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Ex giornalista pubblicista; Organizzatore di festival letterari; Presentatore; Speaker radiofonico;

23 gennaio 2023

VALERIO EVANGELISTI LE STRADE DI ALPHAVILLE

 "Poiché produco narrativa di genere, tanti interlocutori che non mi hanno mai letto (giornalisti, intellettuali, scrittori di "rango", operatori dei media, dirigenti editoriali eccetera) sono a priori convinti che io sia un mezzo scemo [...] da coinvolgere nelle esperienze più bislacche". Così Evangelisti introduce i suoi scritti in difesa della "paraletteratura", da sempre considerata "minore", tracciandone storia e storie: dai classici più o meno contemporanei (Lovecraft, Dick) ai libri di Lupin, Fantômas e Sandokan. Spesso considerata marginale e trascurabile, la letteratura di genere rappresenta in realtà un'intrigante chiave di lettura dei tempi in cui è scritta, uno specchio esplicito, fantasioso, creativo, a volte sgarrupato e caotico del sentire sociale visto dal basso, raccontato con ferocia, immediatezza, proiezioni nel futuro o immaginarie riletture del passato. Non un semplice excursus sulla letteratura di genere, bensì una riflessione intelligente e acuta sul valore della paraletteratura come critica sociale e come strumento di lotta politica, nel conflitto per il controllo dell'immaginario, vero e proprio campo di battaglia per Evangelisti. Alphaville, città raccontata da Jean-Luc Godard in un suo film di fantascienza distopica, è il nome usato da Evangelisti per i tre volumi originari in cui erano raccolte le sue riflessioni; una selezione di questi "saggetti", come amava definirli il suo autore, accompagna nuovamente il lettore lungo le strade di Alphaville per scoprire la ricchezza dell'immaginario.






22 gennaio 2023

MARIA CRISTINA GRELLA NEL NOME DELLA MADRE

 È una fredda domenica di dicembre quando il corpo di una giovane donna viene ritrovato seminudo sulla spiaggia di Vietri sul mare. Si chiama Elena Schiano, è stata strangolata e il suo cadavere, avvolto in un vecchio plaid, è ricoperto solo da un dolcevita nero. Il commissario della polizia di Salerno Irene Bruno e la sua squadra iniziano a indagare e non tardano a individuare i collegamenti con altri omicidi irrisolti. Le vittime erano tutte future madri. Prostitute. Elena Schiano aveva un passato difficile e aspettava un figlio. In una città illuminata dallo spettacolo delle "Luci d'artista" e in preda alla frenesia degli acquisti di Natale, la caccia al killer negli ambienti degradati della zona diventa un'ossessione per Irene. Da quando è rimasta vedova, pochi mesi prima, il lavoro è diventato l'unico anestetico per affrontare i fantasmi di una vita: l'ombra del rapporto con la madre, i figli non avuti, i troppi silenzi sulla morte del marito. Un'indagine serrata per il commissario Irene Bruno, aiutata dal vice Andrea Tittarelli - trapiantato da Perugia in un Sud che non conosce e non capisce - e l'ispettrice Amina Najib. Un caso intricato che li costringe a rischiare la vita e a confrontarsi con gli istinti più atavici e oscuri dell'animo umano.






21 gennaio 2023

ANITA ORSO IL FILO ROSSO

 Il profondo legame tra Isacco e Maddalena è quasi fisicamente palpabile, così come il loro disperato bisogno di amore e accoglienza. Figli di una madre giovane e sbandata, incapace di un qualsiasi gesto d'amore nei loro confronti, e di due padri diversi mai conosciuti. Vittime predestinate del compagno della donna, violento e collerico. Spetterà a Isacco, fin da quando è poco più che un bambino, occuparsi della sorella minore, introversa e timida. Maddy, come affettuosamente la chiama il fratello, nasconde un terribile segreto che non riesce a condividere neppure con lui. L'evolversi degli eventi, li condurrà a una separazione cui Isacco però non sa rassegnarsi. Il suo è un passato che non si lascia dimenticare, ma che non gli impedisce di guardare avanti, nel tentativo di costruire per sé e per Maddy quella vita che ragazzini spaventati, serrati in camera, sognavano ascoltando i deliri alcolici della madre e le urla del suo compagno. Una narrazione commovente, coraggiosa e nonostante tutto piena di speranza.






FRANCESCO ZANOLLA DEPOSIZIONI ACCESSORIE SUL CASO SAMSA

 In rare occasioni, come negli ultimi due anni, si è reso chiaro che ci sono momenti (evi interi) in cui i confini delle nostre esistenze non bastano. È in quei momenti che le finzioni, i racconti, le storie, le rappresentazioni ci vengono in soccorso. In tempi particolarmente ostici può capitare addirittura che nemmeno le storie bastino più, e allora possiamo appellarci alla tradizione millenaria che ci porta a ripren-derle in mano e, partendo da quelle, a uscire dal seminato. Che, in al-tre parole, ci porta a creare ancora, stratificando su quanto già è stato edificato da chi è venuto prima di noi. In questa raccolta di racconti Francesco Zanolla ci invita, con rispet-to ma senza timori reverenziali, a giocare agli universi paralleli. Nelle pagine di Deposizioni accessorie sul caso Samsa troveremo gli Spinoff, i Sequel e i Crossover che non abbiamo mai osato chiedere. Trame che sono binari deragliati da grandi classici, da pilastri della fantascienza, ma anche da suggestioni fumettistiche e cinematografiche. Zanolla si destreggia tra i generi con mestiere e precisione, portandoci nei più disparati angoli del tempo e dello spazio. Divertendo e commuovendo ci dimostra, infine, che è possibile toccare l’intoccabile, ovvero plasmare nuove narrazioni a partire da mostri sacri come Kafka e Vonnegut; così come è possibile che il pop assurga a classico, passando per lo sguardo spaventato e malinconico di un Batman ottuagenario.






18 gennaio 2023

ANNA MONOSI PRIMA VIENE IL NERO

 Gottofaro è un villaggio come tanti, piccolo e refrattario ai cambiamenti. La sua esistenza scorre placidamente come l’acqua del piccolo fiume che attraversa il bosco appena fuori dal paese. L’intera vita dei suoi abitanti ruota intorno alla festa del santo patrono, Corbiniano, e ai preparativi che ne anticipano la celebrazione. La quiete della cittadina viene rotta quando il Comune decide di istituire una biblioteca pubblica. La notizia che il posto da bibliotecario sarà occupato da una ragazza, una forestiera per giunta, genererà diffidenza e paura in buona parte della popolazione. L’unico a cercare di instaurare un legame con la nuova arrivata sarà l’adolescente Fernando. La sua sensibilità vivace lo porterà a intuire cose che il resto del paese si rifiuta di vedere, a scorgere la malvagità dietro il pretesto della rettitudine. Rimarrà, suo malgrado, coinvolto in un dramma antico come il mondo, di cui forse non riuscirà mai a liberarsi.






BRUNO MORCHIO LA FINE IGNOTA

 Mariolino Migliaccio ha poco più di trent’anni e neanche un soldo. Grande amante del cinema americano, fa l’investigatore privato e, senza licenza né ufficio, riceve i clienti in un bar dei carruggi. Da quando sua madre – che faceva la prostituta – è stata uccisa da un cliente, Mariolino ha perso tutto, tranne l’infallibile fiuto. Conosce ogni angolo di Genova e sa rovistare nei posti giusti per svelare i segreti della città. Non è un caso che Luigi il Vecchio, boss che gestisce una casa di tolleranza travestita da centro benessere, lo abbia assoldato per cercare Liveta, una delle “sue ragazze” sparita chissà dove. Quando Mariolino si renderà conto che non è stato ingaggiato per cercarla ma per risolvere una grana ben più grossa dell’organizzazione criminale, sarà troppo tardi per tirarsi indietro.






17 gennaio 2023

NICCOLÒ AMMANITI LA VITA INTIMA

 Maria Cristina Palma ha una vita all’apparenza perfetta, è bella, ricca, famosa, il mondo gira intorno a lei. Poi, un giorno, riceve sul cellulare un video che cambia tutto. Nel suo passato c’è un segreto con cui non ha fatto i conti. Come un moderno alienista Niccolò Ammaniti disseziona la mente di una donna, ne esplora le paure, le ossessioni, i desideri inconfessabili in un romanzo che unisce spericolata fantasia, realismo psicologico, senso del tragico e incanto del paradosso.






16 gennaio 2023

COSIMA BUCCOLIERO E SERENA UCCELLO SENZA SBARRE

 Cosima Buccoliero descrive un modello virtuoso di carcere: un carcere diverso, dove si trova un'umanità che non ti aspetti. La pena detentiva deve mirare al reinserimento, non ridursi alla sola punizione.



Cosima Buccoliero è stata a lungo vicedirettrice e poi direttrice del carcere di Milano Bollate. Il suo può sembrare un lavoro duro, in cui freddezza e rigore sono i presupposti per avere tutto sotto controllo. Eppure il suo approccio è un altro. Quando ha dichiarato che gli ergastolani nel suo carcere hanno diritto a una camera singola, Buccoliero ha suscitato stupore in chi crede che oltre le sbarre non ci debba essere piú speranza. Ma questa è la chiave del suo lavoro: accoglienza e umanità. Per lei il carcere è un microcosmo brulicante di vitalità. Ci sono i carcerati, il personale di sorveglianza e medico, i tanti volontari. E le loro famiglie. L'Ambrogino d'oro che ha ricevuto nel 2020 l'ha ottenuto grazie a questo modello virtuoso di prigione: per lei la pena detentiva deve mirare a un reinserimento e non ridursi alla sola punizione. La detenzione non deve perdere la sua funzione rieducativa, altrimenti diventa solo afflizione. Questo libro ci spiega perché.






PAOLA CEREDA LE TRE NOTTI DELL'ABBONDANZA

 Fosco è un paese arroccato su uno scoglio a picco sul mare. Per arrivare alla spiaggia, bisogna avventurarsi lungo una scala di legno e pietra che nessuno si è mai preso la briga di aggiustare. Perché il mare è maledetto e gli abitanti non lo possono avvicinare. La Calabria di Fosco è una terra aspra dove il tempo scorre lento, dove tutti corrispondono ai propri ruoli e ai propri cognomi e, fin dalla nascita, hanno il loro posto nel mondo. Le regole, dettate dalla malavita locale, sono legge per coloro che lì nascono. Per tutti, ma non per Irene. Irene ha quindici anni e un quaderno arancione sul quale disegna il quotidiano, così come se lo immagina. La notte, sui tetti di Fosco, si incontra con Rocco, il figlio di uno sparato, in uno spazio di complicità e tenerezza che permette di fantasticare un altro mondo possibile. Durante l’annuale pellegrinaggio alla Madonna delicata, Irene e Rocco ascoltano una conversazione tra masculi che cambia per sempre il corso delle loro vite. Le successive tre notti dell’abbondanza segnano un prima e un poi senza ritorno. E se è vero che le donne di Fosco nutrono il sistema e spingono i figli a vendicare, c’è chi prova a cambiare, nella convinzione che la vita si accetta ma non si subisce. Irene farà la sua scelta. La vita, per lei, è una pennellata di colore su un muro bianco.






PAOLA CEREDA LA FIGLIA DEL FERRO

 Iole vive all'Elba, isola di miniere e di ferro. Il bombardamento del 1943 la costringe ad affrontare da sola l'occupazione tedesca e i lunghi mesi che precedono lo sbarco alleato. Figlia di un anarchico, abita a Portoferraio e si mantiene come lavandaia. Mario, un giovane vicino di casa, si accorge di lei, dell'ostinazione del suo sorriso e della determinazione nelle scelte di ogni giorno. Il 1944 è l'anno dello sbarco delle truppe alleate. Tra i soldati in arrivo all'Elba c'è anche Ibrah, un fuciliere senegalese dell'esercito coloniale francese. Ci sono corpi, nel romanzo: il corpo di Iole e quello di Ibrah, i corpi delle donne e quelli dei soldati. Ci sono parole rubate, impossibili da pronunciare perché portano con loro lo smarrimento davanti alle ingiustizie. Se le storie non raccontate non esistono anche quando sono vere, le parole ritrovate portano alla luce una vicenda realmente accaduta e scavano nella domanda: chi è l'altro? Da lì ripartono per raccontare Ibrah e i suoi fantasmi, Iole e il suo coraggio.






PAOLO ROVERSI ALLA VECCHIA MANIERA

 Sono gli ultimi giorni dell’Expo, e Milano galleggia in un inedito silenzio quando in pieno centro viene ritrovato il cadavere di un avvoca...