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Ex giornalista pubblicista; Organizzatore di festival letterari; Presentatore; Speaker radiofonico;

06 gennaio 2022

FRANCESCO "KENTO" CARLO BARRE

 Kento è un rapper che insegna come si scrivono strofe, ritornelli e punchline a giovani detenuti. Nei suoi laboratori stimola a incanalare nella creatività la rabbia, la frustrazione e la tentazione di fare del male agli altri e - più spesso - a se stessi. "Barre" racconta queste esperienze e insieme riflette sul classismo insito nel sistema della giustizia minorile italiana, in cui a finire dentro spesso non sono i più colpevoli ma semplicemente gli ultimi per condizione economica, culturale e sociale. Barre, come quelle di metallo alle finestre della cella. Barre, come vengono comunemente definiti i versi di una strofa rap. Barre, come i segni di penna sui nomi dei ragazzi che non frequentano più i laboratori. Perché sono usciti, finalmente liberi. Perché sono diventati grandi e devono trasferirsi nel carcere degli adulti. Perché non sono mai rientrati dai permessi premio, e chissà che fine hanno fatto. "Barre" è una storia vera, raccontata con gli strumenti della narrativa perché le norme di legge, il rispetto nei confronti dei minorenni coinvolti e gli accordi di riservatezza sottoscritti con varie strutture carcerarie impongono di non rivelare nulla che possa collegare le vicende narrate ai protagonisti reali. Sono stati cambiati sempre i nomi e i dettagli, mai le storie e il loro significato.



04 gennaio 2022

MICHELE ZUCCA DONNE DELINQUENTI

 Streghe, eretiche, delinquenti: dove sono andate a finire le antiche femmine ribelli delle Alpi e delle foreste d'Europa? Bruciate sui roghi, naturalmente; fatte a pezzi sui patiboli, in mezzo alla gente di città curiosa ed eccitata; ridicolizzate dagli intellettuali; e dimenticate, soprattutto. La foresta, liberata dal suo incantesimo, poté essere sfruttata secondo la tecnologia moderna: la solcarono le strade, e i rettifili disboscati penetrarono fin nel più fitto degli alberi. La distruzione dell'ambiente ebbe inizio, e il "popolo dei boschi" perse l'unica risorsa di cui disponeva: il rifugio in cui ritirarsi dall'influenza dei "civili". E perse Dio. O, meglio, la Dea. Attraverso l'esame di miti e leggende, di racconti e modi di dire, dell'iconografia sacra e profana, questo libro ricostruisce la storia delle matriarche, delle streghe e delle donne "contro", - eretiche, bandite, ribelli, - verificando quali tracce hanno lasciato nella memoria. Perché il loro ricordo è ancora vivo nella cultura popolare, e ha creato le basi dell'immaginario collettivo che, represso dal potere, ritorna nel desiderio.



02 gennaio 2022

HAKIM BEY T.A.Z.

 Il concetto di T.A.Z., ovvero le aree di società temporaneamente liberate dal capitalismo globalista, ha influito sia sulla riflessione dei centri sociaIi sia sulla scena della telematica alternativa. Prendendo spunto dalla storia delle comunità di pirati di Captain Mission, questo testo celebra l'elogio del nomadismo psichico; una delle categorie centrali di questo fine millennio, elaborato attraverso le teorie filosofiche del sufismo, della critica radicale, dell'anarchismo, del situazionismo e del pensiero di Deleuze e Guattari. Utilizzando uno stile provocatorio, Hakim Bey costruisce un'analisi della storia e dell'arte delle controculture degli anni Ottanta e Novanta.



01 gennaio 2022

LEONARDO LIGUSTRI QUEL CHE RESTA

In un futuro non lontano un uomo vaga assorto nei suoi pensieri sullo sfondo di una città fantasma, in uno scenario devastato da cataclismi naturali, alla ricerca di un ultimo brandello del mondo che conosceva. Solo e tormentato dai rimorsi del suo passato viaggia fra scheletri di palazzi abbandonati e nuvole di polvere, armato di un solido cinismo che gli fa da scudo contro gli orrori del presente. È preparato a tutto, tranne all’incontro che cambierà il corso del suo viaggio e lo costringerà a fare i conti con tutto ciò che il mondo ha perduto per sempre.



ROB BROTHERTON MENTI SOSPETTOSE

 Loro cercano di controllarci. Ci fanno credere che viviamo in società libere e democratiche e che siamo i padroni del nostro destino, ma non è così, lo sappiamo bene. Ci nascondono la verità. Basta grattare sotto la superficie: l’omicidio di Kennedy, i vaccini, l’11 settembre, gli UFO, le scie chimiche, l’uomo sulla Luna, Bin Laden, i massoni, Lady D, gli Illuminati, Elvis Presley, il Nuovo Ordine Mondiale, i Protocolli dei Savi Anziani di Sion, i rettiliani... Ovunque si guardi è evidente che c’è un piano colossale per manipolarci. Cosa si nasconde dietro le più articolate teorie del complotto e, soprattutto, chi sono i complottisti e come è possibile che così tante persone possano credere anche alle più ardite e immaginarie speculazioni?Rob Brotherton, che da anni studia come funziona la «mentalità complottista», analizza in questo libro, accattivante, ironico, e anche un po’ inquietante, i motivi per cui le nostre menti ci inducono tanto spesso a credere a cose implausibili, non provate e, soprattutto, in nessun modo provabili. Il fatto è che queste storie si adeguano perfettamente a certi  circuiti mentali che – volenti o nolenti – tutti noi ci portiamo dentro, confortando le nostre paure più profonde, i nostri desideri più nascosti e il nostro stesso modo di interpretare il mondo. La psicologia del complotto è affascinante e svela molto su noi stessi e su come sono costruite le nostre menti. I complottismi non sono aberrazioni psichiche di pericolosi sociopatici, sono il prodotto del funzionamento del nostro cervello e la radice stessa del verbo «credere». Magari saranno in pochi a credere che il presidente degli Stati Uniti sia un mutaforma rettiliano (ma certamente sono più di quanti vorremmo che fossero!), ma sono ancora milioni (e continuano a crescere) coloro che credono alla correlazione tra autismo e vaccini (è dimostrato chiaramente che non ci sia, tanto per essere chiari). Dopo aver letto Menti sospettose saremo sorpresi nel riconoscere come sia facile cedere alla narrazione complottista ma avremo ben chiaro come sia possibile sfuggirvi. È vero che i complotti nel mondo talvolta esistono, più spesso però è meglio essere prudenti e fare attenzione a cosa scegliamo di credere perché, alla fine, potremmo scoprire che i complottisti siamo noi.



30 dicembre 2021

PIER EMILIO CASTOLDI STORIA DEL TEO MORINI

 Il racconto di un tempo di un uomo. E di una terra.Cronache di piccole cose e sentimenti nel tempo racchiuso tra due estati e il nervoso inverno del 1958. Nelle terre della Bassa addossate al grande fiume. Tra argini e pioppelle. Terre da riconquistare alle alluvioni. Gente da riconquistare alla vita. In luoghi dimenticati, paesi grossi come bottoni. Tra questi Il piccolo borgo di campagna costruito attorno alla chiesa di San Rocco. Uno spicchio di mondo ritagliato dentro una piazza, tra il monumento ai caduti, la farmacia e il negozio di alimentari. La storia è quella di un uomo semplice. Quella del Teo Morini, o se volete… di un matto. Un uomo sulla cui pelle la vita ha segnato profonde cicatrici. Clara, la prima moglie, il primo grande dolore. Lungo la strada per Morezzano. Sei anni prprima. Poi quel sogno. Riportare tutto com'era. Quei giorni, mesi, anni da scorrere all'indietro. Il modo per portare a termine le cose non concluse. Poter dire le cose mai dette. Un trucco per riuscirci.



27 dicembre 2021

VALERIA GARGIULO MAI STATI INNOCENTI

 Uno stradone di un chilometro divide Civitavecchia a metà: da una parte Santa Fermina, con le sue villette a due piani e le vie coi nomi dei fiori; dall’altra Campo dell’oro, i casermoni popolari e i fumi degli impianti industriali che corrodono l’anima delle persone. Di là, un futuro prospero, le bollette in regola, le vacanze al mare; di qua, le famiglie arrancano e i figli, abbandonati a loro stessi, sognano una fuga impossibile. È quello che fa anche Anna, che ha studiato duramente e messo i soldi da parte per potersene andare via, lontano, all’università. Tutto però sembra andare in frantumi quando vede il suo fratellino di quattordici anni, in sella a un motorino, con un martello in mano, insieme alla banda criminale che controlla la zona…



JACOPO DE MICHELIS LA STAZIONE

 Riccardo Mezzanotte, giovane ispettore dal passato burrascoso, ha appena preso servizio nella Sezione di Polizia ferroviaria della Stazione Centrale. Insofferente a gerarchie e regolamenti, comincia a indagare su un caso che non sembra interessare a nessun altro: qualcuno sta disseminando in giro per la stazione dei cadaveri di animali orrendamente mutilati. Intuisce ben presto che c’è sotto più di quanto appaia, ma individuare il responsabile si rivela un’impresa tutt’altro che facile. Le sue ricerche si incrociano con quelle della ventenne Laura Cordero, che nasconde un segreto, “il dono”, che lei però considera una maledizione. Ha iniziato da poco a fare volontariato in un centro di assistenza per gli emarginati che frequentano la Centrale, e anche lei è in cerca di qualcuno: due bambini che ha visto più volte aggirarsi nei dintorni la sera, soli e abbandonati…



23 dicembre 2021

LIVIO GALLA GIALLI SENZA ERRORI

 Nel mondo della letteratura di genere, l’approfondimento scientifico di romanzi o di sceneggiature per televisione, cinema e teatro è spesso carente. Molte opere infatti tradiscono un’inspiegabile superficialità circa gli aspetti giuridici e processuali della vicenda narrata: certo, la letteratura è fantasia, e mal tollera aridi tecnicismi da tribunale, ma non sempre l’approssimazione giova alla qualità di uno scritto, soprattutto nell’ambito del genere investigativo. Questo manuale, leggero e divulgativo, consente di evitare gravi inesattezze e aiutare tutti coloro che si trovano a dover sciogliere i malintesi più comuni in romanzi e sceneggiature. Non solo: vuole anche prevenire le perplessità e aprire gli occhi attraverso lo studio sistematico degli errori più clamorosi della letteratura, svelando trabocchetti a cui non si è avvezzi e che tuttavia sono fondamentali nell’operazione di costruzione di una trama vincente. Ogni capitolo approfondisce un argomento specifico e si divide in una prima parte d’esempio, con un testo errato, e in una seconda che fa capo alla prima e ne spiega gli spropositi.



PROSPERO GALLINARI UN CONTADINO NELLA METROPOLI

 Insieme a Renato Curcio, Mario Moretti e Alberto Franceschini, Gallinari è stato uno dei nomi di spicco delle BR. Vi ha militato fin dal principio, ed è stato uno dei massimi dirigenti dell'organizzazione durante il periodo cruciale del sequestro Moro. Nel suo libro, Gallinari si assume tutta la responsabilità del percorso di vita che lo ha condotto dalla giovinezza a Reggio Emilia agli ergastoli collezionati davanti a quattro o cinque Corti d'Assise. E lo fa senza lifting, con l'onestà di restituire esattamente la psicologia e l'universo ideologico di un giovane rivoluzionario, spinto dall'incalzare degli avvenimenti storici fino alla cospirazione violenta e ai gesti più estremi.



PAOLO ROVERSI ALLA VECCHIA MANIERA

 Sono gli ultimi giorni dell’Expo, e Milano galleggia in un inedito silenzio quando in pieno centro viene ritrovato il cadavere di un avvoca...