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Sale, Alessandria, Italy
Ex giornalista pubblicista; Organizzatore di festival letterari; Presentatore; Speaker radiofonico;

31 maggio 2022

MARIA TERESA CASELLA L'ORDINE INFRANTO

 Cosa succede a una ragazza che ha sempre creduto che i suoi genitori fossero quelli naturali e che a un certo momento, per caso, a 23 anni, già studentessa di medicina, scopre essere adottivi? A Marta Torrese capita di sentirsi ingannata e tradita, tanto da prendere la decisione di lasciare la famiglia e andare a vivere da sola. Ma, infranto quell'ordine, un po' alla volta la sua vita prende a scivolare verso una deriva pericolosa, fatta di espedienti, droga, alcool. Fino alla conoscenza, in circostanze drammatiche, di una zingara, una ragazza di nome Zaclina, della quale diventa amica, tanto da seguirla nel suo campo rom. Marta rimane per sette mesi nel campo con il suo clan, offrendo in cambio di protezione la sua esperienza di studentessa in medicina al quarto anno. È una rinascita: lei cura gli zingari, gli zingari curano lei. Il divario socio-culturale resta però incolmabile. Marta confligge con il capo clan e lo deruba per comprare medicine. Viene scoperta e percossa a sangue. La salva Adrian, un rom del campo, un uomo speciale per lei, che la riporta a casa. Marta non resta a lungo in famiglia. Trova lavoro e affitta un monolocale dove riprende a studiare per la laurea. Il pensiero di Zaclina non la lascia mai. Dopo due mesi, sapendo che il campo rom sta per essere sgomberato, va in cerca dell'amica.



GIULIANO PAVONE GLI SCORPIONI

 Di chi è la voce che si rivolge a una giovane scrittrice durante il suo viaggio al Sud? 

Il dubbio ci accompagna lungo un seducente percorso di scoperta, ambientato in un’estate mediterranea piena di luce ma attraversata da una sottile inquietudine.   

Il carattere complesso della ragazza e i misteri di una terra senza tempo, che sembra abitata solo da animali e uomini silenziosi, sono gli ingredienti di uno speciale rapporto a due che è, soprattutto, un atto d’amore verso la scrittura, i libri, il racconto.



30 maggio 2022

FLAVIO LUCIBELLO IL SUO NOME ERA VLADIMIRO

 La storia è ambientata nei primi anni '90. Un giovane ricercatore, Giulio, biologo, precario, appassionato del suo lavoro, viene incaricato di fare uno studio sulla possibile reintroduzione della lince nell'Appennino. Durante uno dei suoi sopralluoghi nelle aree oggetto dello studio, entra in contatto con un personaggio molto particolare, Vladimiro, che vive da solo in una frazione abbandonata di un paesino della montagna abruzzese. Dopo il primo incontro è evidente che, dietro l'aspetto un po' rozzo, si cela una persona colta che non vuole far trasparire la sua vera identità. Fatti drammatici fanno avvicinare questi due personaggi fino a far nascere tra loro una solida amicizia. Pian piano che aumenta la loro confidenza Vladimiro fa conoscere a Giulio gli episodi del passato che hanno causato il suo esilio volontario. Si scopre la grande somiglianza tra i due personaggi sia come interessi che come percorso umano. Il finale lascia aperte tante interpretazioni e non pretende di disegnare un unico futuro. Sullo sfondo del racconto la natura incontaminata della montagna, gli animali che la popolano, lupi, aquile, cervi, visti con gli occhi di un etologo, Giulio, che, attraverso le sue riflessioni sul difficile mestiere del vivere e dell'amare e sul difficile rapporto con l'altro, percorre le emozioni che la vita ci regala quotidianamente, mostrando la verità che a volte non è sempre così chiara e limpida. Lo star bene con gli altri e con se stessi valorizzando le diversità. Nella penombra il "lupo Cerviero", fantasma dei boschi, osserva, indifferente alle vicende umane.






GENNARO SPINELLI ROM E SINTI

 Ci sono diverse visioni, quasi sempre stereotipate, della cultura romaní. Da un lato, la visione romantica del viaggiatore libero e senza regole, di colui che vive alla giornata e senza schemi; dall'altro, l'immigrato, nomade e criminale, che ruba e invade le periferie della società. Ma qual è la verità? Chi sono Rom e Sinti? Come vivono davvero e in cosa si rispecchiano culturalmente, socialmente e storicamente? Questo libro nasce dalla volontà di diffondere alcune conoscenze di base sulla cultura, la storia e la società romaní, partendo proprio dai comuni stereotipi per arrivare alle domande più diffuse e le tante curiosità su questo popolo unito ma anche molto diversificato. Un intero bagaglio culturale in poche pagine, facili, veloci, per tutte e tutti. Una guida alla cultura Rom scritta da una persona Rom.



MARCO CONEDDA TANCA ARIMUTA

 Matteo vive a Pitroni, nell'entroterra sardo. È un paese meraviglioso, ma contaminato da vecchi e nuovi rancori, pettegolezzi e totale sfiducia nelle istituzioni. Matteo fa il pastore e ogni giorno porta le pecore a Tanca Arimuta, un appezzamento di proprietà che confina da una parte con quello di un'altra famiglia e dall'altra con un torrente. Puntualmente, però, qualche ovino scompare nel nulla. Inizialmente Matteo attribuisce il furto ai vicini di tanca, con cui da sempre c'è una certa ostilità, ma qualcosa continua a non tornargli. Così cerca di scoprire le storie del paese e dei suoi abitanti e, soprattutto, che cosa c'è oltre il torrente.



28 maggio 2022

FRANCO LEGNI DUE DI BRISCOLA

 Dalla moquette rossa di un salotto anni Settanta al grigio pavimento di una cella puzzolente, il passo può essere breve. Basta avere le amicizie giuste e Nichi Moretti, pessimo avvocato con la passione per le cattive compagnie, ne vanta delle migliori... Arrestato nel suo studio in circostanze imbarazzanti, diviene un detenuto modello, cocco del direttore della prigione e felice compagno di cella di un carcerato obeso e alquanto omosessuale… fino a che si presenta l'occasione di evadere. E quale nascondiglio migliore di Barcellona e del covo di un clan di spacciatori africani completamente fuori di testa? Al fianco di Nichi un cast mirabolante di personaggi, che comprende (in ordine casuale): un mago livornese, una spogliarellista nana, un barbiere pachistano, qualche onorabile prostituta, un gigante nero e Gigliola, la madre dell'avvocato: la più petulante, fastidiosa e adorabile fiancheggiatrice della storia della letteratura. Dalle carceri italiane ai bordelli di Praga passando per il Barrio Chino di Barcellona e la periferia toscana, l'esilarante avventura di un antieroe per eccellenza. Perché i perdenti, i diseredati, i "due di briscola" valgono poco, ma a volte con una sola carta vincono la partita e conquistano il piatto...



IL GIALLO DEL NANO DELLA STAZIONE

 


Roma, 1990. Il cadavere carbonizzato di un bambino viene ritrovato in una discarica. Marco Corvino, cronista di nera di «Repubblica», comincia a seguire il caso, che ben presto si rivela più intricato di quanto sembri. A un certo punto, anche l’età della vittima viene messa in dubbio: e se non fosse affatto un bambino?

1986. Tutti conoscono Daniele Mastrostefano, detto Lele. Un metro e trenta di statura, ricco proprietario di un laboratorio di tassidermia e sedicente produttore cinematografico, bazzica spesso i dintorni della stazione Termini, ritrovo di spaccio e prostituzione. Un uomo volubile e senza legami, almeno finché non incontra il giovane Alessio, suo aspirante assistente. Tra i due si crea un torbido rapporto fatto di sesso e droga, una relazione che assume via via contorni sempre più oscuri…

Ispirandosi alla vera storia di Domenico Semeraro, Massimo Lugli costruisce un giallo crudo e realistico che si muove costantemente tra passato e presente, avvolgendo il lettore nelle spire di una storia dalle tinte forti e sconvolgenti.



25 maggio 2022

PIPPO GURRIERI L'ANARCHIA SPIEGATA A MIA FIGLIA

 Attraverso un'esposizione lineare, esempi concreti e concetti elementari, utilizzando la forma dialogica dell'incontro tra un padre militante di vecchia data e la giovane figlia che si affaccia alla curiosità della vita, vengono qui linearmente esposti i cardini etici e politici alla base del pensiero anarchico. Nel corso di un'ipotetica giornata, incalzato dalle domande della figlia, il padre affronta con sincerità intellettuale e innegabile passione politica i temi che da sempre animano il dibattito e l'azione degli anarchici: i presupposti di libertà e uguaglianza contrapposti a quelli di autorità e dominio (dello Stato, della Chiesa, del Capitale...), il principio di delega, la coerenza tra mezzi e fini, la lotta all'oppressione e allo sfruttamento, il problema della violenza, la tensione alla giustizia sociale, all'autogestione e al mutuo appoggio. Nel solco della tradizione del pamphlet politico, un piccolo testo "educazionista" utile ai neofiti - giovani o meno giovani - e dedicato a tutti coloro i quali non si sono ancora rassegnati all'idea che l'utopia è qualcosa di irrealizzato, non di irrealizzabile.



21 maggio 2022

ENZO CICONTE CLASSI PERICOLOSE

 Le disuguaglianze economiche sono antiche quanto l'umanità e i poveri, purtroppo, sono sempre esistiti. Quello che è cambiato storicamente è il modo in cui gli ultimi sono stati considerati e trattati. Questo libro tesse le fila di una secolare vicenda che parte dagli albori dell'età moderna, quando per la prima volta il povero perde la concezione sacrale che aveva avuto nel Medioevo e diventa agli occhi dei gruppi dominanti colpevole del proprio stato. S'avvia un processo di criminalizzazione per cui accattoni, vagabondi, stranieri iniziano a essere percepiti come una minaccia. La società via via si trasforma sotto l'impulso di una borghesia che trionfa sulle altre classi sociali imponendo una nuova cultura e un diverso stile di vita, pretendendo il decoro delle città e dei comportamenti delle persone che le abitano, difendendo con ogni mezzo la proprietà e la sicurezza. L'idea che i poveri, e più di recente i contadini e gli operai, siano un pericolo sociale diventa pratica di governo, si trasforma in leggi, seleziona i soggetti che devono essere sorvegliati e, nel caso, messi al bando o rinchiusi lontano dal consesso civile. È una storia che dal Cinquecento arriva all'oggi, evidenziando linee di sconcertante continuità.




STEFANIA RUSSO NON È MAI TROPPO TARDI

 "Mi chiamo Annarita, ho ottantaquattro anni e vivo nel Mostro di cemento, un anonimo complesso residenziale nella periferia di Milano, su una stramaledetta sedia a rotelle. Non si può certo dire che io sia autosufficiente, ma per fortuna posso contare sull'aiuto di Olga, una donnona rumena premurosa e gentile. Ho anche una figlia, Katia, che vive proprio nella palazzina qui accanto, ma non ha più tempo ormai da dedicare alla sua vecchia. C'è una cosa, però, per cui le sarò per sempre grata: sua figlia Stella, la mia affettuosa nipotina sedicenne, la mia felicità quotidiana. Trascorro le mie giornate tra un caffè con i vicini e i romanzi che Olga mi legge, trascinandomi, di tanto in tanto, nel cortile del Mostro, dove ho conosciuto questo strambo vicinato con cui mi sono trovata a vivere: le vecchiette con cui vado a messa, Alessio - il fidanzatino di Stella - e gli altri ragazzotti con i pantaloni strappati, il giovane e instancabile Totò e don Antonio, su cui tutti possiamo sempre contare. Non ho mai visto il Mostro così animato come nelle ultime settimane, tanti vicini disposti a donare il loro tempo e altrettanti a pagare per imparare a impastare il pane o a usare il computer. Si chiama Banca del Tempo. L'idea è venuta a Stella: chi vuole può rendersi disponibile offrendo dei corsi, e il denaro raccolto dai partecipanti servirà ad aiutare la sorella di Olga, gravemente malata. Speriamo solo che non sia troppo tardi...".



PAOLO ROVERSI ALLA VECCHIA MANIERA

 Sono gli ultimi giorni dell’Expo, e Milano galleggia in un inedito silenzio quando in pieno centro viene ritrovato il cadavere di un avvoca...