È un lunedì mattina di fine settembre a Firenze, ma il cielo meravigliosamente azzurro fa pensare a una giornata d’estate e niente lascia presagire l’incubo in cui la città sarà risucchiata di lì a poche ore. A bordo della sua auto il reporter Carlo Alberto Marchi si sta dirigendo a caccia di notizie verso Gotham City, il futuristico Palazzo di Giustizia, quando una telefonata allarmante del capocronista gli intima di correre subito al polo universitario lì vicino: è successo qualcosa di molto grave, qualcosa di cui ancora si sa ben poco. Un muro di poliziotti e ambulanze impedisce il passaggio a studenti e curiosi, e le voci si susseguono: «Pare che sia morto qualcuno», «Ho sentito delle urla», «Qualcuno è entrato armato». Quando Marchi riesce finalmente a farsi strada, non è preparato a quello che sta per vedere: sangue dappertutto, una decina di studenti a terra, alcuni corpi coperti pietosamente da lenzuola bianche. Un attentato? Le prime testimonianze confermano i dubbi più spaventosi: tra quei cadaveri si trova anche l’autore della carneficina, che dopo aver sparato all’impazzata si è ucciso urlando “Allah Akbar”. Firenze si risveglia nel terrore, il panico si scatena in città, soprattutto quando le televisioni di tutto il mondo trasmettono un videomessaggio ricevuto da fonte anonima. Sullo sfondo della cupola del Duomo divorata dalle fiamme, una voce annuncia: «Crociati della città di Firenze, siamo qui. Il Giorno del Sacrificio sta finalmente arrivando anche per voi». È evidente che ci sarà un nuovo, terribile attentato. Ma dove? Rimangono solo cinque giorni per scoprirlo e stavolta Marchi, alla ricerca di risposte tra misteriosi interpreti arabi, ingegneri nucleari uccisi, Imam e rabbini pacifisti, si troverà a mettere a rischio la sua stessa vita… Ritmo, azione, suspense.
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Informazioni personali
- RICCARDO SEDINI
- Sale, Alessandria, Italy
- Ex giornalista pubblicista; Organizzatore di festival letterari; Presentatore; Speaker radiofonico;
10 febbraio 2021
05 febbraio 2021
SILVIA DE BERNARDINIS BRIGATE ROSSE UN DIARIO POLITICO
Il primo rendiconto critico e autocritico della storia delle Brigate rosse a opera di alcuni suoi autorevoli dirigenti e militanti. Questo eccezionale documento inedito corredato da un ampio apparato di note, ricostruisce, fase per fase – dal biennio 1968-69 alla metà degli anni Ottanta – i convulsi mutamenti del contesto storico-politico italiano, permettendo al tempo stesso di entrare all’interno di dinamiche ancora oggi sconosciute della complessa storia delle Brigate rosse. Soprattutto il lento dissidio tra la componente dei suoi fondatori storici imprigionati da anni e la direzione esterna. Dissidio insanabile che, dopo l’esito del sequestro Moro, sfocerà in una serie di scissioni, preludio dell’esaurirsi di un progetto politico rivoluzionario che ha segnato in modo indelebile la storia recente del nostro paese.
04 febbraio 2021
GIUSEPPE MASTRANGELO FUORI ONDA
Un atto d'accusa verso sé stesso e il mondo del quale ha voluto così tenacemente far parte. Il protagonista, un giornalista televisivo noto al grande pubblico, si trova a dover affrontare l'ennesimo caso giudiziario. Ma questa volta è più grave del solito, sia per il profilo delle vittime che per le modalità del delitto. Molte cose non gli tornano. Le vicende e i personaggi che incontra mettono in luce le sue contraddizioni ed il suo ambiguo successo, che dipende dall'affiliazione ai poteri forti che manipolano il sistema dell'informazione e della giustizia. In un incessante e turbolento confronto tra realtà e finzioni, tra eventi e delusioni, dovrà affrontare il senso ultimo di mascherare la verità ai fini del potere e di mascherare sé stesso con la sua coscienza. Alla fine dovrà fare i conti con la sua ultima maschera e decidere da che parte stare: con chi gli assicura il successo sicuro ma falso oppure con il suo vero io, con il rischio di un insuccesso totale, definitivo.
02 febbraio 2021
GIULIA CAMINITO L'ACQUA DEL LAGO NON È MAI DOLCE
Odore di alghe limacciose e sabbia densa, odore di piume bagnate. È un antico cratere, ora pieno d’acqua: è il lago di Bracciano, dove approda, in fuga dall’indifferenza di Roma, la famiglia di Antonia, donna fiera fino alla testardaggine che da sola si occupa di un marito disabile e di quattro figli. Antonia è onestissima, Antonia non scende a compromessi, Antonia crede nel bene comune eppure vuole insegnare alla sua unica figlia femmina a contare solo sulla propria capacità di tenere alta la testa. E Gaia impara: a non lamentarsi, a salire ogni giorno su un regionale per andare a scuola, a leggere libri, a nascondere il telefonino in una scatola da scarpe, a tuffarsi nel lago anche se le correnti tirano verso il fondo. Sembra che questa ragazzina piena di lentiggini chini il capo: invece quando leva lo sguardo i suoi occhi hanno una luce nerissima. Ogni moto di ragionevolezza precipita dentro di lei come in quelle notti in cui corre a fari spenti nel buio in sella a un motorino. Alla banalità insapore della vita, a un torto subìto Gaia reagisce con violenza imprevedibile, con la determinazione di una divinità muta. Sono gli anni duemila, Gaia e i suoi amici crescono in un mondo dal quale le grandi battaglie politiche e civili sono lontane, vicino c’è solo il piccolo cabotaggio degli oggetti posseduti o negati, dei primi sms, le acque immobili di un’esistenza priva di orizzonti.
01 febbraio 2021
PAOLO MILONE L'ARTE DI LEGARE LE PERSONE
«Avendo fuggito ogni altro lavoro per paura, mi ritrovo a fare il lavoro che fa piú paura a tutti.»
Quante volte parliamo dei medici come di eroi, martiri, vittime... In verità, fuor di retorica, uomini e donne esposti al male. Appassionati e fragili, fallibili, mortali. Paolo Milone ha lavorato per quarant'anni in Psichiatria d'urgenza, e ci racconta esattamente questo. Nudo e pungente, senza farsi sconti. Con una musica tutta sua ci catapulta dentro il Reparto 77, dove il mistero della malattia mentale convive con la quotidianità umanissima di chi, a fine turno, deve togliersi il camice e ricordarsi di comprare il latte. Tra queste pagine cosí irregolari, a volte persino ridendo, scopriamo lo sgomento e l'impotenza, la curiosità, la passione, l'esasperazione, l'inesausta catena di domande che colleziona chiunque abbia scelto di «guardare l'abisso con gli occhi degli altri».
«Si riesce a lavorare in Psichiatria solo se ci si diverte. Io mi sono divertito per anni. Non tutti gli anni: non i primi – troppe illusioni, non gli ultimi – troppi moduli, non quelli di mezzo – troppo mestiere». Ci sono libri che si scrivono per una vita intera. Ogni giorno, ogni sera, quando quello che viviamo straripa. Sono spesso libri molto speciali, in cui la scrittura diventa la forma del mondo. È questo il caso dell' Arte di legare le persone , che corre con un ritmo tutto suo, lirico e mobile, a scardinare tante nostre certezze. Con il dono rarissimo del ritratto fulminante, Paolo Milone mette in scena il corpo a corpo della Psichiatria d'urgenza, affrontando i nodi piú difficili senza mai perdere il dubbio e la meraviglia. Cosí ci ritroviamo a seguirlo tra i corridoi dell'ospedale, studiando le urla e i silenzi, e poi dentro le case, dentro le vite degli altri, nell'avventura dei Tso tra i vicoli di Genova. Non c'è nulla di teorico o di astratto, in queste pagine. C'è la vita del reparto, la sete di umanità, l'intimità di afferrarsi e di sfuggirsi, la furia dei malati, la furia dei colleghi, il peso delle chiavi nella tasca, la morte sempre in agguato, gli amori inconfessabili, i carrugi del centro storico e i segreti bellissimi del mare. Ci sono infermieri, medici, pazienti, passanti, conoscenti, caduti da una parte e dall'altra di quella linea invisibile che separa i sani dai malati: a ben guardare, solo «un tiro di dadi riuscito bene». Ecco perché non si potrà posare questo libro senza un'emozione profonda, duratura, e senza parlarne immediatamente con qualcuno.
30 gennaio 2021
FRANCESCA SERAFINI TRE MADRI
La commissaria Lisa Mancini a soli trentatré anni ha già alle spalle una carriera straordinaria. Tanti successi in Italia e all'estero di cui potrebbe vantarsi, ma che creano intorno a lei un'aura di mistero il giorno in cui decide di abbandonare l'incarico all'Interpol di Lione per dirigere il commissariato di Montezenta, un piccolo centro romagnolo con i pregi e i difetti della provincia italiana, e di tutte le province del mondo. Nessuno conosce il motivo del trasferimento di Lisa. Tutto quello che sappiamo sul suo conto è che, sbrigate le pratiche di routine, passa le giornate chiusa nel suo ufficio a giocare a Candy Crush sul cellulare. Finché non viene denunciata la scomparsa di River: un quindicenne di origine inglese che vive con la sua famiglia in un piccolo villaggio appena fuori dalle mura medievali di Montezenta. Una comunità libertaria e anticonformista che trasforma in opere d'arte i materiali di scarto, e che attira per questo su di sé l'ostilità e i pregiudizi del resto della popolazione. River - uno studente modello, capace di farsi amare da tutti - è davvero una vittima oppure sta scappando da qualcosa di cui è lui stesso responsabile? Per riuscire a rispondere a questa domanda, Lisa dovrà combattere i demoni del suo passato, e trasformare la ricerca del ragazzo in un viaggio a perdifiato dentro sé stessa.
GIANNI TETTI GRANDE NUDO
Il destino dell'uomo è segnato. Anche la terra sembra saperlo. Si apre, poi mastica e inghiotte, affamata. Tempi di guerra, di carestie e vendetta. Non c'è scampo agli attentati che si susseguono in città né rimedio ai fondamentalismi verso i diversi, non c'è salvezza dalle nubi tossiche né speranza nella misericordia umana. C'è solo una possibilità. È scritta nel vento. E porta un nome: Maria. La riscossa degli ultimi parte da una Sardegna infetta, un'isola/mondo in cui i cani governano e un pescatore affetto dal morbo guida un'orda stracciata verso la terra promessa. Un romanzo corale, esploso, torrenziale, i cui protagonisti mostrano il cuore feroce di un'umanità alla deriva.
GIANRICO CAROFIGLIO LA DISCIPLINA DI PENELOPE
Penelope si sveglia nella casa di uno sconosciuto, dopo l'ennesima notte sprecata. Va via silenziosa e solitaria, attraverso le strade livide dell'autunno milanese. Faceva il pubblico ministero, poi un misterioso incidente ha messo drammaticamente fine alla sua carriera. Un giorno si presenta da lei un uomo che è stato indagato per l'omicidio della moglie. Il procedimento si è concluso con l'archiviazione ma non ha cancellato i terribili sospetti da cui era sorto. L'uomo le chiede di occuparsi del caso, per recuperare l'onore perduto, per sapere cosa rispondere alla sua bambina quando, diventata grande, chiederà della madre. Penelope, dopo un iniziale rifiuto, si lascia convincere dall'insistenza di un suo vecchio amico, cronista di nera. Comincia così un'appassionante investigazione che si snoda fra vie sconosciute della città e ricordi di una vita che non torna. Con questo romanzo – ritmato da una scrittura che non lascia scampo – Gianrico Carofiglio ci consegna una figura femminile dai tratti epici. Una donna durissima e fragile, carica di rabbia e di dolente umanità. Un personaggio che rimane a lungo nel cuore, ben oltre l'ultima pagina del sorprendente finale.
29 gennaio 2021
FABIANO MASSIMI IL CLUB DI MONTECRISTO
Quando Viviana, giovane impiegata di una galleria d'arte, viene ritrovata uccisa nel suo appartamento, i sospetti della polizia si concentrano sull'ex detenuto Danilo Secchi: stesso modus operandi dell'omicidio che l'aveva portato anni prima dietro le sbarre, sue impronte digitali sulla scena del delitto. E poco importa che le prove siano tutt'al più indiziarie: per il commissario Cassini "colpevole una volta, colpevole per sempre". Per fortuna di Danilo non tutti la pensano così. Lo scopre anche Arno, tecnico di computer con due figli e un matrimonio in stanca, quando una mattina il vecchio amico Lans, pittore di talento da poco uscito di prigione per una rapina mai del tutto chiarita, gli spunta davanti con una strana proposta: mettere i suoi talenti di informatico al servizio del Club Montecristo, un'associazione capillare di ex galeotti decisi a far giustizia quando chi ufficialmente dovrebbe garantirla è troppo miope per riuscirci. Arno e Lans pian piano intuiscono che Viviana aveva tanti segreti, e che proprio lì si nasconde la verità sulla sua morte.
DAVIDE LONGO UNA RABBIA SEMPLICE
Vincenzo Arcadipane ha cinquantacinque anni, un matrimonio fallito alle spalle e un futuro che non promette granché. In piú, negli ultimi tempi, si è convinto di avere smarrito l’istinto che lo guidava nelle indagini. Ma quando una donna viene picchiata fuori da una stazione della metropolitana di Torino e il colpevole rintracciato in poche ore, è proprio l’istinto a suggerirgli che qualcosa non torna in quel caso dalla soluzione elementare. Decide quindi di approfondire, con l’aiuto di Corso Bramard, vecchio capo e mentore, e dell’irrequieta agente Isa Mancini: una squadra collaudata cui si aggrega uno strano ex poliziotto dai tratti ossessivi. Insieme si troveranno a scoprire le regole di un gioco folle e letale, una discesa nel mondo sotterraneo della Rete che, girone dopo girone, li porterà là dove «si sbrigano le faccende che non hanno bisogno di occhi».
PAOLO ROVERSI ALLA VECCHIA MANIERA
Sono gli ultimi giorni dell’Expo, e Milano galleggia in un inedito silenzio quando in pieno centro viene ritrovato il cadavere di un avvoca...
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Orfana di madre, Ebla cresce nell’entroterra somalo. L’anziano padre, astronomo e divinatore tradizionale, le insegna l’arte interdetta all...
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La voglia di morire, di farla finita non senza tornare per l'ultima volta nei luoghi dove si sono svolti i fatti. È possibile che a dic...