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Ex giornalista pubblicista; Organizzatore di festival letterari; Presentatore; Speaker radiofonico;

26 giugno 2021

VALERIO VARESI REO CONFESSO

 Quando Soneri, camminando per il parco della Cittadella della sua Parma, si avvicina a un uomo riverso su una panchina, per capire se è solo un barbone addormentato o se è qualcuno che sta male, certo non immagina che sta per cominciare una delle vicende più assurde e intricate di tutta la sua carriera. L'uomo, infatti, tal Roberto Ferrari, confessa a Soneri di aver appena compiuto un omicidio. Ha ucciso un promotore finanziario che lo aveva rovinato sperperando in affari illeciti e cocaina i risparmi di una vita, che Ferrari gli aveva affidato. Apparentemente, l'indagine più rapida della storia del commissario Soneri, anche perché Ferrari fornisce tutte le prove che servono a dimostrare la sua colpevolezza: c'è la vittima, c'è il movente, c'è il reo confesso. Ma Soneri non è uomo di carte, o di tecnologie, o di impronte digitali. È un uomo di intuito, e il suo intuito gli dice che c'è qualcosa che non torna, che in questa apparente semplicità c'è qualcosa di sospetto. Non immagina quanto ha ragione.



ALESSIA SUSANI PECORE NERE

 Questa opera viaggia con leggerezza ed intensità nel mare del pensiero “fuori dal coro”; è la voce di chi non è rimasto ipnotizzato dai mezzi di comunicazione, che attraverso un bombardamento ossessivo impongono un’unica verità, quella del sistema. Mai come in questo periodo, segnato dalla pandemia, la politica e l’economia hanno mostrato il loro vero volto, senza alcun pudore, alla luce del sole. Ogni confronto è negato, la libertà di opinione è morta. A causa della manipolazione mediatica, gli individui si sono convinti che i vantaggi corrispondano alla libertà, avendo perso il contatto con la libertà autentica del proprio pensiero autonomo, creativo e discriminante. Sono proprio i vantaggi a renderli schiavi. Non tutti sono però addormentati. Le PECORE NERE di questo libro si trovano forse a metà strada tra il recinto dell’universo del tempo lineare e lo spazio sconfinato dell’eterno presente. Sono adulti che giocano alla vita, che non si annoiano, non si lamentano, che vanno cercando quel che li appaga nel profondo, attratti da un ideale di verità, giustizia e bellezza, costi quel che costi. Sono voci autorevoli, che svelano con chiarezza la trama nascosta. Sono esseri umani coraggiosi. In questo libro se ne parla con sincerità.



23 giugno 2021

FABRIZIO CARCANO MISTERI AMBROSIANI

 Nella Milano di fine anni Settanta – la città della paura, dove bande criminali, malavitosi e terroristi rossi e neri versano sangue ogni giorno sui marciapiedi – un killer efferato, protetto da istituzioni corrotte, compie una strage silenziosa di omosessuali. Tocca al commissario Vittorio Maspero inseguire la sua infinita scia di sangue, con un’inchiesta da brivido in una metropoli ostaggio di forze oscure: mafia, P2, Servizi deviati, pezzi di Stato dietro le quinte ordiscono attentati ed esecuzioni, cavalcando le proteste di piazza, alzando un muro di fumo per nascondere gli scandali delle banche di Sindona e di Calvi, dei banchieri di Dio. Nella Milano del 2021, in zona rossa, con le mascherine per il virus, è il vicequestore Bruno Ardigò, il Cacciatore di Caini, a indagare su una catena di nuovi omicidi, scavando in un passato nerissimo di segreti mai svelati e di omissis, per giungere ai misteri legati al Banco Ambrosiano.



ILARIA TUTI FIGLIA DELLA CENERE

 «La mia è una storia antica, scritta nelle ossa. Sono antiche le ceneri di cui sono figlia, ceneri da cui, troppe volte, sono rinata. E a tratti è un sollievo sapere che prima o poi la mia mente mi tradirà, che i ricordi sembreranno illusioni, racconti appartenenti a qualcun altro e non a me. È quasi un sollievo sapere che è giunto il momento di darmi una risposta, e darla soprattutto a chi ne ha più bisogno. Perché i miei giorni da commissario stanno per terminare. Eppure, nessun sollievo mi è concesso. Oggi il presente torna a scivolare verso il passato, come un piano inclinato che mi costringe a rotolare dentro un buco nero. Oggi capirò di dovere a me stessa, alla mia squadra, un ultimo atto, un ultimo scontro con la ferocia della verità. Perché oggi ascolterò un assassino, e l'assassino parlerà di me.»



VINCENZO MAIMONE ERRATA CORRIGE

 Il controllo del linguaggio è controllo del pensiero?

Le parole pesano, talvolta feriscono, molto spesso liberano. Di ciò è fermamente convinto Ermes Lazzari, di professione correttore di bozze. La coerenza grammaticale è per Ermes non soltanto una questione professionale, ma anche una prospettiva esistenziale: un rifugio solido, forse l’ultima spiaggia sicura dove trovar riparo dal naufragio culturale della società. È su questi principi che si fonda la sua personale battaglia contro gli anacoluti, i congiuntivi dimenticati e le imprecisioni linguistiche. Una guerra che lo pone di fronte a un nemico subdolo e astuto che imperversa ovunque appropriandosi di ogni spazio privato e pubblico esattamente come farebbe il grande fratello. In questo clima da distopia non troppo lontano dalla verità, quello che sembra uno scherzo innocente si trasforma in un terribile assedio che trascinerà Ermes nel gorgo della neolingua e della manipolazione psicologica fortemente tese a cancellare le potenzialità critiche del pensiero.



20 giugno 2021

CHICCA MARALFA IL SEGRETO DI Mr WILLER

 Mr Willer è uno spregiudicato e combattivo conduttore di successo su Twitch, con 4 milioni di follower. La sua imprevedibilità e il suo essere sempre sopra le righe hanno fatto di lui il più importante opinionista nazionale della rete. Babilonia, il suo canale web, è un prodotto unico. La miccia può innescarla un qualsiasi intervento o un commento sui social. Mr Willer, con prontezza diabolica, gratta il fondo in cerca del peggio e ne amplifica il riverbero, facendo saltare tutti gli equilibri. Ma come talvolta succede la vita chiede il conto quando meno te l'aspetti e anche lui, deus ex machina di un'esistenza più spettacolare che umana, dovrà fare i conti con le conseguenze delle sue azioni. Non è una notte qualunque a Milano quella in cui il pubblico ministero Roberto Natali si troverà a indagare su Mr Willer, in un clima torbido da hard boiled americano. Un caso complesso che metterà scompiglio nella sua esistenza.



19 giugno 2021

ANTONIO MANZINI VECCHIE CONOSCENZE

È morta nel suo appartamento Sofia Martinet, colpita alla testa con un oggetto pesante. Mentre Rocco Schiavone porta avanti una nuova inchiesta, alcuni ritorni dal passato scuotono emotivamente il vicequestore, che si sorprende quasi quasi a pentirsi della propria scorza di durezza: forse perché aleggia dappertutto un’invitante allusione alla forza emancipatrice dell’amore. Amore di qualunque tipo. Schiavone non ci crede. Tutti gli elementi indicano un solo colpevole: movente, tempi, luogo, tracce materiali e informatiche, psicologia. Ma lui non ci crede a pelle. «L’archeologa, Sara, ha detto che nei miei occhi non vede niente. Di solito è la stessa impressione che ho quando guardo un omicida». E invece negli occhi del sospettato numero uno qualcosa ha visto: «Paura». È morta nel suo appartamento Sofia Martinet, colpita alla testa con un oggetto pesante. Unici indizi una «J» ripetuta nella sua agenda, e una striscia pallida attorno a un dito, segno di un anello sempre portato e rimosso a freddo dal cadavere. Sui settant’anni, una casa piena di libri, di cui parecchi antichità di valore, un nome celebre a livello internazionale nel suo campo accademico, storica dell’arte specialista in Leonardo da Vinci. L’inchiesta portata avanti da Rocco Schiavone, con il suo stile inconfondibile di lavoro e di vita, ha due snodi. Il primo riguarda la condotta del figlio della vittima; il secondo è una scoperta che questa aveva fatto scavando nelle opere scientifiche del genio del Rinascimento. «Una svolta nel mondo degli studi leonardeschi». Improvvisamente, una scossa tellurica complica anche emotivamente le giornate inquiete di Rocco: rispunta Sebastiano, l’amico di infanzia, e di imprese al limite della legalità, che era scomparso da un bel po’ di tempo, inabissato nella sua caccia segreta appresso al carnefice della giovane moglie.



AA.VV. INCIAMPI DI VITA

 Storie delicate, allo stesso tempo illuminanti e ironiche, che raccontano di rifugiati politici con master in economia che provano a ripartire vendendo schede telefoniche, di un uomo e una donna che si aiutano a vicenda e poi si innamorano e iniziano una nuova vita, di un professore di inglese di madre lingua francese arrivato per caso a Milano che ora fa il mediatore culturale, di una mamma di Santo Domingo che raggiunge la figlia in Italia ma non tutto va come prevedeva, di un precario senza lavoro che perde tutto, anche la speranza, ma ora cerca, di nuovo, un’occupazione. Percorsi di vita tortuosi e unici, ma con un unico comune denominatore: la voglia di ripartire e la tenace speranza di farcela, sostenuta dalla percezione di non essere più soli. Perché questa è la novità di Casa Jannacci. Gli ospiti non ci vanno più, com’era una volta, solo per dormire, ma qui cercano e trovano una speranza di rinascita.



16 giugno 2021

PAOLO PANZACCHI DOVE NASCE L'ODIO

 Una mattina qualunque a Roma, Parigi e Berlino decine di uomini si preparano alla più grande azione terroristica coordinata della storia. Chi c'è davvero dietro l'ideazione di questi terribili attacchi? Un'organizzazione paramilitare araba chiamata I figli di Allah che vuole assumere il controllo di buona parte del Medio Oriente, oppure Gianni Arienti, il mercenario più ricercato al mondo? Tra il male minore e il male assoluto cosa scegliereste, se vi obbligassero a farlo? Una prova terribile alla quale saranno sottoposti uomini politici e servitori dello Stato, dove niente è ciò che sembra e nessuno è chi dice di essere.



ROBERTO VALLEPIANO I FIGLI DEL VULCANO

 Questo è un libro di racconti guerriglieri narrati dalla viva voce dei protagonisti. La ribellione come metafora del fuoco, la lotta armata come storia collettiva fatta di tante storie individuali. L'autore mostra le vene aperte dell'America Latina. Ridona voce, memoria e grammatica a chi ha messo armi e cuore al servizio della giustizia. Immagina le pagine come tante piccole eruzioni che trasformano le idee in scintille e le ingiustizie in furore incendiario. L'epicentro da cui si irradiano gli avvenimenti è il Guatemala, paese magico e surreale, per poi attraversare come una porta dimensionale paesi come Cuba, El Salvador, Haiti, Messico, Guyana e Nicaragua. Il genere dell'opera è a metà tra il romanzo storico e l'autobiografia di una rivoluzione. Ogni capitolo è un libro nel libro. I vari paragrafi sono collegati l'uno all'altro da un filo rosso fatto di gesta rivoluzionarie, spesso declinate al femminile. Lo stile è evocativo. La narrazione immediata e il linguaggio fluido e comunicativo. Il tempo verbale al presente, con frequenti salti temporali nel passato prossimo e remoto, aiuta l'autore a raccontare gli eventi in modo più diretto e con una struttura più simile ai racconti orali. Il libro narra degli intollerabili soprusi subiti dalle masse popolari, dalle popolazioni indigene e della risposta armata che ha innescato uno straordinario laboratorio di lotte sociali che hanno incendiato l'America Latina portando a innovative forme rivoluzionarie di socialismo e di autogoverno del territorio. Un testo che non vuole essere un saggio di analisi politica né un quadretto agiografico di esotismo rivoluzionario, ma un atto deliberato di amore e gratitudine nei confronti di chi ha tentato l'assalto al cielo per divenire l'evocazione stessa del fuoco.


15 giugno 2021

OMAR HASSAN PER LE STRADE

 La colorata autobiografia di Omar Hassan, nella quale racconta con parole e disegni la sua arte, legata a doppio filo alla boxe, la sua storia, le amicizie, le passioni, le vittorie e le sconfitte.


«Il mio professore Alberto Garutti ripeteva sempre: "Siete l'unica generazione che può viaggiare con pochi euro, dovete andare, scoprire, conoscere... L'Accademia non si fa in aula, si fa respirandone l'esperienza nel mondo". Queste parole mi illuminarono e mi fecero capire che dovevo muovermi, partire da Lambrate, dalla realtà quotidiana fatta di sogni giganti seduti su delle panchine, perché da quelle panchine qualcuno prima o poi si deve alzare.» E così ha fatto Omar Hassan, figlio della periferia multietnica dell'hinterland milanese, padre egiziano e madre milanese. Si è alzato dalle panchine di Lambrate e ha combattuto per trasformare i suoi sogni in realtà. Se, infatti, il suo desiderio di avere una carriera sportiva nel pugilato si è infranto per una grave forma di diabete, che lo ha costretto a ritirarsi dalle competizioni agonistiche, Omar ha però deciso che nessuna malattia lo avrebbe messo ko, facendosi strada nel campo dell'arte, fi no a diventare il massimo esponente italiano dell'action painting. Questo libro è la sua colorata autobiografia, nella quale racconta con parole e disegni la sua arte, legata a doppio filo alla boxe, la sua storia, le amicizie, le passioni, le vittorie e le sconfitte.



13 giugno 2021

ROBERTO MISTRETTA IL MARESCIALLO BONANNO

 Chi si cela dietro gli occhi pelosi? Che segreti nasconde quel cadavere? Come ricucire i rapporti con Vanessa? Rogne inaspettate per il maresciallo dei carabinieri Saverio Bonanno pronto a togliersi l'uniforme e partire per la sospirata vacanza a Ustica. Travagliato e perennemente a dieta, in continua rotta di collisione coi colleghi e in famiglia, Bonanno si ritrova a dover decifrare un delitto dai troppi punti oscuri. Le indagini lo porteranno a spostarsi tra note località balneari dell'isola: Agrigento, Porto Empedocle, Sciacca, Cefalù e i paesini della Montanvalle, spicchio di provincia nel cuore della Sicilia agreste, sperso tra le vallate verdeggianti di grano e gli uliveti dei monti sicani, dove vivono procaci acconciatrici e carrozzieri disinvolti, focose vedove e bancari untuosi, poeti pretenziosi e sindaci sputacchianti, farmacisti allupati e amici linguacciuti. Un romanzo palpitante di sentimenti ed emozioni, che tra un sorriso e un'affiorar di commozione vedrà Bonanno dipanare l'intricata trama e far luce sul lato oscuro dell'essere umano.



06 giugno 2021

ALDO PAGANO CARAMELLE DAI CONOSCIUTI

 Un cadavere rinvenuto nella Manifattura dei Tabacchi, una fabbrica abbandonata nel degrado del quartiere Libertà di Bari, il corpo massacrato di botte e la gola recisa con un colpo netto, chirurgico: è questo il nuovo caso che il sostituto procuratore Emma Bonsanti deve affrontare in una primavera che il virus rende diversa da tutte quelle che l'hanno preceduta. La vittima, Matteo Cardone, è un uomo difficile da collocare. Un benefattore, per alcuni, l'unico che è arrivato nei luoghi dimenticati dalle istituzioni già prima del lockdown, distribuendo cibo a tutto il rione. Un fascista, razzista e pure violento, per altri, tra cui sarebbe facile annoverare anche Emma, se non fosse. Se non fosse che è stato ammazzato brutalmente e tocca mettere da parte i pregiudizi e rimangiarsi le facili sentenze. Tutto si complica quando spunta la pista di un possibile indagato: si tratta di Samuel Saleh, compagno etiope della figlia del più stretto collaboratore di Emma. Poche ore prima del delitto, infatti, Saleh aveva minacciato Cardone e i due, proprio quella notte, si sono incontrati davvero. Oltre a tutto, Samuel ora ha fatto perdere le tracce, moltiplicando quelle voci che già lo vedono colpevole. Spetterà a Emma districare la matassa aggrovigliata di questo nuovo caso. Spetterà a lei andare al di là dei preconcetti e delle facili verità dell'una o dell'altra fazione. Spetterà a lei frugare tra gli indizi e raschiare il fondo più abietto della ferocia. 


05 giugno 2021

FLAVIO VILLANI LA BANDA DEGLI UOMINI

 Questo romanzo ha la scrittura tenue delle lampadine da poche candele che si utilizzavano negli anni Trenta. Dove il termine tenue vuole dire ombre, vaghe certezze, il mistero del silenzio quando la sera imbrunisce. È ambientato durante il fascismo, in un regime che in queste pagine è una seccatura, una parata inutile: per tutti, anche per i gerarchi in divisa. In un quadrilatero della vecchia Milano operaia, tra via Porpora e Lambrate, un uomo, un anarchico con il vizio dell’alcol, che si è perduto nonostante figli e famiglia, muore apparentemente per cause naturali. Ma per uno dei figli la versione ufficiale non regge. E comincia a indagare, aiutato dal fratello, da alcuni amici e da un meccanico ebreo. Ne esce un racconto che ha il giallo come pretesto che è la magistrale narrazione di un’epoca di mezze tinte, di espedienti e di furbizie, di antagonismi e di invidie, di opere d’arte importanti e collezionisti senza scrupoli, di opportunisti con la vocazione al fallimento, attratti dalla rovina come fosse una fosca forma di successo. Un mondo che sfocerà nel dramma della seconda guerra mondiale, ma senza clamori, come una fredda necessità della storia. Con lentezza, senza alzare la voce, con moderazione e misura, Flavio Villani si muove nella ruvidezza delle malinconie, descrivendo esistenze impaurite e ipocrite, senza valore e senza morale, che non ambiscono neppure alla forza, alla retorica della disperazione. La banda degli uomini è un libro intenso, che indaga personaggi capaci di lasciarci addosso anche il ritmo del loro respiro. E alla fine sapremo quello che è accaduto, ma soprattutto capiremo un po’ di più di ciò che siamo e avremmo potuto essere. Un libro sottile e godibile che non rinuncia mai a farsi letteratura. «Se nessuno crede alla caduta fece Andrea, “allora cosa è successo?” Era strano, ma ci voleva coraggio a dirlo, a rendere reale un brutto pensiero: “Qualcuno l’ha ammazzato di botte”. Le parole rimasero sospese nell’aria per qualche istante, poi la loro pesantezza le portò a terra con uno schianto».



01 giugno 2021

ANDREA STAID I DANNATI DELLA METROPOLI

 Esistono da sempre due città, una legale e l'altra illegale, i cui confini si spostano a seconda delle epoche storiche e delle necessità economiche contingenti. Spesso gli abitanti di queste due città si sfiorano, interagiscono, confliggono. Sulle loro contaminazioni si costruisce il tessuto sociale. Quasi sempre gli abitanti della città oscura non hanno voce sui media ufficiali: sono un numero, una statistica o un titolo di giornale. "I dannati della metropli" nasce dalla necessità di far parlare i protagonisti del disagio e della devianza che vivono e attraversano le nostre metropoli. Sulle tracce di Danilo Montaldi e della scuola di Chicago, animato da un bisogno radicale di far uscire l'antropologia dalla torre d'avorio dell'accademia, Andrea Staid si è messo in ascolto delle voci della città oscura, senza pregiudizi. Con una ricerca che è frutto di anni passati con i migranti, iscrivendosi in maniera del tutto nuova al filone dell'antropologia delle migrazioni, contaminato con l'etnografia e la storia orale. Il cuore del saggio è rappresentato dall'analisi di un caso specifico spesso al centro della cronaca, su una via e più precisamente un grande palazzo soprannominato dalla stampa "il fortino della droga", situato in un quartiere centrale di ilano (via Bligny 42).


PAOLO ROVERSI ALLA VECCHIA MANIERA

 Sono gli ultimi giorni dell’Expo, e Milano galleggia in un inedito silenzio quando in pieno centro viene ritrovato il cadavere di un avvoca...