Tra crisi aziendali e disoccupazione Alessandro Principe ci consegna quella che resterà una vicenda simbolo per la storia industriale italiana: la storia vera di un gruppo di operai della provincia piemontese che ha unito le forze per rilevare – e rilanciare - l’azienda in cui lavoravano, ormai destinata alla chiusura.
Riscatto è la storia di Dino, l'operaio che ha avuto il coraggio di tentare questa impresa, trasformando l'ormai Ex Intec in Cooperativa italiana pavimenti (Cip). È, anche, la storia del destino beffardo che ha strappato Dino alla sua famiglia e alla "sua" fabbrica; esattamente la sera dopo la firma dello storico contratto con cui i lavoratori da lui guidati si erano ricomprati l’azienda. Un'opera che ci racconta un'avventura ricca di colpi di scena, sospesa tra il frastuono delle macchine e il silenzio della campagna piemontese, e che porta in scena personaggi pieni di umanità. Ed è una storia d'amore, anche, quella di Dino e la moglie, Ornella: un legame che li porta a rischiare tutto insieme. Fino a che il destino non si mette di traverso. Ma non per questo, la storia perde il suo significato più profondo: l'etica del lavoro e la convinzione che nonostante tutto, esiste sempre una possibilità di Riscatto. Tutti i fatti e i personaggi raccontati nel romanzo sono reali.
Un contenitore culturale Nulla di più Libri scelti su basi prettamente personali Non esiste un criterio di scelta tranne quello di ritenere la trama o la tematica trattata.
Informazioni personali
- RICCARDO SEDINI
- Sale, Alessandria, Italy
- Ex giornalista pubblicista; Organizzatore di festival letterari; Presentatore; Speaker radiofonico;
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RECENSIONE
RispondiEliminaUnlibro tratto da una storia vera. Pochissimo spazio alla fantasia.Scritto in modo lucido e pulito come solo i veri giornalisti sanno fare.
Traspira eppure tra le righe man mano che la narrazione prosegue un forte coinvolgimento dell'autore. In piccoli anfratti lessicali sembra esserci un cedimento emozionale che però viene subito rintoppato.Ottima la caratterizzazione del Milanese come vera e propria icona del cinismo di una globalizzazione capitalistica difficilmente arrestabile.Un racconto molto forte che può essere interpretato in mille modi:Davide e Golia,Donchischotte e tanti altri eroi idealisti che inseguivano un sogno o combattevano una battaglia. Beh Dino è riuscito e Alessandro con il suo libro non ha reso vano il suo sacrificio