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Sale, Alessandria, Italy
Ex giornalista pubblicista; Organizzatore di festival letterari; Presentatore; Speaker radiofonico;

08 marzo 2022

PINO CASAMASSIMA BRIGATE ROSSE

 Vent’anni. È il tempo passato dall’ultimo agguato brigatista. Era il 19 marzo 2002 quando Marco Biagi perse la vita per mano delle Brigate Rosse per la costruzione del Partito comunista combattente: una nuova formazione che aveva ripreso il cammino della lotta armata delle prime Br interrotto nel 1988 con l’uccisione di Roberto Ruffilli. Un lungo attacco allo Stato che la precedente leadership brigatista aveva dichiarato conclusa. Dopo una tregua decennale, la stella a cinque punte si era ripresentata: il 20 maggio 1999 era stato ucciso Massimo D’Antona, anche lui giuslavorista come Biagi. La guerra pareva quindi ricominciata. Ma con l’arresto dei nuovi capi, e una organizzazione praticamente allo sbando per «pentimenti» e delazioni, il sipario sulle Brigate rosse calò nuovamente. E definitivamente. Si concludeva così una storia iniziata all’indomani del nuovo «biennio rosso» – il ’68 studentesco e il ’69 operaio – con la diffusione dei primi volantini nell’autunno del 1970.




FULVIO ABBATE QUANDO C'ERA PASOLINI

 Cosa ha rappresentato Pier Paolo Pasolini per la società italiana? Cosa rimane del patrimonio poetico di uno dei più coraggiosi intellettuali del Novecento?

«Si applaudono soltanto i luoghi comuni, mentre sarebbe il caso di coltivare l’atrocità del dubbio», dirà Pasolini ai «ragazzi» comunisti durante un dibattito sulla terrazza romana del Pincio, pochi giorni prima di morire assassinato all’Idroscalo di Ostia.

La sua storia è assai di più dell’interrogativo che ne circonda la morte violenta, va assai oltre il racconto sui misteri dell’Italia repubblicana. Pasolini ha reso vivo il dibattito poetico, culturale, critico, sociale e politico fin dentro al cuore degli anni Settanta.

Questo libro prova a raccontare in presa diretta il cammino di un intellettuale il cui pensiero appare ancora adesso essenziale per fare luce sul presente odierno. Fulvio Abbate prova, con le armi di una scrittura perfino poetica, a restituire la vita, le ragioni, l’eredità, i luoghi, la sostanza umana, familiare e storica di Pier Paolo Pasolini, affidandosi, fra molto altro, alle parole di chi ne ha condiviso il breve viaggio, fra questi: Laura Betti, Carlo Lizzani, Ettore Scola, Bernardo Bertolucci, Franco Citti, Dario Bellezza, Marco Pannella, Adele Cambria, Mario Schifano.



07 marzo 2022

GIAN ANDREA CERONE LE NOTTI SENZA SONNO

 Febbraio 2020: mentre i media diffondono le prime voci allarmistiche e ancora confuse su un virus misterioso che sta mietendo vittime in Cina e sembra essere arrivato anche in Italia, l’Unità di Analisi del crimine violento della Questura di Milano si trova a indagare su un caso che rischia di gettare la città nel panico: un efferato serial killer che colpisce le donne, lasciando accanto ai cadaveri un mazzo di margherite. Le indagini sono condotte dal commissario Mario Mandelli, un cinquantenne solido e poco socievole, dedito al lavoro, alla famiglia e con la passione per la storia e dall’ispettore Antonio Casalegno, suo coetaneo, caratterialmente tutto l’opposto, affascinante e donnaiolo. Una coppia che più diversa non si può, che però è perfettamente complementare sul lavoro. E ci sarà bisogno di tutto il loro intuito e della loro competenza, perché un altro caso scuote la città, l’omicidio di un noto gioielliere durante una rapina. Mentre la tensione si fa insostenibile e una girandola di colpi di scena cambia continuamente le carte in tavola, la soluzione delle indagini diventerà una crudele sfida in cui ognuno metterà a rischio la propria vita e i propri affetti. Vincerla significherà dimostrare a se stessi e al mondo che vale la pena lottare fino all’ultimo respiro, per sentirsi ancora vivi.



SULAIMAN ADDONIA IL SILENZIO È LA MIA LINGUA MADRE

 Saba e il fratello Hagos, muto fin dalla nascita, vivono in un campo profughi somalo. Non guardano mai indietro, alla guerra fra Etiopia ed Eritrea, preferiscono volare con il pensiero a un futuro diverso, reinventando le loro identità: è l’unico modo per essere liberi.

Nel profondo legame che li unisce le parole non servono. Saba e Hagos comunicano con i gesti, gli sguardi, il silenzio. Lui si occupa delle faccende domestiche e cura l’aspetto della sorella, lei va in giro per il campo e sogna di tornare a scuola. Uno scambio di ruoli che suscita curiosità e sospetto ma, soprattutto, infrange ogni aspettativa sociale.



06 marzo 2022

ADRIANO SOFRI IL MARTIRE FASCISTA

 Un maestro siciliano, di solida fede fascista, va a insegnare nella scuola di un paesino sloveno vicino a Gorizia, annesso all'Italia dopo la carneficina della Grande guerra. Ha una giovane moglie, cinque figli e un sesto in arrivo. È uno dei molti convocati a realizzare la «bonifica etnica», l'italianizzazione forzata di una minoranza renitente. Una sera, all'inizio dell'anno scolastico del 1930, il maestro Sottosanti viene ucciso in un agguato. L'Italia fascista commemora il suo martire. Ma da oltre confine si accusa: infieriva contro i bambini, sputava in bocca a chi si lasciasse sfuggire una parola nella sua lingua madre, lo sloveno. Ed era tisico. Il rumore si spegne presto. Le autorità fasciste sanno che i maltrattamenti raccapriccianti avvenivano davvero, ma l'autore era un altro, il più vicino all'ucciso. I militanti antifascisti sloveni si accorgono di aver commesso un incredibile scambio di persona. Adriano Sofri ha ricostruito questa cronaca del 1930, cui lo legano imprevisti fili personali, andando su e giù dai confini. Niente è bello come un confine abolito. Soprattutto quando c'è chi lo rimpiange, e investe in fili spinati.



27 febbraio 2022

PAOLO E. FELLEGARA UNO SCAMBIO EQUO

 Un medico del Pronto Soccorso, il dottor Franco Rambaldi, sospetta l'esistenza di un traffico di organi umani nell'ospedale dove lavora. Quando due persone che operano a stretto contatto col protagonista vengono uccise, Rambaldi capisce di essere in grave pericolo e inizia un'indagine che gli permetterà di avere conferma della sua ipotesi. Le vittime di questo traffico sono dei richiedenti asilo, in cambio di un rene ricevono un permesso di soggiorno. Solo nelle ultimissime pagine, quando sembra che tutti i responsabili siano stati individuati, Rambaldi scoprirà chi è a capo dell'organizzazione criminale.



23 febbraio 2022

PAOLO MASTRI TUTTO COSÌ IN FRETTA

Quando il sostituto procuratore della Repubblica Massimiliano Prati viene ucciso sotto casa dell’amante Silvana Di Labio, vedova del costruttore più in vista della città, mancano meno di otto ore al rapimento di Aldo Moro e all’uccisione dei cinque uomini della sua scorta. Testimone oculare del delitto è Roberto Tintori, il sarto della Pescara bene, da due mesi ingaggiato come informatore del Sisde sotto la pressione di un ricatto che riguarda il lato oscuro della sua vita. La sua strada torna così a incrociare quella del capitano Luise, il capo centro del servizio segreto interno, fino a quel momento alle prese con le indagini su un misterioso assalto all’armeria della Polizia ferroviaria, dietro il quale si intuisce l’ombra di Riccardo Venturi, l’imprendibile terrorista nero implicato nella stagione delle stragi sui treni, custode del bottino della rapina del secolo. Il filo invisibile che lega gli avvenimenti di quel marzo 1978 arriva fino al peccato originale della città protagonista del più formidabile miracolo economico del dopoguerra e all’ultimo dei suoi segreti: un ricchissimo affare, il più ricco di tutti, che sta prendendo forma all’ombra di un patto folle in grado di minare la sicurezza nazionale più di terrorismo e trame golpiste. La verità nascosta in quattro cassette di sicurezza è a un passo, ma, nei 55 giorni che seguono, l’impazzimento politico e istituzionale provocato dai registi occulti del caso Moro ostacola il lavoro del capitano Luise.



19 febbraio 2022

GIOVANNI MARILLI IL PAESE DEI ROTTAMI

 Lo chiamano Varenne perché corre veloce. E corre veloce perché deve essere il primo a tagliare il traguardo. Sempre. Così gli hanno insegnato. Ammirato dai capi, Varenne macina impegni. Invidiato dai colleghi, miete successi. Nessuna sfida lo spaventa. Nessuna. Nemmeno selezionare esuberi e comunicare licenziamenti. Finché un giorno le sue certezze si sgretolano e il suo mondo va in crisi. Assediato dal rimorso, Varenne si rifugia in un piccolo paese in riva al mare. Qui, tra case e persone precocemente invecchiate all'ombra di uno Stabilimento abbandonato, Varenne scorge il baratro che si spalanca al di là della linea del traguardo. Allora smette di correre e impara a camminare.



17 febbraio 2022

GIANNI BIONDILLO I CANI DEL BARRIO

 In un bosco fuori città un furgone scarica un uomo imbavagliato. Due energumeni dal volto coperto riempiono di botte il malcapitato, poi lo legano a un albero. È chiaramente un'esecuzione. Ma il posto non è davvero isolato, stava passando di là, per caso, un cacciatore che riesce in qualche modo a far fuggire i criminali e a chiamare le forze dell'ordine. L'uomo che ha rischiato la morte è un pezzo grosso. Un imprenditore «etico», molto corteggiato dalla politica, che ha costruito la sua fortuna combattendo mafie e malaffare. Chi lo voleva uccidere? Il problema è che lui non lo sa. O forse non lo vuole dire. Con la solita accidia che lo contraddistingue, Ferraro obbligato da Augusto Lanza, il suo stralunato superiore si trova a indagare su un caso che lo condurrà nel ventre molle della Milano da bere, anche se è un altro il mistero che lo appassiona: una donna di origini sudamericane ha denunciato la scomparsa del figlio adolescente. Si sospettano affiliazioni a bande di latinos, gente che va in giro a marcare il territorio con la violenza, armata di machete. Ferraro seguirà così una doppia indagine, come sempre aiutato dai colleghi, vecchi e nuovi, e dai consigli della figlia Giulia, che gli fa da traghettatrice nel mondo disilluso dei ragazzi di questa generazione. Tutto ciò mentre un virus letale imperversa in Cina. Sembra una cosa lontana. Ma non lo è affatto.    



16 febbraio 2022

GIULIA ROSSI IL CLUB DEI PERDENTI

 È una gelida notte d'inverno. In una cittadina di provincia, un senzatetto dorme al riparo d'un porticato, quando un gruppo di ragazzi si avvicina e gli dà fuoco. Salvato per miracolo, il barbone viene ricoverato in terapia intensiva, ma la sua identità rimane un mistero: non ha con sé documenti e nessuno va a chiedere di lui all'ospedale. Una delle poche cose salvate dal fuoco è il suo zainetto, dove c'è una copia del romanzo del giovane scrittore Lorenzo Fabbri. Lorenzo apprende la notizia casualmente, dal telegiornale, mentre cena. Non dà importanza al ritrovamento del suo libro: il successo è stato tale da giustificare la sua presenza nello zaino di qualsiasi sconosciuto. In seguito, però, emergono altri particolari e in lui si insinua il dubbio: quel senzatetto è davvero un estraneo o la storia raccontata nel romanzo li lega a doppio filo? Una storia ispirata all'estate di vent'anni prima, quando, per vincere la noia delle vacanze in città, Lorenzo aveva fondato il Club dei perdenti insieme con altri tre ragazzini come lui: Sara, Giacomo e soprattutto Ema, il suo migliore amico dalla vita sghemba, l'unico ad avere il coraggio di fronteggiare i bulli della scuola e dotato di un talento straordinario per il disegno. Nel corso di quell'estate, Lorenzo aveva scoperto il valore dell'amicizia e la passione bruciante per le parole. Ma poi era successo qualcosa, qualcosa che aveva cambiato tutto... Per Lorenzo, il presente diventa allora l'occasione per sbrogliare una volta per tutte il passato, riportando alla luce volti, storie e sentimenti ormai sopiti. Ma può un romanzo riscattare gli sbagli compiuti nella vita vera? E può la vita essere all'altezza di un romanzo?



PAOLO ROVERSI ALLA VECCHIA MANIERA

 Sono gli ultimi giorni dell’Expo, e Milano galleggia in un inedito silenzio quando in pieno centro viene ritrovato il cadavere di un avvoca...