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Ex giornalista pubblicista; Organizzatore di festival letterari; Presentatore; Speaker radiofonico;

28 dicembre 2020

ANDREA MARZOVILLA IL CODICE VERITAS

 Parigi, 2046. A causa di una guerra religiosa unita a una crisi economica senza precedenti, gran parte dell’Occidente è sotto il dominio dell’Islam. Il mondo è sprofondato in una sorta di medioevo tecnologico dove i cristiani, insieme ai popoli appartenenti alle religioni minori, sono costretti a vivere in riserve chiuse e vigilate, circondate da alte mura, nel centro delle città più importanti. Le minoranze sono costrette a uscire attraversando dei check-point sorvegliati, per farvi ritorno all’ora del coprifuoco. La Cittadella di Parigi è la più grande in Europa. Attorno c’è una metropoli devastata dalle sommosse popolari, avvenute durante l’ascesa al potere del regime musulmano.

Nel sottosuolo di Parigi, durante gli scavi per la costruzione di un muro di cinta del ghetto cristiano, viene casualmente alla luce un’articolata e immensa rete di catacombe. Un ingegnere appassionato di archeologia scopre che vi sono nascosti incredibili segreti legati alla nascita delle due principali religioni monoteiste del pianeta. Disseppellirli e divulgarli significherebbe cambiare le sorti dell’umanità. E liberarla dal giogo della religione.

Nello stesso momento, un terribile attentato sconvolge il mondo islamico, e si teme che questo inneschi una rappresaglia di dimensioni catastrofiche. Sullo sfondo di un complotto arabo-cristiano in cui i nemici di sempre si alleano al solo scopo di salvaguardare la sopravvivenza delle loro religioni, si innesca una corsa contro il tempo dove i segreti dovranno essere rivelati prima che la rappresaglia abbia inizio.



27 dicembre 2020

LORENZO TOSA UN PASSO DOPO L'ALTRO

 Da Liliana Segre a Mimmo Lucano, unendo i punti di ognuna di queste vicende apparentemente lontane, Lorenzo Tosa, giornalista e scrittore, ricompone la mappa ideale di un'Italia che resiste al degrado civile e culturale in cui è inciampata e ci restituisce, contro ogni evidenza, il senso più profondo dell'essere umani.

È l'alba di una calda giornata di quasi estate. Un treno corre verso sud, ultima tappa di un lungo viaggio che ha portato un giovane giornalista attraverso l'Italia, i suoi volti, le storie di donne e uomini noti e meno noti: un'amicizia che affonda le radici in uno dei capitoli più atroci della Storia; un ragazzino in lotta contro il cambiamento climatico in un piccolo paese del Meridione; un papà che affronta due volte il Coronavirus, da medico e da paziente; la calciatrice della Nazionale alle prese con un segreto troppo a lungo negato. Insieme a queste, altre vite di ordinaria umanità e straordinaria bellezza salgono e scendono idealmente e fisicamente dal treno, raccontandosi stazione dopo stazione. Per arrivare laggiù, in quella terra di frontiera dove, vent'anni fa, uno sconosciuto sindaco calabrese ha immaginato un luogo in cui si incrociano popoli, nazioni, diritti, solidarietà. Da Liliana Segre a Mimmo Lucano, unendo i punti di ognuna di queste vicende apparentemente lontane, Lorenzo Tosa, giornalista e scrittore, ricompone la mappa ideale di un'Italia che resiste al degrado civile e culturale in cui è inciampata e ci restituisce, contro ogni evidenza, il senso più profondo dell'essere umani.



23 dicembre 2020

ROBERTO CIMPANELLI LA PAZIENZA DEL DIAVOLO

 Ermanno D’amore, un ex ispettore che dopo aver lasciato la polizia ha rilevato la libreria di famiglia a Roma, tiene a bada i propri demoni stordendosi col sesso. Quando il vecchio collega Walter Canzio si rifà vivo chiedendogli una mano nelle indagini su una serie di efferati delitti che insanguina la Capitale, accetta malvolentieri. Qualcuno sta massacrando a colpi di fiocina da sub dei colpevoli di gravi reati sessuali che per un motivo o per l’altro erano riusciti a farla franca. Un caso che sembra riguardarli da vicino: tutte le vittime sono persone che ai tempi avevano arrestato loro. Con l’aiuto di Ermanno, che prima di dimettersi era noto per il suo eccezionale intuito investigativo, Walter spera di risollevare la propria traballante carriera catturando l’assassino.

Tutto cambia non appena emerge una possibile connessione tra i delitti del serial killer e una vecchia inchiesta la cui tragica conclusione aveva sconvolto le loro vite e distrutto la loro amicizia. Erano convinti che quel caso fosse definitivamente risolto. Ma lo è davvero?

Quell’antica storia di sangue e orrore potrebbe non essere mai finita. E non immaginano ancora quanto sarà alto il prezzo che dovranno pagare per chiuderla una volta per tutte.



18 dicembre 2020

PAOLO PASI IL SABOTATORE DI CAMPANE

 Sindaco e assessori sono preoccupati: la popolazione diminuisce di anno in anno e loro rischiano la poltrona se il comune verrà declassato a frazione. Un orologiaio anarchico, meglio conosciuto come il "sabotatore di campane", accenderà i riflettori su Roccapelata. Da tempo Gaetano Gurradi è in cammino per spegnere la voce di Dio in ricordo di un eccidio dimenticato. Stavolta, proprio quando sta per mettere a segno il "colpo", viene scoperto sul fatto dal parroco che, dopo una colluttazione, scivola giù per le scale e muore. L'anarchico si costituisce. Nessuno gli crede. Uno dopo l'altro i paesani sfilano davanti all'ambizioso magistrato che coordina le indagini, Astolfo Carugis, autoaccusandosi e svelando scheletri nell'armadio pur di ottenere notorietà. Gli aspiranti colpevoli richiamano così l'attenzione dei media sul paese moribondo. Ridotto a una comparsa di se stesso, Gaetano dovrà riattraversare il territorio della sua memoria per sfuggire alla follia, ripercorrendo il viaggio che dai primi anni Sessanta lo ha portato fino all'ultimo campanile e al fatale, insensato epilogo. Ogni significato affiorerà nella riscrittura dei suoi ricordi, tra i quali un posto speciale è riservato a Emma. Una storia grottesca a tinte noir che corre sui binari di un'utopia sfuggente e di una realtà illusoria.



16 dicembre 2020

ENRICO DEAGLIO PATRIA 2010-2020

 Mentre l’Italia e tutto il resto del mondo si ritrovano precipitati in una crisi economica e sociale gravissima nessuno ci pensa, ma questo decennio è cominciato con il bunga bunga. Che fai, mi cacci?, disse Fini a Berlusconi. Chi si ricorda più di Emanuele Filiberto sul palco di Sanremo? E del Trota? E dello spread a quota 528? Se ci dimentichiamo, non riusciamo a capire come siamo arrivati qui. Il virus si è rivelato una calamità di dimensioni che nessuno poteva immaginare, neanche quando Wuhan chiuse, neanche quando Codogno chiuse, e intanto la famosa sanità lombarda è crollata, con il più alto numero di vittime in Italia e le conseguenze di una tragica serie di scelte sbagliate e ripetute. Al centro e alla periferia di questo disastro ci sono molti protagonisti di lunga data. Tanti nodi sono rimasti irrisolti, tanti errori sono stati ignorati. Come abbiamo fatto a non impedirlo?  In questi dieci anni abbiamo assistito senza fare abbastanza alla tragedia dei migranti in mare, al renzismo, al populismo e al sovranismo, alla farsa dell’abolizione della povertà, all’infamia dei porti chiusi, a Mafia Capitale e alla deriva della giustizia, alla decrescita industriale, abbiamo imparato a usare lo smartphone e scoperto il bosone di Higgs, abbiamo visto i comici al governo, l’invasione delle fake news, i “pieni poteri” e il Papeete. L’Italia si è trasformata profondamente. È come un romanzo pieno di scandali, intrecci e svolte inaspettate. I protagonisti siamo noi. Ma conosciamo davvero tutte le regole e i segreti di questo gioco complicatissimo? Enrico Deaglio chiude la trilogia di Patria con una grande cronaca in diretta degli ultimi dieci anni di storia italiana. Ci sarà un happy end? A dicembre, quando il libro sarà in libreria, sapremo se ci sarà ancora la democrazia in America (e quindi da noi); e se saremo sopravvissuti al virus.  



14 dicembre 2020

ALESSANDRO DI CAVIO VITA ACIDA

 Le pagine di questo libro sono impregnate di un inchiostro nero, denso, pesante che straborda e trasporta rivoli di parole, che gridano alla vita il loro divenire, saturando i graffi che proprio la vita fa dentro e fuori all'uomo che si racconta in un viaggio di ventisette anni, intrapreso più per necessità che per il gusto di viaggiare. È un viaggio percorso su dei binari: da una parte c'è l'istinto, dall'altra parte la razionalità. Queste due percezioni sono una di fronte all'altra, si confrontano e, come in un gioco di specchi, riflettono la loro diversità fino a diventare un'unica cosa, perdendosi nei contorni sfumati dalla realtà, che gioca senza dichiarare prima di iniziare le regole stesse del gioco. Questa vicenda è raccontata in un divenire introspettivo, in una metamorfosi temporale del protagonista, arricchita da riflessioni personali dell'autore. La storia si sviluppa in tre periodi di vita diversi tra loro, ma correlati. Inizia in una periferia di Roma nella metà degli anni '60 e continua girovagando tra i quartieri bene della città e il litorale romano fino ai primi anni '80, passando dall'adolescenza turbolenta in una periferia difficile, per arrivare all'intervallo della vita militare. La seconda stagione ha inizio con il primo viaggio vero fuori dall'Italia accompagnato dalla sua Guzzi tra Francia, Spagna, Portogallo e Marocco: profondamente cambiato dal viaggio, il protagonista decide di trasferire la sua vita in una città cosmopolita degli anni '80 come Londra. La terza ed ultima stagione, dal 1984 al 1987, inizia con il suo incontro con Tiberio, una persona che lo cambierà radicalmente, e si concluderà con la partenza per l'India: spinto da una ritrovata fiducia nella vita, alla ricerca di una serenità spirituale che lo renda consapevole e complice del suo vivere. In tutta questa vicenda non ci sono computer e cellulari, ma libri, fumo, acidi, anfetamine, pensieri, eugenetica, guerra ambientale e altro.



12 dicembre 2020

PAOLO MORANDO PRIMA DI PIAZZA FONTANA

 Milano, 25 aprile 1969: due ordigni scoppiano alla Fiera campionaria e all’Ufficio cambi della Banca Nazionale delle Comunicazioni della Stazione centrale, provocando una ventina di feriti. È il primo atto della campagna di attentati che pochi mesi dopo porterà a Piazza Fontana. L’Ufficio politico della Questura, fin dalle prime ore, punta verso gli anarchici. A condurre le indagini sono il commissario Luigi Calabresi e i suoi uomini, gli stessi che si troveranno nel suo ufficio la notte della morte di Giuseppe Pinelli, nome che nell’inchiesta spunterà di continuo, come pure quello di Valpreda, che già qui si profila come futuro capro espiatorio. Nel giro di pochi giorni vengono arrestati sei giovani e una coppia di noti anarchici milanesi, amici dell’editore Giangiacomo Feltrinelli. Al termine dell’istruttoria, dopo sei mesi di carcere la coppia sarà prosciolta per assoluta mancanza di indizi, mentre ai sei giovani verranno attribuiti ben 18 attentati, con l’accusa di strage, dopo confessioni subito ritrattate, e con accuse alla polizia di violenze durante gli interrogatori. Due anni dopo, con un colpo di scena dietro l’altro, il processo chiarirà le dimensioni della macchinazione anti-anarchica innescata da quegli attentati. Una vicenda determinante per comprendere fino in fondo i misteri di Piazza Fontana. Un racconto serrato di una pagina nera per la giustizia italiana, da allora totalmente rimossa dalla memoria, che assume nuova luce grazie alla scoperta di documenti fin qui inediti.



CLAUDE MC KAY ROMANTICA MARSIGLIA

 Romantica Marsiglia, il romanzo di Claude McKay rimasto inedito per più di 90 anni, ispirato a una storia vera e scritto nel 1945. L'editore di McKay rifiutò di pubblicarlo per i temi trattati (omosessualità, razzismo e disabilità); il romanzo venne poi pubblicato per la prima volta negli Usa a febbraio 2020 dalla Pinguin Random House. La storia è quella di uomo che McKay conosce a Marsiglia, tale Nelson Simeon Dede, un nigeriano che viveva nella comunità dei marinari e scaricatori di porto. Dede negli anni Venti si era nascosto clandestinamente in un piroscafo diretto a New York dove viene scoperto e imprigionato in un bagno così freddo da congelargli le gambe. Una volta a New York gli vennero amputati gli arti inferiori, dato un risarcimento e rimandato a Marsiglia dove fu incarcerato. Nel romanzo Dede avrà lo pseudonimo di Lafala, un marinaio nato in un paesino dell'Africa occidentale, con una grande passione per il ballo, che diversamente da Dede, grazie all'amputazione delle gambe diventerà ricco per via del grosso risarcimento avuto dalla compagnia navale. Lafala tornerà a Marsiglia per amore e questo gli costerà tutta la sua fortuna. La compagnia navale non dimenticatasi dell'ingente somma pagata al clandestino nero, cospirerà con la politica francese per imprigionare Lafala. McKay usa questo romanzo per parlare della condizioni sociali dei neri di perenne schiavitù, del binomio di povertà-economia capitalistica e del tema dell'omosessualità.



LAURA PARIANI MILANO È UNA SELVA OSCURA

 "Che mi domando e dico: cos'ho mai fatto nella mia vita, oltre a scappare? Il Dante sorride tra sé mentre prova a rispondere... Che se la vita la fosse un catalogo, potrebbe scriverci: andato in guerra, dato lezioni, emigrato, sposato, diventato padre, ammalato, confinato, letto libri, scritto quatter patanflànn di poesie, viaggiato di notte su un camion per un sacco di riso e una tolla di latte condensato da portare alla Milena, urlato per i bombardamenti, gridato d'allegria nel sole di aprile, venduto libri, perduto il lavoro, finito sotto processo, ben pistaa in la pirotta, camminato... Insomma, una lista lunga, e non sempre di faccende volgari". Ma di tutto questo nella borsa "degli Avanzi" che porta a tracolla restano solo poveri "barlafus", destinati a finire insieme al Dante "in pasto ai vermi - ipotesi umile - o ai corvi - ipotesi romantica - o agli avvoltoi - ipotesi eroica - o ai piccioni - ipotesi terratèrra". Il Dante si sente diverso dalle altre lingére, che per paura e vergogna non amano mostrarsi e si rintanano nei loro cantucci. A fargli mantenere la testa alta è la cultura di cui nella sua famiglia adottiva si è nutrito fin da piccolo: non ha mai chiesto l'elemosina, e non frequenta neppure il refettorio della San Vincenzo; da quelle "dame del biscottino" "non ci va non ci va non ci va", perché dovrebbe in cambio fare il segno della croce. Lui preferisce accettare quello che la gente gli offre in cambio di un calembour, di una storia ben raccontata.



11 dicembre 2020

GAD LERNER L'INFEDELE

 Un racconto coraggioso incrocia e illumina la nostra storia collettiva, proponendo una fruttuosa resistenza.

Se in questo libro esibisco le mie debolezze personali è perché le trovo rappresentative della più generale debolezza della sinistra. Pago il prezzo dell’esibizione per cercare di spiegarmi le ragioni di un distacco doloroso: la sinistra senza operai. “Non mi accontenterò dei luoghi comuni sul nostro passaggio dalla politica come trasformazione del mondo alla ricerca di un personale accomodamento nel mondo. Ma accetto la sfida di partire da lì.” In queste pagine dense di coraggio, spregiudicatezza e autoironia, Gad Lerner affronta le sue radici e le sue scelte. Un viaggio che inizia dalle istanze di ribellione del Sessantotto e dalle origini ebraiche – le stesse rinnegate da Marx per abbracciare la causa proletaria – per riflettere sull’intreccio fra rivoluzione e messianismo e sulla possibilità di conciliare fortune personali e lotta per gli ultimi. Ma finisce per comporre un ritratto impietoso della sinistra italiana e della sua soggezione ai poteri economici, che ha reciso il rapporto col mondo operaio. Un racconto che si muove senza sconti sul filo delle contraddizioni, restituendo una ricchezza e una profondità di aspirazioni che non possono essere rinchiuse nell’immagine logora dei “comunisti col Rolex”, ma che di quell’immagine deve necessariamente tener conto. Una galleria di personaggi straordinari – da Bellow ad Antonicelli, da Berlinguer a Soros, da Agnelli a De Benedetti – incrocia la storia del paese – da Lotta continua alla “Stampa” e alla Rai, fino all’ultimo cambio di proprietà di “Repubblica” – e tesse così il filo di una storia antichissima e recente, privatissima e collettiva, per cercare di rispondere alla domanda: che cosa ha voluto dire per la sinistra farsi establishment? E qual è stato il prezzo di questa infedeltà?



PAOLO ROVERSI ALLA VECCHIA MANIERA

 Sono gli ultimi giorni dell’Expo, e Milano galleggia in un inedito silenzio quando in pieno centro viene ritrovato il cadavere di un avvoca...