Forse in nessun'altra epoca i giovani sono stati protagonisti come in quella nata con la protesta nelle università americane nella prima metà degli anni Sessanta, sfociata poi nel mitico '68. Una contestazione destinata a contagiare tutto il pianeta, Europa compresa, come un virus euforizzante di cui non si conosce antidoto. Poi arrivano i Settanta, che nel mondo occidentale significano rotture esplosive, fermenti politici, lotte e grandi ideali collettivi, ma anche nuova musica, nuova letteratura, nuovo cinema, liberazione sessuale, pacifismo e femminismo, grandi scioperi e rivolte operaie, concerti rock di massa e turbolenze studentesche sempre in agguato. I Settanta che segnano un confine indelebile tra un prima e un dopo. I giovani sono ovunque: nelle strade e negli stadi, nelle accademie occupate e nelle piazze urlanti. Arrabbiati, determinati, spesso incoscienti, magari anche ingenui, talvolta velleitari, ma soprattutto felici di esserci, di esprimersi, di contare. Dall'America all'Europa quel decennio è finito da un pezzo, con il suo bilancio di vittorie e sconfitte, metabolizzato, diventato, com'è giusto, passato. Non in Italia, dove gli anni Settanta sono ancora una ferita pulsante, un eterno presente carico di troppi misteri, troppi morti. Morti giovanissimi. Per l'autore ricostruire la vicenda umana e politica di questi ragazzi, raccogliendo testimonianze in tutta Italia, ha significato ripercorrere un pezzo di storia ancora oscuro di questo Paese.
Un contenitore culturale Nulla di più Libri scelti su basi prettamente personali Non esiste un criterio di scelta tranne quello di ritenere la trama o la tematica trattata.
Informazioni personali
- RICCARDO SEDINI
- Sale, Alessandria, Italy
- Ex giornalista pubblicista; Organizzatore di festival letterari; Presentatore; Speaker radiofonico;
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