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Ex giornalista pubblicista; Organizzatore di festival letterari; Presentatore; Speaker radiofonico;

21 ottobre 2020

BERNARDINE EVARISTO RAGAZZA, DONNA, ALTRO

 È una grande serata per Amma: un suo spettacolo va in scena per la prima volta al National Theatre di Londra, luogo prestigioso da cui una regista nera e militante come lei è sempre stata esclusa. Nel pubblico ci sono la figlia Yazz, studentessa universitaria armata di un’orgogliosa chioma afro e di una potente ambizione, e la vecchia amica Shirley, il cui noioso bon ton non basta a scalfire l’affetto che le lega da decenni; manca Dominique, con cui Amma ha condi­vi­so l’epoca della gavetta nei circuiti alternativi e che un amore cieco ha trascinato oltre­oceano… Dalle storie (sentimentali, sessuali, familiari, professionali) di queste donne nasce un romanzo corale con dodici protagoniste: etero e gay, nere e di sangue misto, giovani e anziane; impiegate nella finanza o in un’impresa di pulizie, artiste o insegnanti, matriarche di campagna o attiviste transgender. Cucite insieme come in un arazzo, le loro vite (e quelle degli uomini che le attraversano) formano un romanzo anticonvenzionale e appassionante che rilegge un secolo di storia inglese da una prospettiva inedita e necessaria.



MARIA CHIARA FARINA MAREE

 Che cos'è la memoria? Per Zenia, ormai anziana, è il filo con cui il tempo sutura ferite antiche ma non ancora rimarginate. Sarà durante un'estate trascorsa con le nipoti nei luoghi della sua infanzia che la donna deciderà di sciogliere quel filo e di ripercorrere il proprio passato. Tra frammenti di un diario segreto, lettere rubate e racconti che si fanno parabole, il ricordo disegna il ritratto di una sorella perduta trascinando il lettore sulle tracce di un modo di essere donna sognato e troppo spesso negato.



20 ottobre 2020

FRANCESCO GUCCINI LORIANO MACCHIAVELLI COSA SA MINOSSE

 Una casa in mezzo al bosco, una quercia secolare, un gatto nerissimo che spalanca gli occhi nel buio. Guccini e Macchiavelli evocano i fantasmi del loro amato Appennino per regalarci una nuova storia piena di emozione e poesia. Una radura poco lontano dal fiume, un prato dominato da una grande quercia e un’antica casa che domina il bosco: quando lo scrittore e sua moglie Caterina vi capitano durante una delle loro scorribande per l’Appennino, non possono credere ai loro occhi. Il posto che sognavano, per scrivere in pace e vivere lontano dai ritmi assurdi della grande città, esiste davvero! La coppia si è trasferita da poco nella casa ristrutturata quando Caterina fa irruzione nella torretta che è diventata lo studio dello scrittore; lei e la governante Isolina sono spaventate per l’ennesimo episodio sinistro: rumori inspiegabili, luci che si accendono nel buio, e il gatto Minosse che gonfia il pelo come se qualcosa di invisibile lo avesse terrorizzato. Lo scrittore è irritato, lui vorrebbe solo concentrarsi in cerca di una buona storia da consegnare all’editore. Ma quando, sceso in paese in cerca di informazioni sul passato della casa, scopre le vicende legate alla “quercia di Pietrapesa” che le dà il nome, capisce che una storia ancor più intrigante di quelle che immagina per i suoi libri è venuta a cercarlo, ed esige che lui la percorra fino in fondo…



SÈBASTIEN BIANCO SOTTO IL SOLE BASTARDO

 I padri non si scelgono: sono una scommessa – e purtroppo è facile perderla. Lo sa bene Giacomo "Jack" Montichiari, nato, cresciuto e fuggito da uno dei quartieri più difficili di Milano, e di cui ancora porta addosso cicatrici e fantasmi. L'unica capace di stanarlo dalle asperità dietro cui si è asserragliato dopo la morte della moglie Clelia è Perla, l'amica di sempre, un'altra sopravvissuta a un'infanzia buia, oggi avvocato pro bono di ragazzi con un presente difficile. Su sua richiesta, Jack accetta di nascondere Emiliano, primogenito nemmeno maggiorenne di un violento pregiudicato in carcere per omicidio, e cercare così di evitare che le colpe dei padri ricadano sui figli. Ma presto a Milano arriva lo zio del ragazzo, e Jack si ritrova invischiato in un intrigo che attraversa tutta la città, dai quartieri di lusso alle periferie degradate, mettendo a nudo tutto il torbido di cui gli esseri umani sono capaci.



19 ottobre 2020

ANTONELLO MANGANO LO SFRUTTAMENTO NEL PIATTO

 Quando andiamo a fare la spesa vogliamo essere sicuri che la frutta e la verdura che acquistiamo siano sane e costino il meno possibile. Ma ci siamo mai chiesti come è possibile che le arance o l’uva che portiamo in tavola possono essere vendute a prezzi così ribassati? Questo libro-inchiesta dà conto di una delle pagine più vergognose dell’Italia di oggi, svelando come dietro quel che mangiamo si celano storie feroci di sfruttamento.

Al supermercato siamo contenti di trovare in offerta passate di pomodoro a 40 centesimi e arance ‘sottocosto’. Spesso le compriamo, soddisfatti del risparmio ottenuto; poi ce ne torniamo a casa, dove qualche volta ci capita di indignarci ascoltando in TV notizie spaventose sui lavoratori delle campagne, schiavizzati dal caporalato. C’è un filo comune che lega quelle notizie ai nostri comportamenti d’acquisto. Questo libro indaga la filiera di alcuni prodotti agricoli ad alto rischio, dalle arance ai pomodori, all’uva. Andando a ritroso dal supermarket ai centri di distribuzione, via via fino alle serre e ai campi, scopriamo che la brutalità del lavoro schiavile e la ‘modernità’ della globalizzazione convivono senza scontrarsi. E che l’economia globale porta i contadini di Rosarno a competere con quelli brasiliani; i pugliesi con i cinesi; i piemontesi con gli spagnoli. I ghetti, in questa ricostruzione, sono ‘soltanto’ la parte visibile del problema. Diffusi dal Piemonte alla Sicilia, raccontano storie di braccianti bruciati vivi negli incendi, morti negli incidenti stradali tornando dai campi. Parlano di donne rumene vittime di abusi sessuali e di raccoglitori accampati al freddo sotto le Alpi. Se i ghetti sono l’effetto, la causa è una filiera dominata dagli intermediari e sovrastata da oligopoli capaci di imporre non solo i prezzi, ma anche il colore della frutta e il gusto del consumatore. Attraverso i sei capitoli del libro, il lettore sarà accompagnato in un lungo viaggio: dagli agrumeti di Rosarno alle industrie di succo d’arancia tra Messina e Catania, dai supermercati del milanese ai campi di pomodori di Foggia e Ragusa, fino alle centrali logistiche padane. Infine, scopriremo i frutteti di Saluzzo e i vigneti del Chianti, dove lo sfruttamento si annida persino nelle aree più ricche, a causa di un sistema che porta comunque a comprimere il costo del lavoro. Il libro si chiude con una domanda cruciale: se non voglio essere ‘complice’ di un sistema ingiusto e se i supermercati non mi offrono sufficienti garanzie sull’eticità dei prodotti, allora dove faccio la spesa? Le alternative, per fortuna, iniziano a diffondersi: dagli orti urbani a una più diffusa responsabilità sociale d’impresa, dai Gruppi di Acquisto Solidale ai ‘bollini etici’ per le aziende che certificano la trasparenza della filiera.



17 ottobre 2020

ROBERTO CALASSO LA TAVOLETTA DEI DESTINI

 In quel tempo remoto gli dèi si erano stancati degli uomini, che facevano troppo chiasso, disturbando il loro sonno, e decisero di scatenare il Diluvio per eliminarli. Ma uno di loro, Ea, dio delle acque dolci sotterranee, non era d'accordo e consigliò a un suo protetto, Utnapishtim, di costruire un battello cubico dove ospitare uomini e animali. Così Utnapishtim salvò i viventi dal Diluvio. Il sovrano degli dèi, Enlil, invece di punire Utnapishtim per la sua disobbedienza, gli concesse una vita senza fine, nell'isola di Dilmun. Il nome Utnapishtim significa «Ha trovato la vita». Dopo qualche migliaio di anni approda a Dilmun un naufrago, Sindbad il Marinaio. Utnapishtim lo accoglie nella sua tenda e i due cominciano a parlare. Ciò che Utnapishtim racconta è la materia di questo libro.



GIANCARLO DI MAGGIO UN ATTIMO PRIMA DI CADERE

 Lacerato dal dolore, un uomo, la cui professione è curare le ferite psichiche, arriva sull'orlo del precipizio. Non cade, si sforza di rimettere insieme i pezzi e il racconto di come riesce a farlo si intreccia con quello della rivoluzione nella cura che lo salva come paziente e lo orienta come terapeuta. Nella psicoterapia, il primato della parola ha ceduto il campo: adesso è possibile lavorare anche su corpo, immaginazione e teatralizzazione, e le storie dei pazienti, casi clinici raccontati nello stile di una fiction, rendono conto della "svolta esperienziale" in atto. Nel libro i differenti fili della narrazione si intrecciano e si richiamano l'un l'altro, sfociando in una serie di colpi di scena finali. L'autore, come uomo e come psicoterapeuta, scioglie e riannoda le trame della scoperta scientifica e del dramma e ricorda che, per curare l'animo, bisogna tornare all'attimo prima della "caduta". Cogliere le persone in quell'istante è la chiave di volta della psicoterapia.



15 ottobre 2020

ENNIO TOMASELLI UN ANNO STRANO

 Quando incontra il magistrato minorile Malavoglia Romy ha 16 anni, una famiglia disastrata alle spalle e fa già parte di una banda di delinquenti. Uno di fronte all'altra si tengono testa, tra arresti e fughe, cedimenti e delusioni, ma anche guardandosi da lontano in cerca di un'alleanza. Con piccoli passi su un ponte traballante, Malavoglia riesce a entrare nel passato di Romy, a dare via via forma e nome alle ombre, a iniziare un dialogo con la ragazza, che è anche con se stesso. Il pm a un passo dalla pensione e l'adolescente che sembra aver già troppo vissuto e patito affrontano quell'anno strano che è la vita, in tutti suoi tempi: un passato opprimente, un presente precario, un futuro in cui, comunque, si può sperare.



14 ottobre 2020

CRISTINA CONVERSO LA FORESTA FOSSILE

 La scoperta della foresta fossile lungo la Stura di Lanzo è l'inizio di un eco thriller ad alta tensione. Il prof. Ernesto Meina, lo scopritore, scompare nel nulla, i suoi assistenti, il dottore forestale Giulio Nervi e la geologa Martina Globo, si gettano per strade diverse alla ricerca, svelando così un complesso quanto criminale intrigo. Nella vicenda si intrecciano storie di padri e di figli, di rancori mai spenti, di passioni e di libri, sullo sfondo di una natura bella e crudele, di un ambiente prezioso che è patrimonio di tutti e deve essere tutelato. Patrocinio e prefazione della Città Metropolitana di Torino. Appendice normativo-giuridica a cura del Prof. Alessandro Crosetti. Appendice tecnico-scientifica a cura del Prof. Edoardo Martinetto.



13 ottobre 2020

FRANCESCO ABATE I DELITTI DELLA SALINA

 Quando una delle sigaraie – le manifatturiere del tabacco – va a chiederle aiuto, Clara Simon non sa che fare. È una bella ragazza, con quegli occhi a mandorla ereditati dalla madre, una cinese del porto che, nonostante le differenze di classe, aveva sposato il capitano di marina Francesco Paolo Simon. Poi però è morta di parto e il marito è finito disperso in guerra. Cosí, Clara vive con il nonno, uno degli uomini piú in vista di Cagliari, e lavora all'«Unione», anche se non può firmare i pezzi: perché è una donna, e soprattutto perché in passato la sua tensione verso la giustizia e il suo bisogno di verità l'hanno messa nei guai. Ma la sigaraia le spiega che i piciocus de crobi, i miserabili bambini del mercato, stanno scomparendo uno dopo l'altro e, di fronte alla notizia di un piccolo cadavere rinvenuto alla salina, Clara non riesce a soffocare il suo istinto investigativo. Grazie all'aiuto del fedele Ugo Fassberger, redattore al giornale e suo amico d'infanzia, e al tenente dei carabinieri Rodolfo Saporito, napoletano trasferito da poco in città e sensibile al suo fascino, questa ragazza determinata e pronta a difendere i piú deboli attraversa una Cagliari lontana da ogni stereotipo, per svelarne il cuore nero e scellerato.



PAOLO ROVERSI ALLA VECCHIA MANIERA

 Sono gli ultimi giorni dell’Expo, e Milano galleggia in un inedito silenzio quando in pieno centro viene ritrovato il cadavere di un avvoca...