Chi è Ponzio Pilato, il prefetto della Giudea davanti al quale si svolse il processo a Gesú che si concluse con la crocifissione? Un tiranno crudele e spietato o un funzionario pavido ed esitante, che si lascia convincere dal sinedrio a condannare un uomo che ritiene innocente? Una maschera ironica e disincantata che pronuncia battute memorabili (“Che cos’è la verità?”, “Ecce Homo!”, “Quel che ho scritto, ho scritto”) o una severa figura teologica senza la quale il dramma della passione non avrebbe potuto compiersi? Rimettendo in scena il processo in tutte le sue fasi, Agamben ne propone una inedita e puntuale lettura. Nel dialogo fra Pilato e Gesú, due mondi e due regni si stanno di fronte: la storia e l’eternità, il sacro e il profano, il giudizio e la salvezza.
Un contenitore culturale Nulla di più Libri scelti su basi prettamente personali Non esiste un criterio di scelta tranne quello di ritenere la trama o la tematica trattata.
Informazioni personali
- RICCARDO SEDINI
- Sale, Alessandria, Italy
- Ex giornalista pubblicista; Organizzatore di festival letterari; Presentatore; Speaker radiofonico;
12 giugno 2020
GOFFREDO FOFI ELOGIO DELLA DISOBBEDIENZA CIVILE
Qual è la differenza tra disobbedienza civile e nonviolenza? Quando i cittadini hanno il dovere di opporsi a uno stato ingiusto e come? Goffredo Fofi ripercorre la storia dei movimenti di disobbedienza civile da Thoreau a Gandhi, dal '68 al trentennio berlusconiano, raccontandone la nascita e la crisi, offrendo una mappa a chi oggi voglia ancora resistere. Perché l'unica via contro un potere manipolatorio e coercitivo è ancora non accettare, smettere di obbedire prima che sia troppo tardi.
ERCOLE PATTI UN BELLISSIMO NOVEMBRE
In un pomeriggio di marzo, nel corso di una di quelle riunioni familiari tipiche dei paesi del Sud, l'adolescente Nino si unisce in un gioco di sguardi e di contatti quasi involontari a Cettina, sua zia, una donna di ventotto anni, bella e maliziosa. Prende il via una passione e un'iniziazione erotica che si compirà nella casa di campagna, in autunno, in una lunga e dolcissima estate di san Martino, fra cacce e vendemmie, in un alternarsi di rapidi piaceri e angosciose sofferenze, di precoci gelosie, di misurati distacchi.
08 giugno 2020
FERDINANDO SALAMINO IL KAMIKAZE DI CELLOPHANE
Un uomo legato a un letto, imbavagliato e ferito, un altro armato di un vecchio rasoio da barbiere, pronto a compiere una vendetta efferata.
Cosa può trasformare un ragazzino mite e amante dei libri in uno spietato assassino?
Per scoprirlo, dobbiamo addentrarci nelle spire di una Milano “aliena e ostile” e incontrarvi il protagonista, Michele Sabella. Cresciuto accanto a una madre fragile e a un padre violento, Michele racconta in prima persona l’insorgere della psicosi e il conseguente ricovero nell’istituto psichiatrico che egli chiama Escape Room. Tra quelle mura si innamora di Elena, ventunenne anoressica, “la mia dea di ossa.”
Quando, pochi giorni dopo la dimissione dall’istituto, la ragazza tenta il suicidio, Michele capisce che qualcun altro, qualcuno di insospettabile, la sta spingendo verso la morte, e decide di indagare. Guidato dai propri “demoni di cellophane”, voci che gli affollano la mente suggerendogli intuizioni illogiche eppure quasi sempre esatte, Michele elude la coltre di silenzi e bugie che circonda la ragazza e giunge alla più disturbante delle verità.
Cosa può trasformare un ragazzino mite e amante dei libri in uno spietato assassino?
Per scoprirlo, dobbiamo addentrarci nelle spire di una Milano “aliena e ostile” e incontrarvi il protagonista, Michele Sabella. Cresciuto accanto a una madre fragile e a un padre violento, Michele racconta in prima persona l’insorgere della psicosi e il conseguente ricovero nell’istituto psichiatrico che egli chiama Escape Room. Tra quelle mura si innamora di Elena, ventunenne anoressica, “la mia dea di ossa.”
Quando, pochi giorni dopo la dimissione dall’istituto, la ragazza tenta il suicidio, Michele capisce che qualcun altro, qualcuno di insospettabile, la sta spingendo verso la morte, e decide di indagare. Guidato dai propri “demoni di cellophane”, voci che gli affollano la mente suggerendogli intuizioni illogiche eppure quasi sempre esatte, Michele elude la coltre di silenzi e bugie che circonda la ragazza e giunge alla più disturbante delle verità.
FERDINANDO SALAMINO IL MARGINE DELLA NOTTE
Michele Sabella si è lasciato alle spalle l'Italia, un padre ergastolano e un segreto di sangue. Tutto ciò che desidera è un'occasione per ricominciare e quella sonnolenta cittadina delle Midlands inglesi, con il suo dipartimento di polizia in cui nessuno indaga mai su nulla, sembra il luogo perfetto per dimenticare ed essere dimenticato. Quando però Paulina Szymbova, immigrata polacca con problemi di droga, viene trovata morta nel suo appartamento con un biglietto di addio nella mano, Michele si convince che l'apparente suicidio nasconda qualcosa di più di un semplice atto di disperazione. Contro il parere dei colleghi e dei superiori, intraprende un'indagine solitaria che lo condurrà oltre le tranquille e rispettabili apparenze della città, nelle sue viscere colme di odio e violenza. Mentre nel ghetto di Merchant Court giovani immigrate continuano a scomparire e a morire, Michele è costretto a domandarsi, ancora una volta, quanto sia sottile la linea che lo separa dai mostri a cui dà la caccia.
ALICE BASSO IL MORSO DELLA VIPERA
Il suono metallico dei tasti risuona nella stanza. Seduta alla sua scrivania, Anita batte a macchina le storie della
popolare rivista Saturnalia: racconti gialli americani, in cui detective dai lunghi cappotti, tra una sparatoria e l’altra,
hanno sempre un bicchiere di whisky tra le mani. Nulla di più lontano dal suo mondo. Eppure le pagine di Hammett
e Chandler, tradotte dall'affascinante scrittore Sebastiano Satta Ascona, le stanno facendo scoprire il potere delle
parole. Anita ha sempre diffidato dei giornali e anche dei libri, che da anni ormai non fanno che compiacere il
regime. Ma queste sono storie nuove, diverse, piene di verità. Se Anita si trova ora a fare la dattilografa la colpa è
solo la sua. Perché poteva accettare la proposta del suo amato fidanzato Corrado, come avrebbe fatto qualsiasi
altra giovane donna del 1935, invece di pronunciare quelle parole totalmente inaspettate: ti sposo ma voglio prima
lavorare. E ora si trova con quella macchina da scrivere davanti in compagnia di racconti che però così male non
sono, anzi, sembra quasi che le stiano insegnando qualcosa. Forse per questo, quando un’anziana donna viene
arrestata perché afferma che un eroe di guerra è in realtà un assassino, Anita è l’unica a crederle. Ma come rendere
giustizia a qualcuno in tempi in cui di giusto non c'è niente? Quelli non sono anni in cui dare spazio ad una visione
obiettiva della realtà. Il fascismo è in piena espansione. Il cattivo non viene quasi mai sconfitto. Anita deve trovare
tutto il coraggio che ha e l’intuizione che le hanno insegnato i suoi amici detective per indagare e scoprire quanto la
letteratura possa fare per renderci liberi.
popolare rivista Saturnalia: racconti gialli americani, in cui detective dai lunghi cappotti, tra una sparatoria e l’altra,
hanno sempre un bicchiere di whisky tra le mani. Nulla di più lontano dal suo mondo. Eppure le pagine di Hammett
e Chandler, tradotte dall'affascinante scrittore Sebastiano Satta Ascona, le stanno facendo scoprire il potere delle
parole. Anita ha sempre diffidato dei giornali e anche dei libri, che da anni ormai non fanno che compiacere il
regime. Ma queste sono storie nuove, diverse, piene di verità. Se Anita si trova ora a fare la dattilografa la colpa è
solo la sua. Perché poteva accettare la proposta del suo amato fidanzato Corrado, come avrebbe fatto qualsiasi
altra giovane donna del 1935, invece di pronunciare quelle parole totalmente inaspettate: ti sposo ma voglio prima
lavorare. E ora si trova con quella macchina da scrivere davanti in compagnia di racconti che però così male non
sono, anzi, sembra quasi che le stiano insegnando qualcosa. Forse per questo, quando un’anziana donna viene
arrestata perché afferma che un eroe di guerra è in realtà un assassino, Anita è l’unica a crederle. Ma come rendere
giustizia a qualcuno in tempi in cui di giusto non c'è niente? Quelli non sono anni in cui dare spazio ad una visione
obiettiva della realtà. Il fascismo è in piena espansione. Il cattivo non viene quasi mai sconfitto. Anita deve trovare
tutto il coraggio che ha e l’intuizione che le hanno insegnato i suoi amici detective per indagare e scoprire quanto la
letteratura possa fare per renderci liberi.
07 giugno 2020
CHRISTIAN SALVESEN IL SETTIMO TIBETANO
La tecnica e la fisiologia vocale sono sicuramente essenziali ma molto più importante è il centro, il punto di raccolta superiore a partire dal quale il fenomeno voce nella sua essenza diventa percepibile. L'indicazione per individuarlo si trova nel libro di Peter Kelder "I Cinque Tibetani": un esercizio semplice, il più semplice esercizio della voce, solamente intonare un lungo "OM". Dal momento che la nostra voce viene impiegata quotidianamente, ogni lettore troverà in questo libro qualcosa da scoprire e da utilizzare per sé e le sue esigenze. L'impulso ad ascoltare più attentamente noi stessi, mentre parliamo, non ci abbandonerà più.
CORRADO STAJANO LA CITTÀ DEGLI UNTORI
Il protagonista di questo intenso saggio in forma di narrazione di Corrado Stajano si aggira sgomento per le strade di una città che vorrebbe amare, che nella sua storia è stata anche amabile, ma che nell'oggi sembra solo respingere: Milano. In questo peregrinare la realtà contemporanea dischiude il suo passato e Milano diventa il centro concreto e insieme emblematico di un cupo trascorrer di tempi. La città lucente di acque magnificata da Bonvesin da la Riva si trasforma nella "città degli untori" e dalla peste rimane contagiata per sempre; un susseguirsi ininterrotto di oscene violenze connota la storia di Milano fino a piazza Fontana e agli anni del terrorismo e dei servizi segreti infedeli. Alla violenza si accompagnano poi la decadenza della borghesia, parallela alla drammatica e quasi repentina fine della classe operaia, il tramonto del cattolicesimo democratico, che pure a Milano aveva radici profonde fin dagli anni del modernismo, e - nuova peste - la corruzione. Qui nasce il fascismo, qui gli ideali storici del socialismo si barattano per cupidigia, qui trovano terreno grasso il prevaricante populismo berlusconiano e l'assordante grettezza leghista. Allora la peste, nella sua realtà storica e nella sua valenza simbolica di morbo morale, che avvelena la vita delle persone e delle cose, diventa la chiave di lettura che attraverso stratificazioni storiche e metamorfosi di costume può cogliere una lunga durata di vergogna e sofferenza.
06 giugno 2020
AGNESE VIRGILLITO JASMINE FUMA LA PIPA
La vita di Jasmine è segnata dall'assassinio dei suoi genitori vittime di un attentato senza colpevoli: il papà, un magistrato, stava indagando su un torbido intreccio tra mafia e colletti bianchi. Lei era solo una bambina. Diventata adulta, Jasmine dalla Sicilia si trasferisce a Roma, dove intraprende la strada del giornalismo investigativo. Come una moderna Sheriock Holmes, di cui è accanita lettrice, anche lei fuma la pipa per concentrarsi sulle sue indagini, sostenuta dai consigli di un noto criminologo, il prof. Antonio Bloom. Due uomini, due amori diversi, segneranno infine il sentiero della sua vita e dei suoi tormenti.
05 giugno 2020
SONIA SACRATO CONTROCANTO
Sono trascorsi sei mesi dalla conclusione dell’avventura che ha visto Cloe affrontare un “cold case” tra le montagne bellunesi e dibattersi tra due possibili relazioni.
Ora gli amori sembrano essere evaporati e Cloe, insieme all’inseparabile gatto Pablo, si trova nella sua amata Torino per trascorrere quella che si preannuncia come una torrida estate.
Ma dove c’è Cloe non può esserci tranquillità e incuriosita dalla storia di un violino “vagabondo” comincia ad indagare insieme ad Alex, nipote della cara amica che la ospita.
La sconclusionata e improbabile coppia di “detective” si mette al lavoro per seguire le tracce lasciate dal misterioso violino ma, nel fare questo, si imbatte in situazioni che si riveleranno estremamente pericolose anche per la loro stessa vita.
Tra drag queen, abusi edilizi, echi della tragedia del cinema Statuto, squallidi personaggi e, forse, un nuovo amore, sarà ancora il gatto Pablo a doverci mettere lo zampino…
Ora gli amori sembrano essere evaporati e Cloe, insieme all’inseparabile gatto Pablo, si trova nella sua amata Torino per trascorrere quella che si preannuncia come una torrida estate.
Ma dove c’è Cloe non può esserci tranquillità e incuriosita dalla storia di un violino “vagabondo” comincia ad indagare insieme ad Alex, nipote della cara amica che la ospita.
La sconclusionata e improbabile coppia di “detective” si mette al lavoro per seguire le tracce lasciate dal misterioso violino ma, nel fare questo, si imbatte in situazioni che si riveleranno estremamente pericolose anche per la loro stessa vita.
Tra drag queen, abusi edilizi, echi della tragedia del cinema Statuto, squallidi personaggi e, forse, un nuovo amore, sarà ancora il gatto Pablo a doverci mettere lo zampino…
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