Narrazioni etniche è uno studio comparativo di autori appartenenti a tre gruppi etnici americani (afroamericani, italo-americani ed ebrei americani), che hanno adottato soluzioni narrative simili per dare forma all’esperienza dei rispettivi nuclei di provenienza, analizzando come, nell’arco degli anni Trenta, si sia verificata una convergenza verso modalità di rappresentazione capaci di descrivere, in forma collettiva e plurale, la comunità marginale d’origine. L’esempio della sperimentazione modernista ha ispirato questa nuova pratica letteraria e il saggio dimostra come la comune condizione di marginalità, al di là delle specificità culturali dei tre gruppi presi in considerazione, abbia promosso l’adozione di stili affini, gettando così le basi di una letteratura “dai margini” che contestava quella mainstream.
Un contenitore culturale Nulla di più Libri scelti su basi prettamente personali Non esiste un criterio di scelta tranne quello di ritenere la trama o la tematica trattata.
Informazioni personali
- RICCARDO SEDINI
- Sale, Alessandria, Italy
- Ex giornalista pubblicista; Organizzatore di festival letterari; Presentatore; Speaker radiofonico;
07 marzo 2023
06 marzo 2023
PINO IPPOLITO ARMINO INDAGINE SULLA MORTE DI UN PARTIGIANO
Il 22 luglio 1944, Dante Castellucci, nome di battaglia Facio, comandante partigiano del Battaglione Picelli – operante in Lunigiana, sull'Appennino tra La Spezia e Parma –, viene fucilato dai suoi compagni dopo un sommario processo. Il 27 aprile 1962, per decreto del presidente Giovanni Gronchi, gli viene conferita la medaglia d'argento al valor militare alla memoria, in quanto «scoperto dal nemico, si difendeva strenuamente; sopraffatto ed avendo rifiutato di arrendersi, veniva ucciso sul posto». Evidentemente qualcosa non torna. Dante Castellucci era calabrese, non un figlio del nord dunque, e questo spiega forse in parte la problematicità della sua memoria. Emigrato giovanissimo in Francia e arruolato nell'esercito italiano, diserta e si rende protagonista della primissima azione partigiana, ancor prima dell'8 settembre e dell'occupazione tedesca e persino prima della caduta del fascismo del 25 luglio 1943. Il 22 giugno assalta con i suoi compagni il poligono militare di Guastalla e si impossessa di armi e munizioni. Verrà arrestato assieme ai fratelli Cervi alla fine del '43, ma riuscirà a fuggire, evitando di un soffio la fucilazione; accusato – incolpevole – di tradimento, si sposterà sull'Appennino, dove in breve tempo acquisterà fama leggendaria: i bollettini angloamericani riporteranno un'azione nella quale, assieme a soli otto compagni, riesce a tenere testa a 150 nazifascisti per un giorno intero. Comandante amato, stratega riconosciuto, Facio muore poco più che ventenne consegnandosi docilmente al plotone d'esecuzione partigiano. Dopo anni di ricerche, "Indagine sulla morte di un partigiano" ricostruisce la vicenda eccezionale di un combattente anomalo, coraggioso e appassionato, con tutti i chiaroscuri che la storiografia seria sa mettere in risalto. Pino Ippolito Armino ci consegna finalmente un resoconto accurato e solido sulla vita e gli ideali di un grande resistente e sui motivi che possono aver portato al tragico epilogo.
STEFANIA SPANÒ NANNINA
Una città è fatta di strade e di case, di mura e di polvere, di incroci e sacrifici. Di storie. Una vita è fatta di nascite e di perdite, di passi e di sangue, di incroci e sacrifici. Di storie. Quante vite si impastano in una città e quanto una città si misura dalla vita che la percorre? Se una risposta c'è, la si può trovare solo in un racconto. Nannina questo fa: racconta. Perché questo è: una Cuntastroppole. Nelle parole che è capace di regalare alla gente di Secondigliano, vivide e ammalianti, nelle immagini che è capace di suscitare, ruvide e penetranti, un piccolo popolo si ritrova e si comprende, un piccolo mondo non si perde. E non importa che l'impasto sia esagerato o la trama sia intrisa di follia; le stroppole di Nannina offrono un centro a un mondo lasciato in periferia. Nelle sue storie scalene il racconto di cinquant'anni di una città che cresce scomposta; nelle pause della sua esistenza, le ombre di un luogo dimenticato e ferito, dove il sangue sparso si fa silenzio. Ma sangue non significa solo male e nelle vene di Stephanie, la nipote di Nannina con il nome di una principessa di carta, scorre potente la stessa necessità di trovare le parole per spiegare, per curare, per capire; per affrontare una realtà cruda e insensata. Perché la follia di un posto abbandonato alla propria violenza può trovare equilibrio solo nell'esplosione di un racconto libero.
05 marzo 2023
ELENA MEARINI CORPO A CORPO
Corpo a corpo si svolge nell’arco di diciotto ore, all’interno di una palestra della periferia milanese, luogo in apparenza illeso dal tempo, rifugio di vite disfatte e rimesse assieme a colpi di pugni sopra il ring. Qui si rifugia Stefano, professore di liceo ed ex pugile promettente, dopo avere ucciso Marta, la compagna poco più che ventenne. Torna nel luogo che un tempo gli fece da casa e famiglia per raccontare la propria storia tragica a Mario, proprietario della palestra e suo ex allenatore. Durante la confessione, Stefano legge alcuni estratti del diario di Marta, perché “serve conoscere la voce di lei per arrivare alla disfatta di lui”. Marta che ha cercato di salvare la sorella Ada dalla condanna della perfezione. Ada che quasi clandestinamente si allena tirando di boxe perché sente che il suo corpo ha bisogno di esplodere, di non essere ingabbiato nei canoni della perfezione ma di essere autentico, Ada che poi si è uccisa e nessuno ha mai capito il perché. Marta che era troppo normale per essere vista, troppo brillante per non vedere l’insopportabile, troppo esigente per non impazzire. Ada e Marta, il bene e il male che non possono essere divisi, pena la nascita del terribile. Mario, attraverso le regole della boxe e il richiamo ad alcuni campioni del passato come Joe Louis, Willy Pep e James Walter Braddock – un vero e proprio omaggio alla storia del pugilato – e la concretezza dei fatti, aiuterà Stefano a comprendere “la cosa giusta da fare”, se cosa giusta esiste, a trovare un senso e una nuova strada alla sua esistenza irrimediabilmente segnata. Elena Mearini racconta il bene e il male presenti in ciascuno di noi con grande precisione e crudezza; la metafora pugilistica si rivela perfetta per consentire al lettore di entrare pienamente nelle dinamiche emotive dei protagonisti. E sarà proprio la forza della parola e del racconto a svelare la verità su questa vicenda familiare particolarmente intensa e coinvolgente.
04 marzo 2023
LUIGI LUSENTI - FABIO SOTTOCORNOLA 12 DICEMBRE 1969
Con la bomba alla Banca Nazionale dell'Agricoltura, il 12 dicembre 1969, a Milano si apre la drammatica stagione dello stragismo. Organizzazioni clandestine e servizi deviati colpiscono cittadini comuni. Sarà chiamata "strategia della tensione" e come scopo avrà quello di fermare lo sviluppo democratico del Paese. Il libro vuole indagare, attraverso una ventina di testimonianze, che cosa significhi per un Paese e per i suoi cittadini vivere per più di cinquant'anni con un ricordo così terribile. Che ha orientato spesso le scelte individuali e che non pare mai archiviato.
28 febbraio 2023
CRISTIANA SERANGELI L'ULTIMA DELLA FILA
La vita di una persona viene spesso giudicata dall'apparenza, da un sorriso felice ormai abituato da troppo tempo a camuffare l'inferno e le battaglie interiori. Diventiamo bravi a nascondere al mondo le nostre sofferenze e il nostro passato perché sappiamo che nessuno vorrà mai davvero conoscere la nostra essenza. In questo libro, sequel di "Ti devo un tramonto", scopriremo che Chiara, esattamente come Vittorio, nasconde un segreto. La ragazza che oggi vediamo curata, sicura e benestante, altro non è che la proiezione di quella bambina vissuta ai margini, derisa e ignorata per tutta l'infanzia. La vita, però, quando toglie poi puntualmente aggiunge: arriva per lei il riscatto, la possibilità di un futuro felice, lontana da quel destino già apparentemente segnato. Un percorso non semplice per arrivare alla serenità attuale che Chiara decide di raccontare a Vittorio, una sorta di pegno d'amore e di ringraziamento per averla resa finalmente felice. Entrambi con un passato ingombrante alle spalle, accomunati dalla capacità di aver resistito ad ogni avversità contando solo sulla rispettiva forza d'animo, costruiscono insieme un nuovo percorso, fatto di amore, di rispetto e di altruismo.
27 febbraio 2023
FEDERICA DE PAOLIS LE DISTRAZIONI
Viola, come ogni giorno, ha portato Elia ai giardinetti del quartiere. Da quando ha avuto l'incidente, poco meno di due anni prima, tutto le è faticoso, quasi insopportabile. Così come sono insopportabili i continui ritardi di Paolo. Per questo, quando lo vede arrivare da lontano, Viola non aspetta neanche che entri nel parco e se ne va. Ma proprio in quel momento lui è raggiunto da una telefonata, deve tornare in ufficio, un impianto di cui è responsabile ha preso fuoco. Elia, che ha solo diciotto mesi, resta solo. Abbandonato al suo destino. In una porzione di Roma grigia e desolata come una landa. Prima che la coppia si accorga che è scomparso passano secondi, minuti. Poi, la consapevolezza. Dov'è Elia? Si è solo allontanato? Qualcuno lo ha preso? Chi può essere stato? C'entrano i Rom del campo vicino? O riguarda il lavoro di Paolo, che da avvocato ha a che fare con persone influenti e corrotte? Oppure potrebbe averlo trovato Dora, l'inseparabile amica di Viola, che Paolo non sopporta?
DAVIDE RIGONI LA GOLA DEL DIAVOLO
Valle del Vajont, 1962: da pochi anni la diga è stata completata e in parte messa in funzione, ma la popolazione vive nella paura. Piccoli smottamenti e scosse fanno temere il peggio. La ditta costruttrice, la Sade, è consapevole dei problemi e dei rischi, ma li tiene nascosti, con la complicità delle più alte sfere governative, per poter collaudare l’impianto a pieno regime prima che venga rilevato dall’Enel, come disposto dalla legge sulla nazionalizzazione delle imprese idroelettriche. A Longarone arrivano solo poche voci sulla vicenda, finché il brigadiere Tiziano Bortot, della locale caserma dei Carabinieri, indagando sul suicidio di Egisto Zoldan, un operaio della diga, viene a sapere dei contrasti tra popolazione locale e impresa costruttrice. Bortot, che è un uomo timoroso, senza iniziativa e preoccupato solo di evitare problemi, viene catapultato suo malgrado in una vicenda dai contorni oscuri quando un collega del defunto gli rivela che Zoldan, prima di morire, aveva tentato di rompere il muro del silenzio imposto dalla Sade. Sarà in grado di evitare l’inevitabile, scrivendo un altro finale per la tragedia del Vajont? Un romanzo basato sui documenti del processo.
25 febbraio 2023
MIRIAM D'AMBROSIO FOLISCA
È una notte d'estate del 1913 e una ragazza che sogna di riscattare la sua vita viene aggredita violentemente da chi per mestiere dovrebbe far rispettare la legge. Diranno che quello che è successo non è mai avvenuto. Diranno che era solo una prostituta, una poco di buono, una poveretta che si è suicidata con il veleno usato da quelle come lei. A smentire la versione ufficiale è il giornalista che non ti aspetti, quando ancora credeva nella verità. È il direttore del quotidiano socialista e presto farà tremare il mondo. Questa è la storia di Rosetta Andrezzi, personaggio realmente esistito, una giovane sciantosa, fragile e affascinante. Nei teatri italiani la conoscono come Rosetta di Woltery. Il suo nome verrà ricordato per sempre nelle canzoni della mala milanese, la leggendaria ligéra. Sullo sfondo di una Milano immersa nella Belle Époque, nella magia dei café chantant e della vivacità artistica di giovani letterati che si tuffano nella modernità, con l'apocalisse della Grande Guerra alle porte e le contraddizioni di una democrazia immatura, la storia di Rosetta, del suo amore e della sua breve vita diventano il simbolo di un periodo travagliato e ricco di fermenti.
ANTONIO PAGLIARO MORIRANNO NELLA NOTTE
Il 7 agosto 1985 Nevill e June Bamber, la figlia adottiva Sheila e i gemelli di sei anni Nicholas e Daniel, figli di Sheila, vengono trovati morti nella casa di campagna nell’Essex, uccisi a fucilate. Porte e finestre sono chiuse dall’interno; Sheila è morta arma in mano e una Bibbia a fianco. La polizia è stata avvertita da Jeremy, altro figlio adottivo di Nevill e June, svegliato nella notte da una telefonata del padre. Sembra un caso semplice di omicidio-suicidio, ma qualche mese più tardi, Jeremy, dopo indagini private condotte da familiari in lotta per l’eredità, è arrestato e in seguito condannato. Ancora in carcere nel 2023, si è sempre detto innocente, e forse lo è, come d’altra parte Sheila. Ma chi ha ucciso i Bamber? Morirono nella notte è una storia misteriosa di morte e crimini violenti, amore e tradimenti, vendette, fanatismo religioso e malattia mentale. Ci sono la lussuria degli anni Ottanta e l’omosessualità impossibile, la piccolezza della provincia inglese, la corruzione e l’errore giudiziario, molti soldi, armi e centoventidue celle di prigioni britanniche.
PAOLO ROVERSI ALLA VECCHIA MANIERA
Sono gli ultimi giorni dell’Expo, e Milano galleggia in un inedito silenzio quando in pieno centro viene ritrovato il cadavere di un avvoca...
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Orfana di madre, Ebla cresce nell’entroterra somalo. L’anziano padre, astronomo e divinatore tradizionale, le insegna l’arte interdetta all...
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Linda non lo sa, che diventare famosa non è così difficile: basta ubriacarsi una sera e lasciarsi filmare durante un rapporto intimo e ades...
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La voglia di morire, di farla finita non senza tornare per l'ultima volta nei luoghi dove si sono svolti i fatti. È possibile che a dic...