un uomo ferito, costretto a confrontarsi con la vergogna crescente di un'esistenza opaca vissuta nell'ombra, e una ragazza che brilla anche da morta, crescendo pagina dopo pagina e illuminando i tasselli dell'indagine – "Il caso Karmàl" ci parla con forza della corruzione politica e della condizione femminile di un paese in cui migliaia di uomini combattono per tener fede alla retorica nazionalistica dell'Afghanistan «tomba degli imperi», e migliaia di donne resistono in silenzio, sognando un paese che a tutto assomigli, meno che a una tomba. "Il caso Karmàl" non è solo un «giallo». Ci racconta sì di una ragazza uccisa e del poliziotto che ne cerca l'assassino – ricostruendo moventi e dinamiche criminali in un Afghanistan con le truppe straniere in partenza e i nuovi padroni Talebani già sull'uscio – ma ci parla soprattutto di una vittima più silenziosa e universale: un paese e un popolo sconvolti da una guerra infinita, fatta di bombe e sopraffazioni, di povertà e di droga, di crimini i cui moventi non sono chiari e per cui nessuno cercherà i colpevoli.



MATTEO LUNARDINI LA MALEDIZIONE DI BAGGIO VECCHIA

 Un orologio rubato e una ragazza di buona famiglia che sta dando qualche grattacapo al padre. Sono questi i due casi che il detective Roger Zappa si trova ad accettare per sbarcare il lunario. Nonostante l'agenzia di investigazioni e la conduzione radiofonica di Krimilania - trasmissione sui delitti passati e presenti che insanguinano la sua città, Milano - Roger è infatti sempre a corto di denaro. Così, quando Donna Bambi, facoltosa ereditiera della Milano bene, lo assume per trovare colui che ha rovinato il suo secondo matrimonio, organizzato nell'inconsueta location della chiesa di Baggio vecchia, rubandole un Rolex di grandissimo valore, lui non si fa pregare. Acciuffare il presunto colpevole non è difficile: si tratta di un anziano mitomane, ex attore del cinema, che dà un senso alla propria vita partecipando a matrimoni, funerali e battesimi, fingendo di avere un ruolo e guadagnandosi il suo quarto d'ora di celebrità. Ma è stato davvero lui? A Roger, cui certi personaggi borderline non possono che essere simpatici, pare proprio di no. È da subito più complesso, invece, il caso della ragazza apparentemente tutta casa e chiesa, una laurea quasi in tasca, un lavoro in banca che la aspetta e uno sguardo distaccato e glaciale che inizialmente mette Roger sulla pista sbagliata. Sembrano indagini di poco conto, ma come sempre quando c'è di mezzo la Zappa Investigazioni, nulla è semplice come sembra. Anche perché, per dipanare la matassa, il nostro detective avrà a che fare con antiquari, sfilate di moda, bische clandestine, discoteche in voga tra i giovani e un processo per direttissima. E ancora una volta dovrà farsi aiutare da amici di malavita conosciuti a San Vittore, incontrare i soliti personaggi improbabili che costellano la periferia milanese, nonché ascoltare le storie di vecchi gangster passati alla leggenda metropolitana.



01 maggio 2022

LIRIO ABBATE STRAGISTI

 Sono gli anni del sangue. Tra il 1992 e il 1993 Cosa nostra ingaggia una guerra contro lo Stato. 23 maggio 1992, Capaci, l’attentatuni a Giovanni Falcone. Cinquantasette giorni dopo, via D’Amelio: muore Paolo Borsellino, muoiono cinque uomini della scorta. Un anno dopo, ancora a maggio, il fallito attentato a Maurizio Costanzo, pochi giorni dopo a Firenze, la strage di via dei Georgofili, e poi ancora la bomba di via Palestro, a Milano. Questa la fredda cronaca. Dietro la secca cronologia degli eventi, ci sono le strategie della mafia di quegli anni e una «foto di famiglia» che Lirio Abbate, con documenti inediti, storie segrete, e una narrazione travolgente, ci aiuta a ricomporre: è l’immagine ravvicinata degli Stragisti, gli uomini e le donne che, sotto l’impulso del Capo dei Capi, Totò Riina, hanno insanguinato la Sicilia e il Paese intero. I due fratelli Graviano, Giuseppe e Filippo, sono al centro di questa cornice, affiancati da vicino dal loro «gemello diverso», Matteo Messina Denaro. I primi due verranno arrestati nel 1994, e il loro fermo coinciderà con la fine della strategia stragista. Il secondo, ancora latitante, è l’ultimo depositario dei segreti di quella stagione. Oggi, a trent’anni da quegli eventi rimasti scolpiti nella memoria collettiva, Stragisti ci conduce nelle strade di Palermo, di Firenze, di Milano, di Roma, della Costa adriatica e della Toscana in cui i boss si muovevano quasi indisturbati; ci svela i meccanismi di potere all’interno della famiglia Graviano, getta luce sui misteri di una latitanza dorata e sul ruolo della sorella, Nunzia, fino a cercare risposta a un quesito assurdo: come è potuto succedere che due boss al 41bis abbiano avuto entrambi un figlio durante la detenzione? Ed è proprio sul carcere ostativo che Lirio Abbate ha ingaggiato battaglia: per la riforma in corso, proprio i fratelli Graviano, ergastolani, potrebbero presto tornare in libertà. A trent’anni dalle stragi per le quali furono condannati.



PAOLO ROVERSI ALLA VECCHIA MANIERA

 Sono gli ultimi giorni dell’Expo, e Milano galleggia in un inedito silenzio quando in pieno centro viene ritrovato il cadavere di un avvoca...