Informazioni personali

La mia foto
Sale, Alessandria, Italy
Ex giornalista pubblicista; Organizzatore di festival letterari; Presentatore; Speaker radiofonico;

18 agosto 2020

TIBOR FISCHER LA GANG DEL PENSIERO

 Eddie Coffin, filosofo allo sbando. Hubert, ex galeotto, dispensatore di saggezza ad ampio raggio. Rapinano banche senza colpo ferire. La loro strategia è filosofica: cambia di banca in banca: si fanno chiamare la Gang del pensiero. Imprendibili, spettacolari, flemmatici, sono l’incubo della polizia. Eddie ama tutte le parole che cominciano per zeta, la Blanche de Garonne, il sole e la filosofia più antica della Grecia. Ha gestito un bordello ad Amsterdam, ha guardato negli occhi il pilota di un elicottero sovietico d’assalto in Afghanistan. Hubert ha un solo occhio, un solo braccio e una sola gamba, ma è un artista della vendetta e di tutte le armi; inguaribile romantico, rintraccia una compagna di orfanotrofio dopo aver riconosciuto il suo sguardo in una rivista pornografica. Quando anche le rapine rischiano di diventare routine, per chiudere in bellezza, progettano la rapina del secolo. La rapina preannunciata, metafisica: in gioco è la morte, o l’immortalità.


16 agosto 2020

LORENZO MAZZONI NERO FERRARESE

Tre colpi d’arma da fuoco: mano sinistra, petto e spalla. Così si presenta il corpo del ragazzo di estrema destra trovato morto nell’auto. Una Ferrara ancora sotto shock per l’omicidio Aldrovandi piomba nella paura di attentati politici. Pietro Malatesta, ispettore di polizia e anarchico di natura, si troverà̀ a indagare su un omicidio dalle dubbie motivazioni. Brigate rosse? NAR? Ferrara cerca la sua verità̀. Un giallo che rimane in perfetto equilibrio tra le indagini e la movimentata vita privata dell’ispettore, fatta di scarse amicizie poco raccomandabili, e di una passione per la Spal. Con affianco Gavino Appuntato, l’unico poliziotto che riesce a lavorare con Malatesta, l’ispettore tenterà̀ il tutto per tutto per risolvere il caso.


15 agosto 2020

EMANUELA VALENTINI LE SEGNATRICI

 Il ritrovamento delle ossa di Claudia, bambina scomparsa ventidue anni fa, richiama a Borgo Cardo, nell'Appennino emiliano, Sara Romani, chirurgo oncologico di stanza a Bologna. Per lei il funerale è una pericolosa occasione di confronto con un passato da cui è fuggita appena ne ha avuto la possibilità. Al ritorno nella routine bolognese, il desiderio è quello di dimenticare. I segreti, gli amici d'infanzia rimasti inchiodati a una realtà carica di superstizioni e pregiudizi, le ossa di una compagna di giochi riemerse da un tempo lontano. Finché scompare un'altra bambina: Rebecca. Sara ha avuto giusto il tempo di conoscerla. Dopo il funerale Rebecca le ha curato una piccola ferita secondo l'antica tradizione della segnatura e adesso Sara è in debito con lei. Un legame che sa di promessa. Un filo rosso che unisce il passato di Sara, schiava della convinzione di dover salvare tutti, con un incubo appena riemerso dall'oblio. Mentre il paese si mobilita per ritrovare Rebecca, la donna è costretta a tornare. È l'inizio di una discesa negli inferi dell'Appennino, un viaggio doloroso nelle storie sepolte nel tempo attraverso strade, boschi, abitazioni e volti che lei aveva imparato a cancellare dalla memoria, e che ora diventano luoghi neri in cui cercare una bambina innocente. Quale oscuro mistero si cela dietro la secolare tradizione delle segnatrici? In una sfrenata corsa contro il tempo per scoprire chi ha rapito Rebecca e riuscire a salvarla prima che sia troppo tardi, Sara dovrà scendere a patti con una parte di sé messa a tacere ventidue anni prima. A costo di perdersi nel labirinto dei ricordi e non trovare più la via d'uscita.


12 agosto 2020

CATERINA CAVINA LE RADICI DEI FIORI

 Arianna è albina, bianca come il latte, e molto triste. Vive in una casa di campagna con molti gatti, e un vecchio gentile si prende cura di lei. A tenerle compagnia solo brutti ricordi e tanto alcol. La sua vita cambia quando decide di entrare in clinica per disintossicarsi; lì incontra un variegato e folle mondo di ragazzi perduti, non tanto diverso da quello "fuori". Nonostante le giornate passate principalmente nell'attesa dei pasti e delle terapie, in un'atmosfera disperata e onirica, Arianna incontrerà ancora rabbia, dolore e perdita, ma anche amore e gioia, capendo che la vita può essere anche un caldo abbraccio sotto alla pioggia.


11 agosto 2020

MASSIMO PICOZZI VERBAL WARRIOR

 L'ARMA MIGLIORE È SAPER DIRE LE COSE GIUSTE AL MOMENTO GIUSTO. 

Siete in auto e tamponate la macchina davanti a voi, il guidatore scende infuriato e avanza minaccioso. Un vicino esagitato suona alla porta perché il vostro cane non smette di abbaiare. Dovete comunicare a un vostro collaboratore che è stato licenziato. Quali sono le parole giuste per calmare, mediare, muovere una critica, convincere, esprimere il proprio disaccordo? Siete un medico, un insegnante, un avvocato, un controllore, un tutore dell'ordine: come evitare di dire le cose sbagliate, quelle che potrebbero far degenerare in conflitti le rivendicazioni e le lamentele? Le incomprensioni con il partner, il capo, i colleghi, i clienti sono sempre in agguato, e talvolta ci si trova a dover fronteggiare anche rabbia e aggressività. Massimo Picozzi, psichiatra e criminologo, spiega con un'ampia casistica di esempi e situazioni illuminanti quali sono le tecniche, i segreti e le strategie per disinnescare i conflitti nella vita di tutti i giorni al lavoro, a scuola, in famiglia. Un libro unico e prezioso con i consigli di un esperto e le storie reali di negoziatori, leader, profiler per praticare l'autodifesa verbale e diventare un guerriero della parola capace di disarmare qualunque avversario e trasformarlo in un alleato. Perché le parole sanno anche costruire, fare squadra, consolare, rassicurare, salvare: possono essere muri, ma anche finestre.



LEONARDO PALMISANO TUTTO TORNA

 Maria, l’adorata nipotina del boss di Sacra Corona Unita Nino De Guido, detto ‘Zi Nino, è stata rapita. Un solo uomo può ritrovarla, uno a cui non è rimasto niente da perdere perché ha già perso tutto, un fantasma. Mazzacani è un bandito, un cane sciolto, uno che non si è mai affiliato alla Sacra Corona, e per questo è stato punito. La sua banda è stata massacrata e lui è fuori dal giro.


Sulle tracce della bambina, c’è anche un losco commissario che tiene in scacco Mazzacani e che lo costringe a lavorare per lui come prezzo per la sua scomoda libertà. Ad affiancare Mazzacani nella sua ricerca, un membro della sua vecchia banda, il Gigante, e una giovane Pm che nella storia vuole vederci chiaro, a costo di scontrarsi con pezzi deviati della giustizia. La bambina è probabilmente finita nelle maglie del traffico pedopornografico. Durante la lunga ricerca, il bandito incrocia e scappa da pezzi interi della criminalità organizzata del sud Italia – la Sacra corona unita, la Camorra, la ‘Ndrangheta, la Mafia albanese e l’Anonima sequestri, incontra le cosche in guerra che si spartiscono il territorio con la connivenza dei politici e gli affari, soprattutto quelli legati alla legalizzazione della marijuana.


09 agosto 2020

PRIMO MAZZOLARI HO PAURA DELLE MIE PAROLE

 Il volume raccoglie gli articoli scritti da don primo Mazzolari per "Il popolo di Mantova", tra il 1943 e il 1959. Don Primo era convinto che una delle funzioni dei partiti fosse quella della formazione, della crescita culturale dei propri aderenti. Sua preoccupazione profonda e costante fu che i politici ispirati a una visione cristiana della società assumessero da laici la propria responsabilità e si sentissero a servizio dei poveri. Per lui l'impegno politico costituiva una dimensione dell'impegno di ogni uomo, in posizione di testimonianza e di servizio.


07 agosto 2020

CATENA FIORELLO PICCIRIDDA

 Cosa può mai accadere a una picciridda che nei primi anni Sessanta vive in un minuscolo villaggio di pescatori, Leto, lungo la costa tra Messina e Catania? Può accadere, ad esempio, che i genitori si trovino costretti a emigrare in Germania in cerca di fortuna e che decidano di portare con sé solo il più piccolo dei due figli, affidando "la grande", pur sempre picciridda, alla nonna paterna. È quello che accade a Lucia, l'irriverente protagonista di questo romanzo, che vive la sua condizione di figlia di emigrati sentendosela addosso come un marchio negativo. È consapevole, Lucia, che per lei - e per tutti coloro che non hanno fortuna, che sono "figli della gallina nera" - la necessità implica sacrificio e rinunce. Lo sa bene. Lo dicono tutti. Lo ripete la nonna, così burbera e austera. Ma col passare dei mesi, tra feste di paese e pomeriggi in riva al mare, l'esistenza di Lucia si popola di persone e di affetti: le zitelle Emilia e Nora, la professoressa Aida, la compagna di classe Rita. Ci sono anche gli uomini, misteriosi e taciturni, un mondo da cui stare alla larga (come dice sempre la nonna) o tutto da scoprire (come sente Lucia). E proprio uno di quegli uomini nasconde un terribile segreto a cui Lucia si avvicina sempre più, ignara di ciò a cui andrà incontro...


05 agosto 2020

MAGDA GUIA CERVESATO TSO

“L’inganno maggiore di questo sistema sta nel credere che un TSO duri in fondo solo sette giorni, o quattordici nel caso peggiore; e nel pensare che, sì, in effetti è un sequestro di persona legalizzato, ma in fondo, che cosa sono pochi giorni in confronto ai decenni in cui la gente veniva rinchiusa in manicomio prima della 180? La verità, mia cara, è che il Trattamento Sanitario Obbligatorio implica una coatta presa in carico della persona da parte dei Servizi di salute mentale del territorio che può durare per decenni. Una volta entrato in questo meccanismo infernale, una volta bollato con l’infamia della malattia mentale, il paziente vi rimane invischiato a vita, costretto a continue visite psichiatriche e soprattutto, a trattamenti con farmaci che lo rendono un manicomio ambulante”. Queste parole, che la Signora Saggia scambia con l’autrice, denunciano con chiarezza le implicazioni sociali del giudizio psichiatrico nell’Italia di oggi. 


04 agosto 2020

ENZO CICONTE RITI CRIMINALI


I rituali d'affiliazione vengono spesso frettolosamente catalogati come residui arcaici e simboli di arretratezza. Allora come si spiega il fatto che hanno preso piede anche nel Nord ricco e moderno e addirittura all'estero nelle capitali culturali e finanziarie del mondo? I codici sono lo strumento fondamentale per la «costruzione dell'identità mafiosa» e servono ad assicurare continuità, autorevolezza e forza alle azioni di comando soprattutto quando gli 'ndranghetisti agiscono lontano dalla Calabria. I rituali forniscono agli uomini che si autodefiniscono d'onore una lettura della società, dettano norme rigide di comportamento, inventano una tradizione, creano il passato, forniscono l'ideologia, le motivazioni per potersi presentare all'esterno con un biglietto da visita diverso da quello di ladri, assassini, narcotrafficanti, sequestratori di persona, manigoldi. Studiare, analizzare e capire i rituali è fondamentale per penetrare nel nucleo oscuro della 'ndrangheta.


PAOLO ROVERSI ALLA VECCHIA MANIERA

 Sono gli ultimi giorni dell’Expo, e Milano galleggia in un inedito silenzio quando in pieno centro viene ritrovato il cadavere di un avvoca...