Chi sono i “costruttori di comunicazione” nell’epoca presente? Questo libro è una riflessione potente e brillante sul ruolo del comunicatore. Un mestiere che deve sapere edificare relazioni, fornire spiegazioni, formulare interpretazioni, codificare le esigenze di ‘futuro’ e trovare il giusto garbo per essere univoco, chiaro e disintermediato, a chiunque si rivolga.
L’autore, Luca Montani, professionista della comunicazione e delle relazioni istituzionali, inventa un alfabeto che in ciascuna delle 21 lettere affronta i punti nevralgici del “mestiere” e racconta tra le righe il rapporto tra i linguaggi e la realtà, il potere, la politica, il mercato.
L’intenzione è non restare indifferenti davanti a sfide quali lo spam diffuso, l’infodemia, l’afasia e mettere mano e penna al “magma verbale pieno di risentimento, paura, disfattismo e declinismo”. Si chiede l’autore:
In sintesi: “La comunicazione, con le sue professioni, può tornare allo sguardo, all’estetica, all’analisi delle contraddizioni, alla necessità di svelare nessi logici per ritrovare lo spazio di agibilità delle parole e per correggere posture”. Un compito che riguarda tutti, non solo i professionisti del comunicare.
Per il futuro post pandemia, Luca Montani vorrebbe considerare il lavoro del comunicatore come un magistero civile: “Non torneremo alla normalità come se niente fosse accaduto. Prendiamoci tutto il tempo per riformulare il nostro ruolo di comunicatori e ribadirlo ai nostri datori di lavoro, pubblici o privati che siano, tornando alla funzione originaria di ‘servizio pubblico’ per trovare il contesto e il coraggio di tornare nei ruoli”.