Uno studio notarile di Milano riceve incarico da una banca privata elvetica di rintracciare gli eredi di Giovanni Janowitz. Nathan Giannotti comprende così di essere l’unico erede di suo nonno che, prima di morire ad Auschwitz, aveva aperto una cassetta di sicurezza in Svizzera. All’interno, Nathan troverà solo una ricevuta datata “Firenze, 1938”. Certifica "lo scambio" tra un quadro del “Canaletto” e un “Otto Dix” di misteriosa provenienza. Quel documento testimonia che la famiglia di Nathan ha subito una vendita forzata; servono quindi esperti nel recupero di opere d’arte depredate. Un “Canaletto”, ovunque sia stato, lascia tracce indelebili...e lo fa da più di duecento anni! Inizia così una rincorsa attraverso luoghi meravigliosi e poco conosciuti, un incredibile inseguimento - analogo a molti altri avvenuti dopo la Seconda Guerra Mondiale - che permette di approfondire frammenti sorprendenti di storia del XX Secolo. Nel corso delle ricerche, emergono e sfumano le vicende di un uomo sconosciuto, la cui effettiva identità è pubblicamente apparsa solo nel 2013, dopo oltre 60 anni di impenetrabile oscurità.
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