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Sale, Alessandria, Italy
Ex giornalista pubblicista; Organizzatore di festival letterari; Presentatore; Speaker radiofonico;

03 ottobre 2021

BRUNO MORCHIO NEL TEMPO SBAGLIATO

 NEL TEMPO SBAGLIATO

Bacci Pagano e l'irresistibile arte della fuga (Garzanti

Sul rettilineo incrociai l’edificio ocra della stazione di Vesima, quasi una casetta da trenino giocatto-lo, dove scendevamo con il nonno Baciccia armati di canne da pesca, un secchio di plastica e un barat-tolo pieno di gamberetti da usare come esca. Nello zaino del nonno, la borraccia con l’acqua fresca, due panini con la mortadella e due banane. Avevo forse quattro o cinque anni e su quel greto sassoso riu-scivo a entusiasmarmi a ogni tremolio del sottile cimello della canna. Le boghe sono pesci diffidenti, prima di mordere l’esca annusano, tastano, piluccano. Certe giornate era cappotto e ce ne tornavamo a casa con il mastello vuoto, ma a volte la fortuna ci arrideva e la sera si mangiavano bôghe frîte, frittura di pesce fresco per tutti. Le assaggiava anche mia madre, e al nonno che le chiedeva se erano buone, piuttosto che dargli soddisfazione, rispondeva: «Poæ, o l’è tùtto ûn sùssa e spùa», padre, è tutto un suc-chia e sputa. A me quella risposta faceva venire il nervoso, mi sembrava una inutile crudeltà verso il nonno, ma devo riconoscere che la mamma non aveva tutti i torti: le boghe sono il pesce più liscoso che esista.



MAURIZIO BLINI I DELITTI DEL DRAGONE

 In una tranquilla serata a pochi giorni dal Capodanno, Torino è scossa da due eventi drammatici. In una villetta di via Servais, un'intera famiglia viene trucidata in modo orribile. Si tratta di cittadini cinesi che nulla hanno a che fare con la giustizia. Genitori e due figli. Un muro bucato e la scoperta di una stanza segreta. Quasi alla stessa ora, un boato scuote la Val Susa. Si tratta di un ordigno esplosivo in un cantiere della TAV di Chiomonte. Altri cadaveri che non sanno chi ringraziare. Si tratta forse di un atto terroristico? Alessandro Meucci, dirigente della squadra mobile e Maurizio Vivaldi, ex poliziotto e investigatore privato, vengono coinvolti in un'indagine che appare da subito paradossale. Le ipotesi, per entrambi i casi, possono infatti provenire da molto lontano e sconvolgere del tutto l'ordine naturale delle cose. Ma, eliminato l'impossibile, ciò che resta, per improbabile che sia, deve essere per forza la verità. Lo diceva un certo Sherlock Holmes.



02 ottobre 2021

MARIA TERESA VALLE COLPEVOLE DI INNOCENZA

 La primavera inoltrata del 1950 a Genova mette nelle vene del commissario capo Damiano Flexi Gerardi sangue nuovo. Convinto dal questore a ritirare le dimissioni e ad accettare un caso difficile e delicato si trova a indagare sulla morte di due piccole ospiti dell'orfanotrofio di C.M. Da chi e perché sono state uccise due bambine innocenti? Non è facile per un uomo schivo e refrattario ai contatti umani, come il commissario, che si è meritato il soprannome di "Becchino", avere a che fare con un gruppo di suore capeggiate da una madre superiora agguerrita e granitica come un generale d'armata. La cognata Angela viene chiamata dal commissario per dargli manforte e per scalfire le difese delle religiose guadagnandosi la fiducia e le confidenze delle piccole orfane. Diversi soggetti sono sospettabili. Ma qual è il movente? Le indagini si complicheranno ulteriormente per avvenimenti personali e delittuosi che turberanno l'animo di tutti. La soluzione arriverà portando con sé la consapevolezza che nessuno è innocente.



ALBERTO CASSANI UNA GIOSTRA DI DUCI E PALADINI

 Il giornalista Victor Costa e` scomparso. Anche se e` ormai sporadica la frequentazione che il professor Walter Savini ha con lui, la telefonata di Carla, l’ex moglie di Victor, lo mette in ansia. Forse perche? sono tanti i ricordi che condivide con lui e con gli altri amici che lavorarono al progetto della Citta` del Teatro, che li aveva uniti all’incirca vent’anni prima. Poi ciascuno aveva preso un’altra strada, come spesso accade, ma avevano cercato di non perdersi di vista. Ancora scosso, Walter decide di chiedere aiuto ai suoi vecchi compagni e consiglio al loro mentore di allora, Amleto Coen. Bastera` sentirli, perche? le loro vite tornino a incrociarsi nella ricerca dell’amico scomparso. Nel frattempo, sono gia` in tanti sulle tracce di Victor, persino i Servizi segreti. Lo cercano perche? ha tra le mani delle informazioni che potrebbero danneggiare il governo. E il Capo, l’uomo che e` tor- nato al potere impersonando lo spirito dei tempi e il destino della nazione, non puo` certo permetterlo. In un susseguirsi di eventi, tra agenti che pedinano altri agenti, e convegni di aspiranti terroristi, mentre tragedia e farsa si rincorrono, Victor e i suoi amici cercano di non soccombere. In questa giostra di «duci e paladini», che sposta lo scenario della storia da una citta` di provincia del Nord Italia a Milano, poi a Parigi, fino a Bangkok, per poi tornare in Italia, a Roma e di nuovo nella cittadina di partenza, si intreccia e si dipana un intrigo che coinvolge politica, ambizioni, denaro, amicizie e passioni mai sopite ne? dimenticate. Costruito come un romanzo dentro il romanzo, il libro unisce in modo ironico e originale fantapolitica e cronaca di provincia. E alla fine parla delle scelte che riusciamo a fare e di quelle mancate, e di come queste ultime possano poi diventare materia per il racconto.



29 settembre 2021

VITO TETI TERRA INQUIETA

 Vito Teti ha sempre un viaggio qua intorno da raccontare, un volto nascosto da nominare tra le righe di un saggio, un ritaglio di vita minuta da incorniciare con tutte le sue scoloriture. "Terra inquieta" è un libro che è tanti libri insieme, e tutti servono a qualcosa: uno racconta di Calabrie mobili che crollano e franano; l'altro di uomini che sperano futuro cercando l'America, ma cercandola incontrano la storia; l'altro ancora di donne che ascoltano in sogno i consigli di san Giorgio per vincere ogni drago, di uomini che i santi li portano a spalla per sacralizzare la polvere e il mare che siamo, di giovani laureati che partono perché l'ultimo lavoro non pagato è un'umiliazione ormai intollerabile. Ma in "Terra inquieta" c'è pure gente che resta tentando di salvare rovine e pilastri di cemento che si alzano al cielo, per farne qualcosa che vive. In questo vagare per spazi vasti e insieme profondi lo scrittore di "Maledetto sud" raccoglie ogni mollica, mentre l'antropologo de "Il senso dei luoghi" prova una teoria capace di dare forma al sussulto imprendibile della Calabria. Così nasce "Terra inquieta", una storia di linee che ricostruisce la necessità e l'ossessione per la mobilità di una regione contadina eternata dal tempo circolare dei greci, spezzata dalle catastrofi, che però sempre ritenta nuove circolarità per non mutare sguardo su di sé, infine la Calabria moderna, quella che naviga in linea retta verso un tempo migliore...



27 settembre 2021

EMILIANO BEZZON LEGAMI DI SANGUE

 A Valsolda, ai piedi di un ponte, sul greto del torrente quasi asciutto viene trovato il cadavere di un ragazzino. Le indagini portano frettolosamente alla conclusione che si sia trattato di un suicidio. Non per i genitori che, attraverso il parroco della valle, chiedono aiuto alla psicologa detective Giorgia del Rio. Dopo le prime indagini nella scuola del ragazzo, Giorgia decide di spostarsi a Torino, da dove la famiglia si è trasferita poco prima. Inizia così una serrata indagine che porterà Giorgia, affascinata dalle bellezze sabaude, ad addentrarsi in un mondo parallelo, gestito dalla criminalità di origine albanese. Nel frattempo, in un parco poco distante da Milano, viene trovato un altro cadavere, su cui investiga la Capitano dei Carabinieri Doriana Messina. Le due indagini proseguono a ritmo incalzante, finendo ben presto per incrociarsi e portando alla luce imprevedibili "legami di sangue".



26 settembre 2021

ALFIO NICOTRA L'AGILE MANGUSTA

 Democrazia Proletaria fu la più eretica delle formazioni politiche della nuova sinistra nate negli anni Settanta. Mise insieme, con un'impostazione culturale spesso in rottura con la tradizione della sinistra comunista, migliaia di donne e uomini arrivati alla politica dalle lotte del Sessantotto e i giovani affacciatisi all'impegno militante con i nuovi movimenti degli anni Ottanta. La sua originalità si desume sin dal soprannome che ne diede il leader Mario Capanna: l'agile mangusta che doveva muoversi con sveltezza per colpire il cobra della Democrazia Cristiana e del padronato, uno strumento leggero e coerente più efficace del pesante e immobile pachiderma del Partito Comunista Italiano. Scritto dalla visuale privilegiata di un membro della direzione del partito, questo libro ne ricostruisce la storia scavando soprattutto nelle proposte di legge e negli atti parlamentari del periodo di massima attività istituzionale (dal 1983 al 1987) in cui poté contare su sette deputati. Una legislatura carica di eventi importanti per la storia del paese: dal primo governo a guida socialista di Craxi alla morte di Enrico Berlinguer; dalla lotta contro il dispiegamento dei missili nucleari a Comiso all'accordo tra Reagan e Gorba?ëv; dalla crisi di Sigonella alla sconfitta operaia sul referendum sulla scala mobile. Una fase di profonda trasformazione politica e sociale in cui si possono leggere i segni della frana che porterà negli anni Novanta alla scomparsa di tutti i partiti della Prima repubblica. Democrazia Proletaria non sopravvisse a questo smottamento generale: subì una spaccatura al proprio interno verso il partito dei Verdi e poi confluì nel 1991 in Rifondazione Comunista dopo lo scioglimento del Pci. Ma la freschezza dell'eredità del «piccolo partito dalle grandi ragioni» sta nella sorprendente capacità di anticipare i grandi temi dei movimenti dei decenni successivi: l'ambientalismo, il femminismo, il pacifismo, i beni comuni, la centralità del diritto alla salute e il nuovo ruolo del mondo del lavoro.


DANIELE GRILLO E ALESSIO PIRAS IL SUONO DELLA COLPA

 Genova. Benedetta Fabbri, postina precaria, nel primo giro di consegne a Vernazzola si imbatte nel cadavere di Arnoldo Chiana, liutaio tra i più apprezzati dai big della Scala. Il caso viene derubricato dagli inquirenti a «morte per cause naturali». Ma per Benedetta qualcosa non torna e inizia un'indagine nella quale coinvolge il padre Primo, due colleghi e Trick, agente di polizia e partner di giochi erotici. La postina seguirà le note distorte dei violini che accompagnano la vicenda, si troverà sullo spartito bruciato della vita della vittima e di una data cruciale per la Storia del Paese: 12 dicembre 1969, strage di piazza Fontana. Un percorso a ritroso alla ricerca della verità, rincorrendo l'anima di uomini e di strumenti, che vibra del suono incessante della colpa.



24 settembre 2021

GRETE DE FRANCESCO IL POTERE DEL CIARLATANO

 La figura del ciarlatano, di «colui che si vanta di sapere qualcosa che non conosce, di avere capacità che non ha», appartiene a ogni epoca della storia dell’umanità. Persino, come si ricava dalle pagine di questo libro, a quella rischiarata dai lumi, in cui il mito della ragione generò legioni intere di ciarlatani. In questo saggio Grete De Francesco coglie non soltanto l’archetipo di tutti i ciarlatani possibili, ma soprattutto il segnale d’allarme e tutto il peso della minaccia, spaventosa e letale, del dittatore che ipnotizza e soggioga le masse.



PAOLO FINZI LA PRATICA (IMPERFETTA) DELL'ANARCHIA

 Co-fondatore, nel febbraio 1971, della più diffusa testata anarchica italiana, Paolo Finzi è stato uno dei protagonisti del giornalismo radicale italiano, ricoprendo per quasi un cinquantennio il ruolo di responsabile editoriale del mensile "A rivista anarchica" (1971-2020). In questi cinque decenni la rivista – la prima testata ad adottare a livello internazionale il simbolo della A cerchiata – toccherà un'infinità di argomenti in costante equilibrio tra storia e attualità, azione e riflessione, dando così voce a una pluralità di opinioni spesso dissonanti, ma sempre accomunate da una forte sensibilità libertaria. Ed è forse questo il maggior pregio di un'esperienza editoriale al tempo stesso collettiva e individuale: aver dato senso e coerenza al composito universo libertario emerso nell'ultimo mezzo secolo, pur salvaguardandone l'intrinseca molteplicità. Paolo muore suicida nel luglio 2020, e poco sorprendentemente, dato il loro indissolubile legame, anche "A" cessa le pubblicazioni nell'estate di quell'anno. Questo Quaderno è la loro storia.



PAOLO ROVERSI ALLA VECCHIA MANIERA

 Sono gli ultimi giorni dell’Expo, e Milano galleggia in un inedito silenzio quando in pieno centro viene ritrovato il cadavere di un avvoca...