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Sale, Alessandria, Italy
Ex giornalista pubblicista; Organizzatore di festival letterari; Presentatore; Speaker radiofonico;

21 gennaio 2023

FRANCESCO ZANOLLA DEPOSIZIONI ACCESSORIE SUL CASO SAMSA

 In rare occasioni, come negli ultimi due anni, si è reso chiaro che ci sono momenti (evi interi) in cui i confini delle nostre esistenze non bastano. È in quei momenti che le finzioni, i racconti, le storie, le rappresentazioni ci vengono in soccorso. In tempi particolarmente ostici può capitare addirittura che nemmeno le storie bastino più, e allora possiamo appellarci alla tradizione millenaria che ci porta a ripren-derle in mano e, partendo da quelle, a uscire dal seminato. Che, in al-tre parole, ci porta a creare ancora, stratificando su quanto già è stato edificato da chi è venuto prima di noi. In questa raccolta di racconti Francesco Zanolla ci invita, con rispet-to ma senza timori reverenziali, a giocare agli universi paralleli. Nelle pagine di Deposizioni accessorie sul caso Samsa troveremo gli Spinoff, i Sequel e i Crossover che non abbiamo mai osato chiedere. Trame che sono binari deragliati da grandi classici, da pilastri della fantascienza, ma anche da suggestioni fumettistiche e cinematografiche. Zanolla si destreggia tra i generi con mestiere e precisione, portandoci nei più disparati angoli del tempo e dello spazio. Divertendo e commuovendo ci dimostra, infine, che è possibile toccare l’intoccabile, ovvero plasmare nuove narrazioni a partire da mostri sacri come Kafka e Vonnegut; così come è possibile che il pop assurga a classico, passando per lo sguardo spaventato e malinconico di un Batman ottuagenario.






18 gennaio 2023

ANNA MONOSI PRIMA VIENE IL NERO

 Gottofaro è un villaggio come tanti, piccolo e refrattario ai cambiamenti. La sua esistenza scorre placidamente come l’acqua del piccolo fiume che attraversa il bosco appena fuori dal paese. L’intera vita dei suoi abitanti ruota intorno alla festa del santo patrono, Corbiniano, e ai preparativi che ne anticipano la celebrazione. La quiete della cittadina viene rotta quando il Comune decide di istituire una biblioteca pubblica. La notizia che il posto da bibliotecario sarà occupato da una ragazza, una forestiera per giunta, genererà diffidenza e paura in buona parte della popolazione. L’unico a cercare di instaurare un legame con la nuova arrivata sarà l’adolescente Fernando. La sua sensibilità vivace lo porterà a intuire cose che il resto del paese si rifiuta di vedere, a scorgere la malvagità dietro il pretesto della rettitudine. Rimarrà, suo malgrado, coinvolto in un dramma antico come il mondo, di cui forse non riuscirà mai a liberarsi.






BRUNO MORCHIO LA FINE IGNOTA

 Mariolino Migliaccio ha poco più di trent’anni e neanche un soldo. Grande amante del cinema americano, fa l’investigatore privato e, senza licenza né ufficio, riceve i clienti in un bar dei carruggi. Da quando sua madre – che faceva la prostituta – è stata uccisa da un cliente, Mariolino ha perso tutto, tranne l’infallibile fiuto. Conosce ogni angolo di Genova e sa rovistare nei posti giusti per svelare i segreti della città. Non è un caso che Luigi il Vecchio, boss che gestisce una casa di tolleranza travestita da centro benessere, lo abbia assoldato per cercare Liveta, una delle “sue ragazze” sparita chissà dove. Quando Mariolino si renderà conto che non è stato ingaggiato per cercarla ma per risolvere una grana ben più grossa dell’organizzazione criminale, sarà troppo tardi per tirarsi indietro.






17 gennaio 2023

NICCOLÒ AMMANITI LA VITA INTIMA

 Maria Cristina Palma ha una vita all’apparenza perfetta, è bella, ricca, famosa, il mondo gira intorno a lei. Poi, un giorno, riceve sul cellulare un video che cambia tutto. Nel suo passato c’è un segreto con cui non ha fatto i conti. Come un moderno alienista Niccolò Ammaniti disseziona la mente di una donna, ne esplora le paure, le ossessioni, i desideri inconfessabili in un romanzo che unisce spericolata fantasia, realismo psicologico, senso del tragico e incanto del paradosso.






16 gennaio 2023

COSIMA BUCCOLIERO E SERENA UCCELLO SENZA SBARRE

 Cosima Buccoliero descrive un modello virtuoso di carcere: un carcere diverso, dove si trova un'umanità che non ti aspetti. La pena detentiva deve mirare al reinserimento, non ridursi alla sola punizione.



Cosima Buccoliero è stata a lungo vicedirettrice e poi direttrice del carcere di Milano Bollate. Il suo può sembrare un lavoro duro, in cui freddezza e rigore sono i presupposti per avere tutto sotto controllo. Eppure il suo approccio è un altro. Quando ha dichiarato che gli ergastolani nel suo carcere hanno diritto a una camera singola, Buccoliero ha suscitato stupore in chi crede che oltre le sbarre non ci debba essere piú speranza. Ma questa è la chiave del suo lavoro: accoglienza e umanità. Per lei il carcere è un microcosmo brulicante di vitalità. Ci sono i carcerati, il personale di sorveglianza e medico, i tanti volontari. E le loro famiglie. L'Ambrogino d'oro che ha ricevuto nel 2020 l'ha ottenuto grazie a questo modello virtuoso di prigione: per lei la pena detentiva deve mirare a un reinserimento e non ridursi alla sola punizione. La detenzione non deve perdere la sua funzione rieducativa, altrimenti diventa solo afflizione. Questo libro ci spiega perché.






PAOLA CEREDA LE TRE NOTTI DELL'ABBONDANZA

 Fosco è un paese arroccato su uno scoglio a picco sul mare. Per arrivare alla spiaggia, bisogna avventurarsi lungo una scala di legno e pietra che nessuno si è mai preso la briga di aggiustare. Perché il mare è maledetto e gli abitanti non lo possono avvicinare. La Calabria di Fosco è una terra aspra dove il tempo scorre lento, dove tutti corrispondono ai propri ruoli e ai propri cognomi e, fin dalla nascita, hanno il loro posto nel mondo. Le regole, dettate dalla malavita locale, sono legge per coloro che lì nascono. Per tutti, ma non per Irene. Irene ha quindici anni e un quaderno arancione sul quale disegna il quotidiano, così come se lo immagina. La notte, sui tetti di Fosco, si incontra con Rocco, il figlio di uno sparato, in uno spazio di complicità e tenerezza che permette di fantasticare un altro mondo possibile. Durante l’annuale pellegrinaggio alla Madonna delicata, Irene e Rocco ascoltano una conversazione tra masculi che cambia per sempre il corso delle loro vite. Le successive tre notti dell’abbondanza segnano un prima e un poi senza ritorno. E se è vero che le donne di Fosco nutrono il sistema e spingono i figli a vendicare, c’è chi prova a cambiare, nella convinzione che la vita si accetta ma non si subisce. Irene farà la sua scelta. La vita, per lei, è una pennellata di colore su un muro bianco.






PAOLA CEREDA LA FIGLIA DEL FERRO

 Iole vive all'Elba, isola di miniere e di ferro. Il bombardamento del 1943 la costringe ad affrontare da sola l'occupazione tedesca e i lunghi mesi che precedono lo sbarco alleato. Figlia di un anarchico, abita a Portoferraio e si mantiene come lavandaia. Mario, un giovane vicino di casa, si accorge di lei, dell'ostinazione del suo sorriso e della determinazione nelle scelte di ogni giorno. Il 1944 è l'anno dello sbarco delle truppe alleate. Tra i soldati in arrivo all'Elba c'è anche Ibrah, un fuciliere senegalese dell'esercito coloniale francese. Ci sono corpi, nel romanzo: il corpo di Iole e quello di Ibrah, i corpi delle donne e quelli dei soldati. Ci sono parole rubate, impossibili da pronunciare perché portano con loro lo smarrimento davanti alle ingiustizie. Se le storie non raccontate non esistono anche quando sono vere, le parole ritrovate portano alla luce una vicenda realmente accaduta e scavano nella domanda: chi è l'altro? Da lì ripartono per raccontare Ibrah e i suoi fantasmi, Iole e il suo coraggio.






15 gennaio 2023

ROMANO GRECO LA VITTIMA

 Un giovane è disteso supino sul muricciolo che delimita il lungomare dall’arenile. È composto come in una bara ma, per una qualche incomprensibile trascuratezza, mentre ha una mano regolarmente appoggiata sul petto, l’altra penzola di là dal muro e non è visibile. Questa, in una notte piovigginosa di novembre, la fotografia scattata da un reporter disperato in cerca di uno scoop che lo salvi dal licenziamento. Per gli inquirenti è lui l’assassino: si trovava sulla scena del crimine, aveva l’opportunità di uccidere e, soprattutto, è fuggito al sopraggiungere delle forze dell’ordine. Per Sirio, il giovane criminologo chiamato a indagare in sua difesa, c’è invece qualcosa che stride. Una persona pugnalata a morte non si adagia supina, ma cade in posizione scomposta; inoltre, manca qualcosa. La fotografia non mostra tracce di sangue ed è strano, molto strano, dal momento che la vittima è deceduta per dissanguamento! Se per gli inquirenti il caso può considerarsi chiuso, per Sirio l’indagine è appena all’inizio.



14 gennaio 2023

ANNA PAGANI CIVICO 22

 «Civico 22 è un romanzo corale in cui trovano spazio varie generazioni. Pur nella difficoltà potranno germogliare relazioni profonde: nell'amicizia e nei sogni, nella malattia e nel sostegno reciproco, nella sofferenza e nella speranza. Il romanzo offre inoltre un affresco sociale contemporaneo. Tramite le vicende dei personaggi compaiono in filigrana diversi temi d'attualità: la violenza sulle donne, l'impatto di tale violenza sui minori, l'individalismo e l'insoddisfazione degli adulti, le difficoltà genitoriali, i dubbi esistenziali dei giovani, la solitudine degli anziani. Ma su tutto dominano la speranza e la voglia di riscatto: la vita dei protagonisti non è già stata scritta, non coincide con il Civico 22. Loro sono più di un indirizzo».






SERGIO BUCCHI LA FILOSOFIA DI UN NON FILOSOFO

 Il titolo del saggio di Sergio Bucchi si rifà a un prezioso suggerimento di Norberto Bobbio: la «non filosofia», esibita da Salvemini in polemica col neoidealismo dominante, fu in realtà una filosofia saldamente radicata nella tradizione empiristica o, meglio, secondo la sua stessa definizione una forma di empirismo «disincagliata dai semplicismi e dalle spavalderie degli "illuministi" e dei "positivisti"». È lo stile di pensiero che si realizzò concretamente in un'interrogazione, mai interrotta, sulla storia e sulla democrazia. Alla metodologia della storia Salvemini dedicò il suo esordio nella carriera accademica, facendone poi il banco di prova delle sue più importanti imprese storiografiche, dal libro sulla Rivoluzione francese alla ricostruzione del difficile cammino della democrazia italiana, tema che l'avvento del fascismo rese ancora più urgente. Ancora una volta fu la storia a preparare il terreno alla riflessione teorica. Via via che si faceva più stretto l'assedio dei totalitarismi, la difesa della libertà e delle istituzioni democratiche diventava il compito principale cui erano chiamati gli intellettuali; un compito di cui Salvemini seppe farsi pienamente carico negli anni dell'esilio americano, sviluppando una serie di riflessioni che costituiscono uno dei contributi più originali alla definizione del concetto di democrazia Più che come la biografia esaustiva di Salvemini - che attende ancora di essere scritta - "La filosofia di un non filosofo" è piuttosto il tentativo, appieno riuscito, di fornire il senso complessivo dell'esperienza culturale e politica di uno dei più originali intellettuali italiani del Novecento.






PAOLO ROVERSI ALLA VECCHIA MANIERA

 Sono gli ultimi giorni dell’Expo, e Milano galleggia in un inedito silenzio quando in pieno centro viene ritrovato il cadavere di un avvoca...