The Mutual Aid, a factor of evolution fu pubblicato a Londra nel 1902 dallo scienziato e pensatore russo Pëtr Alekseevic Kropotkin (1842-1921). Per oltre un secolo l'atteggiamento della cultura ufficiale nei confronti di quest'opera d'importanza capitale oscillò tra l'ostracismo decretato dai sostenitori del cosiddetto "darwinismo sociale" e il tacito impiego delle sue scoperte da parte di antropologi e biologi. Le idee seminali in essa contenute hanno tuttavia trovato conferma pressoché in ogni ambito della vita sociale: dalla nascita delle società di mutuo soccorso alla diffusione della cooperazione, dal sorgere delle organizzazioni di protezione civile alla crescita d'iniziative legate al volontariato medico e assistenziale, sino alle manifestazioni di solidarietà popolare che scaturiscono in modo spontaneo per superare collettivamente gravi disastri e calamità. A centosettant'anni dalla nascita di Kropotkin e a centodieci dalla prima edizione in volume del Mutual Aid, con la presente pubblicazione ci si propone di divulgare la conoscenza di quest'opera anticipatrice e di accrescere ulteriormente la fama del suo autore, mostrando quanto le sue originali intuizioni sulla cooperazione e il mutuo appoggio, intesi come fattori evolutivi essenziali, abbiano validamente resistito alla prova del tempo e ancora oggi continuino ad alimentare dibattiti e ricerche di frontiera sia nel campo delle scienze naturali che in quello delle scienze umane.
Un contenitore culturale Nulla di più Libri scelti su basi prettamente personali Non esiste un criterio di scelta tranne quello di ritenere la trama o la tematica trattata.
Informazioni personali
- RICCARDO SEDINI
- Sale, Alessandria, Italy
- Ex giornalista pubblicista; Organizzatore di festival letterari; Presentatore; Speaker radiofonico;
27 novembre 2020
25 novembre 2020
SILVANA GROSSI L'ULTIMO RESPIRO DEL SOLE
È l'inverno tra il 2014 ed il 2015 quando la Malesia viene travolta dalla più grande alluvione di tutti i tempi. Mentre le esondazioni imperversano, nel Sultanato del Kelantan si snoda la vicenda degli aborigeni Temiar, guidati dalla anziana e saggia Tijah, impegnati in una resistenza attiva contro la deforestazione dei loro territori ancestrali. Ad appoggiare la ribellione indigena sarà Fadi, mediatore capace di dare filo da torcere agli interessi di Mr Saaed, comandante di polizia corrotto e deciso a seguire le proprie ambizioni di potere fino alle estreme conseguenze. Ad accompagnare la battaglia del protagonista, che diviene riflessione stessa sul futuro del Paese, saranno lo sguardo indagatore di un medico malese e di un'antropologa occidentale. Con un ritmo narrativo a tratti incalzante, a tratti dominato dall'atmosfera placida della più pura tradizione letteraria orientale, la storia si dipana anche attraverso l'incontro con i coltivatori di riso, i pescatori di fiume e i cittadini che abitano la Malesia contemporanea.
23 novembre 2020
RACHEL CARSON PRIMAVERA SILENZIOSA
È raro che un libro riesca a modificare il corso della storia, eppure questo saggio è riuscito a farlo. "Il libro di Rachel Carson, pietra miliare dell'ambientalismo, è la prova innegabile di quanto il potere di un'idea possa essere di gran lunga più forte del potere dei politici": così scrive nella sua Introduzione Al Gore, vicepresidente degli Stati Uniti nell'amministrazione Clinton. Carson previde con forte anticipo sui suoi tempi gli effetti in agricoltura dell'uso degli insetticidi chimici, e di sostanze velenose, inquinanti, cancerogene o letali, sull'uomo e sulla natura. Dopo la pubblicazione dell'opera nel 1962, il DDT è stato vietato e si è presa una serie di provvedimenti legislativi in materia di tutela ambientale. L'appassionato impegno, lo scrupoloso rispetto della verità e il coraggio personale della sua autrice sono serviti da modello nella lotta per la difesa dell'ambiente in tutto il mondo, e lei stessa può essere considerata "madre" del movimento ambientalista. Primavera silenziosa, che è ormai un classico e conserva tuttora una grandissima attualità, dimostra che esistono diverse alternative all'irresponsabile e impudente avvelenamento del pianeta da parte delle industrie chimiche. Per evitare che la primavera scompaia dalla faccia della Terra.
FABRIZIO BORGIO PANNI SPORCHI PER MARTINENGO
Giorgio Martinengo riesce a trovarsi lavoro anche durante un pranzo di Natale con i parenti. Tutta la famiglia, che di rado si riunisce al completo. La famiglia di Giorgio non si ama come tante altre al mondo e quando la magna Luisa, sua zia, gli propone un'indagine patrimoniale su suo marito, quell'idea in Giorgio si rafforza. Livio Baudino, lo zio mandrogno, il parente acquisito un po' spaccone ha messo Betesio, lo zio matto, in una costosa e prestigiosa casa di cura a San Costantino Belbo, piccolo comune della Langa. La retta è alta ma Livio Baudino non si fa il minimo scrupolo e oltre ad accollarsi quella spesa riesce a condurre uno stile di vita sontuoso. E senza toccare le finanze di famiglia. Questo inquieta magna Luisa e incuriosisce Giorgio che accetta. Poco tempo dopo, è contattato da una ditta di Alba, l'Eno Drink, specializzata in bevande isotoniche e bibite a base di mosto non fermentato, una derivazione dell'indotto dall'inflazionato mercato vinicolo. Giacosa, il titolare, sospetta che il suo braccio destro, il giovane e ambizioso Derek Bosso, conduca il doppio gioco con una ditta concorrente. Un ingaggio classico per Martinengo che grazie alla sua esperienza non trova particolarmente difficile da eseguire. Le cose cominciano a prendere una piega amara quando sembra che il contatto di Derek Bosso con la concorrenza sia l'affascinante Melissa Pozzo, moglie di Alessandro Baudino, il fratello minore di Livio Baudino, il quale grazie anche al suo supporto, ha appena avviato una società che si occupa delle stesse bevande della Eno Drink. Come se non bastasse, è proprio Alessandro Baudino a cercare Giorgio e ingaggiarlo per indagare sulla presunta infedeltà della moglie e il tutto mentre le indagini su Livio portano a società sospette e a una cooperativa di Canelli in odor di caporalato. Intanto, durante un torrido settembre, si preparano le vendemmie. Indagini multiple, grane di famiglia, mafie dall'est e l'aiuto di un outsider dai modi spicci e le mani pesanti attendono Martinengo e sarà tutto più difficile.
22 novembre 2020
ORNELLA SPAGNULO MADDALENA BIPOLARE
Maddalena in realtà si chiama Sabrina ma, durante le sue crisi maniacali, crede di essere la reincarnazione di vari personaggi storici tra cui, in particolare, Maria Maddalena. È una giovane e bella ragazza, affetta da disturbo bipolare, sedotta da un medico conosciuto in una clinica psichiatrica. Lui nega anche a se stesso l'attrazione per la sua paziente e quindi le propone di intraprendere insieme, una volta uscita dalla clinica, un cammino di psicoanalisi, che però porterà i due a confrontarsi con la loro irrimediabile attrazione reciproca. Maddalena bipolare è un romanzo in parte epistolare che scava nel profondo dell'anima e della mente dei personaggi.
GIANNI AGOSTINELLI RESTI
Leo, Massimo e Alceste crescono insieme in un piccolo paese della campagna umbra, con le sue strade sterrate e i campi coltivati. Ma dietro questo sfondo da cartolina, tanto caro ai turisti stranieri e ai villeggianti del fine settimana, si nasconde in realtà quel grigiore esistenziale proprio delle vite di provincia, che nel corso degli anni finirà per segnare profondamente i tre protagonisti. Tra dolore e sopraffazione, speranze frustrate e invidie mai sopite, i loro destini si incroceranno per caso un'ultima volta, dopo una notte di violenze in un ex agriturismo divenuto centro di accoglienza per immigrati. Resti è un romanzo cupo e spietato, che procede per sottrazione e punta dritto al midollo dell'animo umano.
MASSIMO ORTALLI GAETANO BRESCI
Gaetano Bresci fu l'anarchico che uccise a Monza, la sera del 29 luglio 1900, re Umberto I di Savoia sparandogli tre colpi di pistola. Il sovrano stava rientrando in carrozza dopo una premiazione in una società sportiva e l'assassinio avvenne sotto gli occhi della popolazione festante che salutava il monarca. Emigrato tempo prima a Paterson, sobborgo di New York, l'anarchico era rientrato appositamente dagli Stati Uniti con lo scopo di uccidere Umberto. Intendeva così vendicare la strage avvenuta a Milano nel 1898, quando l'esercitò, al comando del generale Bava Beccaris, aveva fatto fuoco sulla folla inerme: il popolo, affamato in seguito all'aumento del costo della farina, era insorto dando assalto ai forni e Umberto I non aveva esitato ad autorizzare l'impiego dei cannoni provocando oltre cento vittime tra i manifestanti. Il processo nei confronti del regicida fu istruito rapidamente e, pur essendo la sentenza già scontata, l'imputato tenne un contegno distaccato, senza mostrare né pentimento né spavalderia. Bresci morì in carcere il 22 maggio 1901 "suicidato" da ignoti con un lenzuolo.
21 novembre 2020
ERRICO MALATESTA L'ANARCHIA
Libertà, uguaglianza, uno Stato senza governo: sono alcuni dei concetti chiave del movimento anarchico di cui Errico Malatesta è stato l'esponente italiano più lucido. Nel suo "L'Anarchia", lo scrittore e pensatore italiano analizza il significato politico e sociale dell'anarchia, illustrandone tutte le sfaccettature e proponendo allo stesso tempo un vero e proprio programma per attuare una rivoluzione anarchica. Il pensiero di Malatesta è più che mai attuale, in un momento storico in cui le dittature reali e quelle che si sono realizzate anche all'interno delle società democratiche contemporanee rendono più urgente che mai una riflessione su cosa significa oggi il Governo di uno Stato e quanto sia importante l'Anarchia, di cui Malatesta sfata i luoghi comuni e i pregiudizi che ognuno di noi ha.
TIZIANA BARILLÀ QUELLI CHE SPEZZANO
Nessuno dovrebbe chiedersi "Che fine ha fatto la Rivoluzione?", perché, da qualche parte, mentre se lo chiede, c'è qualcuno che l'ha già incominciata.
Gli arbëreshë, ossia gli albanesi d'Italia, sono una minoranza linguistica e culturale presente nella parte meridionale e insulare d'Italia. Di questa antica comunità fanno parte circa 100mila persone e tra queste, almeno l'80% parla o comprende la propria variante locale dell'arbëreshë, la lingua del gruppo. Gli italo-albanesi sono diffusi a macchia di leopardo in diverse regioni: Campania, Molise, Puglia, Basilicata, Sicilia e, soprattutto, Calabria, che ospita la comunità più numerosa, con oltre 58.000 persone, molte delle quali abitano a Spezzano Albanese, provincia di Cosenza. Da qui parte il viaggio di Tiziana Barillà alla scoperta di una comunità perfettamente integrata nel tessuto culturale calabrese con una forte connotazione anarchica che porta avanti da anni un esperimento di municipalismo libertario grazie alla Federazione Municipale di Base. Facendo capo alle teorie libertarie Spezzano oggi ha saputo essere una città del popolo, un'esperienza di un forte contropotere, di un controllo popolare e di un federalismo dal basso. A partire dalla nascita di comitati di lavoratori, disoccupati, studenti, pensionati, di quartiere che hanno ridato voce a Piazza Matteotti, storica piazza dei comizi e delle manifestazioni politiche e sociali della comunità e che sono riusciti, in forma assembleare, a incidere sul governo della città. Dopo Riace, Barillà torna a raccontare un mondo possibile che non è soltanto un sogno ma una solida realtà dove la politica torna a essere lo strumento con il quale si migliora la vita dei cittadini all'insegna della giustizia sociale, dell'accoglienza e della libertà.
CLOÈ MEHDI NULLA SI PERDE
Mattia Lorozzi è un ragazzino di 11 anni che vive in una banlieue francese non meglio precisata. Alla sua età ha già conosciuto un carico di sventure sufficiente per una vita intera. I genitori lo hanno, in modi diversi, abbandonato e lui dunque vive con Zé, suo tutore, giovane di buona famiglia dalla quale però si è allontanato dopo la morte accidentale di una compagna di liceo, qualche anno prima. Tutte queste esistenze ruotano per molti aspetti intorno a un episodio di violenza poliziesca di una decina d’anni prima: Said, un ragazzo di banlieue picchiato a morte da un poliziotto. Un passato che riemerge, al pari dei graffiti col volto di Said tracciati sui muri, e subito ricoperti. Inquietudini private e pubbliche che si sommano, distruggendo vite. Un romanzo malinconico e dolente, a tratti cupo, su vite tritate da un tritacarne sociale che non perdona gli errori, ma che nonostante ciò non perde la bussola della speranza, di una possibile ripartenza.
PAOLO ROVERSI ALLA VECCHIA MANIERA
Sono gli ultimi giorni dell’Expo, e Milano galleggia in un inedito silenzio quando in pieno centro viene ritrovato il cadavere di un avvoca...
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Orfana di madre, Ebla cresce nell’entroterra somalo. L’anziano padre, astronomo e divinatore tradizionale, le insegna l’arte interdetta all...
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Linda non lo sa, che diventare famosa non è così difficile: basta ubriacarsi una sera e lasciarsi filmare durante un rapporto intimo e ades...
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La voglia di morire, di farla finita non senza tornare per l'ultima volta nei luoghi dove si sono svolti i fatti. È possibile che a dic...