Benvenuto Primo riceve nel suo nome e cognome un significato di cui non sarà mai del tutto consapevole. Nasce in un luogo che per lui è casa, per altri un'istituzione chiusa. Vive quel mondo come fosse l'unico possibile: con le sue regole e i suoi abitanti. Cresce, e con il suo particolare modo di sentire incontra la vita. Lentamente e con curiosità scopre il mondo all'esterno. Come se non bastasse la reclusione, nel suo corpo una cellula decide di impazzire e proliferare. Nonostante tutto, la malattia, le malattie non lo condizionano nel profondo, lasciandogli una connaturata poesia con cui vive ogni giorno. Con quella sensibilità tocca chiunque lo incontri. Nel suo esser stato invisibile per anni, porta inconsapevolmente traccia di un'umanità antica, umile e potente. Che sarà un ricordo indelebile nella memoria di chi ancora lo nomina.
Un contenitore culturale Nulla di più Libri scelti su basi prettamente personali Non esiste un criterio di scelta tranne quello di ritenere la trama o la tematica trattata.
Informazioni personali
- RICCARDO SEDINI
- Sale, Alessandria, Italy
- Ex giornalista pubblicista; Organizzatore di festival letterari; Presentatore; Speaker radiofonico;
18 gennaio 2021
17 gennaio 2021
ANTONELLA LATTANZI QUESTO GIORNO CHE INCOMBE
"Qui saremo al sicuro." Francesca lo pensa mentre sta per varcare il cancello rosso fuoco della sua nuova casa. Accanto a lei c'è Massimo, suo marito, e le loro figlie, ancora piccole. Si sono appena trasferiti da Milano a Giardino di Roma, un quartiere a metà strada tra la metropoli e il mare. Hanno comprato casa in un condominio moderno e accogliente, con un portiere impeccabile e sempre disponibile, vicini gentili che li accolgono con visite e doni, un appartamento pieno di luce che brilla in tutte le stanze. Il posto perfetto per iniziare una nuova vita. Perché Francesca è giovane, è bella, è felice. E, lo sa, qui a Giardino di Roma sarà libera. Eppure qualcosa non va. Dei dettagli cominciano a turbare la gioia dell'arrivo. Piccoli incidenti, ombre, che hanno qualcosa di sinistro. Ma sono reali o Francesca li sta solo immaginando? Appena messo piede nella nuova casa Massimo diventa distante, Francesca passa tutto il tempo sola in casa con le bambine e non riesce più a lavorare né a pensare. Le visite dei vicini iniziano a diventare inquietanti, sembra impossibile sfuggire al loro sguardo onnipresente. A poco a poco il cancello rosso che difende il condominio si trasforma nella porta di una prigione. E così, intrappolata nella casa, Francesca comincia a soffrire di paranoia e vuoti di memoria. Sempre più sola e piena di angosce, ha l'impressione che la casa le parli, che le dia consigli, forse ordini. Le amnesie si fanno sempre più lunghe e frequenti. Finché un giorno, dal cortile, arriva un grido. È scomparsa una bambina. Può essere sua figlia? E perché Francesca, ancora una volta, non sa cosa ha fatto nelle ultime ore?
16 gennaio 2021
ATTILIO BOLZONI IL PADRINO DELL'ANTIMAFIA
Con la complicità di ministri dell’Interno e alti magistrati, di spie e generali, Calogero Antonio Montante in arte Antonello è il personaggio che più di ogni altro segna l’oscura stagione delle “mafie incensurate” che dettano legge dopo le stragi del 1992. Simbolo della legalità per Confindustria e a capo di una centrale clandestina di spionaggio, fra affari e patti indicibili la sua storia fa scorgere un pezzo d’Italia con il sangue marcio. Chi è davvero Montante? Solo il prestanome di un sistema imprenditoriale criminale? Il pezzo “difettoso” di una perfetta macchina di potere? È pupo o puparo? Ma c’è un intrigo nell’intrigo: le telefonate del Presidente. Qualcuno sospetta che nelle mani di Montante siano finite le registrazioni delle conversazioni fra l’ex Capo dello Stato Napolitano e l’ex ministro Mancino, quei quattro colloqui agli atti del processo di Palermo sulla trattativa Stato-mafia che la Corte Costituzionale aveva ordinato di distruggere.
GIOVANNI DOZZINI QUI DOVEVO STARE
Luca Bregolisse, detto il Brego, fa l'imbianchino e se può lavora in nero, una moglie a casa a cui non dà mai retta, una figlia e Nabil, dipendente marocchino pieno di guai. La sua vita si complica quando Massimino, figlio di Nabil, torna a casa pestato dalla polizia e si dilegua. Dovrà decidere se pensare a loro, aiutarli, o pensare a sé.
15 gennaio 2021
ROBERTO CARBONI LA COLLINA DEI DELITTI
Sulle colline di Montebudello, tra Bologna e Modena, durante uno scavo una ruspa porta alla luce un cadavere seppellito da oltre dieci anni.
È una sera gelida, c’è il pericolo che la pioggia battente si trasformi in tormenta di neve. Un inferno per i tecnici della Scientifica. Giornalisti e curiosi si accalcano intorno alla zona del ritrovamento: ben presto l’attenzione di tutto il Paese si concentra su quel macabro mistero. L’architetto Gabriele Moretti sta guardando il servizio alla televisione. Ha trentasei anni, una bella famiglia a cui è molto legato e la sua carriera è decollata. Eppure, dopo aver visto quel servizio di cronaca, il suo umore cambia improvvisamente e le sue notti si popolano di incubi, invasi da luoghi oscuri, presenze spettrali e cadaveri resuscitati. Agli incubi si aggiungono emicranie, allucinazioni e la sensazione di essere seguito. Come se non bastasse trova biglietti anonimi lasciati in ascensore, e persino la moglie e i suoceri sembrano mutare atteggiamento nei suoi confronti. Che cosa è accaduto davvero dieci anni fa su quelle colline? Gabriele ancora non lo sa, ma c’è una verità oscura che sta per tornare alla luce: altri efferati omicidi stanno per essere commessi.
EZIO MAURO LA DANNAZIONE
Sulla volta del Teatro Goldoni domina Marx. Sopra il suo ritratto, lo striscione: «Proletari di tutto il mondo unitevi». Il XVII Congresso del Partito socialista italiano si tenne a Livorno, perché a Firenze la tensione era altissima. La città era già nelle mani dei fascisti. È il 15 gennaio 1921. Si discutono i ventuno punti di Lenin con i quali l'Internazionale comunista detta le regole a ogni partito che ne voglia fare parte. Il dibattito va avanti per una settimana. Nella storia turbolenta dello scontro all'interno del movimento operaio internazionale è arrivato il punto di non ritorno: è vietato qualsiasi compromesso tra rivoluzionari e riformisti. Mosca non tollera più i riformisti. Sembra passato molto tempo dalla presa del Palazzo d'Inverno. In effetti sono trascorsi solo tre anni e poco più, ma questa è un'epoca nuova: il secolo breve è cominciato e avanza molto velocemente. La Rivoluzione c'è stata, la guerra è finita, lo spettro del comunismo ora è uno Stato, ma un nuovo mostro diventa sempre più minaccioso. Mancano meno di settecento giorni alla Marcia su Roma. Costantino Lazzari e Giacinto Menotti Serrati, che nel 1914 aveva preso il posto di Mussolini alla direzione dell'«Avanti!», aderiscono al diktat del Komintern. Dalla scissione di Livorno, il 21 gennaio 1921, nasce il Partito comunista d'Italia, guidato da Bombacci, Bordiga, Damen, Fortichiari, Gramsci e Terracini. Eppure non si riesce a vedere con chiarezza cosa sta per succedere in Italia. Gramsci scriverà: «Quando il fascismo sorse e si sviluppò in Italia come bisognava considerarlo? Era esso soltanto un organo di combattimento della borghesia, oppure era anche un movimento sociale? L'estrema sinistra, che allora dirigeva il partito, non lo considerò che sotto il primo aspetto, e questo errore ebbe come conseguenza che non si riuscì ad arginare l'avanzata del fascismo come forse sarebbe stato possibile fare». In una cronaca politica animata dalle voci di protagonisti epici, Ezio Mauro ricostruisce un capitolo fondamentale della storia italiana, che raccoglie in sé straordinariamente la sintesi dell'ideale altissimo e della cecità tragica di fronte alla minaccia imminente del fascismo.
S.PICONE-G.RESTIVO DALLE PARTI DI LEONARDO SCIASCIA
Questo è un omaggio a uno dei più grandi intellettuali e scrittori del Novecento: Leonardo Sciascia. A distanza di tanti anni, ancora bisogna - continuamente - fare i conti con i suoi scritti, con il suo pensiero, con la sua parola. Sciascia ha lasciato un vuoto: manca tuttora nella cultura e nella letteratura una schietta e lucida intelligenza come la sua. In grado di illuminare l'oscuro, di seminare dubbi, di scrivere controcorrente, di affondare i bisturi nelle piaghe italiane, di svelare i vizi nascosti della Sicilia. E poi bisogna fare i conti anche con i luoghi che amava, per capire meglio. E se è pur vero che Regalpetra non esiste, se non nella rappresentazione letteraria, esiste invece Racalmuto ed esistono gli altri luoghi in cui lo scrittore visse, tra Racalmuto, Caltanissetta, Palermo: un triangolo, interno al Vallo di Mazara, nel quale si svolgeva la sua vita. E poi Milano, la città di Manzoni e Stendhal, Roma, la Spagna e l'amata Parigi. Così è: senza il rapporto con questi luoghi - vitale come un cordone ombelicale - la scrittura di Sciascia sarebbe stata diversa. Prefazione di Gaetano Savatteri.
FERNANDO PESSOA IL BANCHIERE ANARCHICO
"'Il banchiere anarchico' è il resoconto di un semplice colloquio tra due uomini al tavolo di un ristorante, a fine pranzo. Un dialogo platonico, genere ricorrente nei manoscritti di Pessoa, ma che è ben diverso dalle imitationes rinascimentali, come, per esempio, per rimanere in area portoghese, i "Dialogos em Roma" di Francisco de Holanda o i più tardi quattro "Apologos dialogais" di Francisco Manuel de Melo. In Pessoa il dialogo non ha mai interlocutori reali. E nel nostro caso il banchiere, personaggio descritto come ricchissimo e monopolista, racconta come e perché sia sempre stato e ancora sia anarchico; mentre lo stupefatto e poco meno che muto spettatore è incapace di ergersi a convincente interlocutore."
14 gennaio 2021
ENRICO PANDIANI LONTANO DA CASA
Quando torna a casa dopo una giornata di lavoro, Jasmina Nazeri non può immaginare che ad aspettarla ci siano dei poliziotti. Un uomo di colore è stato ucciso, dicono, era nudo e senza documenti, e forse l’unica in grado di identificarlo è proprio lei, che in quel quartiere di periferia conosce tutti. Il corpo martoriato è riverso a terra in un giardino pubblico, e quando viene girato a faccia in su, la sorpresa è scioccante. In quel volto la ragazza riconosce Taiwo, e anche se non lo vedeva dal tempo in cui hanno avuto una relazione, è certa che non fosse tipo da cattive frequentazioni. Come può essergli capitato un destino tanto orribile? E come si rende giustizia a qualcuno che per la società non esiste? Jasmina è donna, è giovane, ha origini iraniane: sa quanto sia difficile ottenere rispetto, un’opportunità, o anche soltanto ascolto. Per questo dedica la sua vita ad aiutare gli altri, insegnando l’italiano agli immigrati e dandosi da fare per chiunque abbia bisogno. Forse lo stesso non si potrebbe dire di Pandora Magrelli, l’ispettore che la avvicina per chiederle di collaborare in via non ufficiale alle indagini e che ha un’idea molto diversa della tolleranza, ma sembra voler scoprire la verità a ogni costo. Trame implacabili e straordinaria capacità di scrutare nell’animo umano, ecco cosa rende unico Enrico Pandiani nel panorama noir. Quella che racconta in questo nuovo romanzo non è soltanto la periferia di una città, con il fermento che si porta dentro; è lo stato primordiale verso il quale tutti stiamo tornando, pronti a trasformare chiunque in un nemico.
13 gennaio 2021
PIETRO CALICETI L'ULTIMO CLIENTE
Il problema, però, non sono le banche, ma chi le gestisce. Anche nelle banche ci sono persone degnissime; ma se in una banca una persona indegna arriva ai posti di potere, può fare veramente tanto male.
La Galli Holding ha provato a espandersi. Ha vinto un appalto, i lavori inizieranno presto, ma la stretta delle banche si fa sempre più feroce. Il vecchio proprietario rischia molto a causa di imperscrutabili regole bancarie, di tassi di interesse che gli lievitano sotto gli occhi e di finanzieri senza scrupoli, e con il signor Galli rischiano anche i suoi dipendenti: muratori, ingegneri, manovali, contabili. L'avvocato Pugliatti è a un punto morto della sua carriera. Troppo idealista, s'è bruciato i clienti migliori, mentre i privati che continuano a rivolgersi a lui finiscono spesso per non pagare la parcella. La crisi economica attanaglia anche loro, come l'intera società: è il denaro, ormai, a mancare, drenato quasi tutto nelle pance delle banche, che fanno affari su affari speculando sui proventi del lavoro reale delle aziende.
PAOLO ROVERSI ALLA VECCHIA MANIERA
Sono gli ultimi giorni dell’Expo, e Milano galleggia in un inedito silenzio quando in pieno centro viene ritrovato il cadavere di un avvoca...
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Orfana di madre, Ebla cresce nell’entroterra somalo. L’anziano padre, astronomo e divinatore tradizionale, le insegna l’arte interdetta all...
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Linda non lo sa, che diventare famosa non è così difficile: basta ubriacarsi una sera e lasciarsi filmare durante un rapporto intimo e ades...
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La voglia di morire, di farla finita non senza tornare per l'ultima volta nei luoghi dove si sono svolti i fatti. È possibile che a dic...