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Ex giornalista pubblicista; Organizzatore di festival letterari; Presentatore; Speaker radiofonico;

29 aprile 2020

GIORGIO BALLARIO TORINO NON È BUENOSAIRES

RECENSIONE
Giorgio Ballario giornalista della Stampa di Torino dopo il personaggio seriale del Maggiore Aldo Morosini e dell'avvocato Fabio Montrucchio detto " l'avvoltoio" estrae dal suo cilindro creativo la figura di un investigatore privato italo-argentino. Tale Hector Perazzo.
Ambientato tra Torino e Saluzzo la storia si divide praticamente in due parti: il filone Torinese e quello nelle valli ai piedi del Monviso. Un noir discretamente corale composto sia da variegate figure femminili e maschili.
La scrittura è asciutta, pulita senza fronzoli, come si addice a un buon giornalista e a quello che a mio modesto parere definirei un piccolo Hard Boiled italiano.
Ottime anche le "colonne sonore" scelte per accompagnare le varie stanze narrative.
Il fumo di mille sigarette la fa da padrone come per ogni investigatore di ispirazione chandleriana e non mancano nemmeno le femmes fatale che cadono tra le braccia di Perazzo ammaliate dal suo fascino.
Un riconoscimento all'autore di aver avuto l'eleganza di non scadere in scene splatter di bassa pornografia.
È vero che si dice che il sesso aiuta a vendere, ma per fortuna non tutti la pensano così.
Non vorrei aver fuorviato i futuri lettori con la definizione di Hard Boiled.
Le gabbie di genere in effetti sono brutte e vincolanti.
Il riferimento è soprattutto alla caratterizzazione del personaggio e all'atmosfera, almeno nella prima parte, molto metropolitana.
Un noir che ti cattura e che si legge in un fiato.


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